Minacce al leader del movimento “Ammazzateci tutti”

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Messaggio minatorio sul parabrezza dell’auto, due bossoli vicino a una ruota

Minacce al leader del movimento “Ammazzateci tutti”

Messaggio minatorio sul parabrezza dell’auto, due bossoli vicino a una ruota

 

 

REGGIO CALABRIA – Il leader del movimento Ammazzateci tutti, Aldo Pecora, ha reso noto di aver ricevuto un messaggio di minaccia. Nel testo c’é scritto “Scopelliti ti aspetta a braccia aperte, farai la fine di Gratteri e Creazzo, boom”. Il messaggio è stato lasciato sul parabrezza dell’auto di Pecora e vicino ad una ruota sono stati lasciati due bossoli esplosi. Le indagini sono condotte dai carabinieri. Gratteri è procuratore aggiunto a Reggio e Creazzo procuratore a Palmi.

 

PECORA, FIDUCIA IN CHI CONDUCE INDAGINI

 

“Ho piena fiducia in chi conduce le indagini”. Così Aldo Pecora, leader del movimento Ammazzateci tutti, ha commentato la notizia dell’intimidazione subita che si è appresa stamani a Palmi nel corso della cerimonia di intitolazione dell’aula della Corte di assise al magistrato di Cassazione Antonino Scopelliti, ucciso nel 1991. Secondo quanto si è appreso, il biglietto di minaccia è stato lasciato sull’auto di Pecora che era parcheggiata vicino alla sua abitazione a Cinquefrondi. “Spero sia uno scherzo di carnevale – ha detto Pecora – ma é già da qualche giorno che sono sotto attacco, anche da parte di colleghi”.

 

LA SOLIDARIETA’ DI PACENZA E ORSOMARSO

 

 ”Esprimiamo sincera solidarietà e vicinanza al presidente di ‘Ammazzateci Tutti’, Aldo Pecora per il vile atto intimidatorio subito”. Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali del Pdl Fausto Orsomarso e Salvatore Pacenza. “Si tratta di gesti inqualificabili – aggiungono – che condanniamo con fermezza e che non possono condizionare l’attività di Aldo Pecora, da sempre in prima linea nella lotta alla ‘ndrangheta”. “A lui e al movimento che presiede – concludono Orsomarso e Pacenza – intendiamo ribadire il nostro appoggio e quello di tutti i calabresi onesti che si riconoscono nella cultura della legalità”

redazione@approdonews.it