Di fronte al laboratorio fotografico di Raffaele Ventura, fratello di Gennaro, scomparso misteriosamente e i cui resti vennero ritrovati dopo 15 anni
Lamezia Terme: ordigno esplode in piazza Ardito
Di fronte al laboratorio fotografico di Raffaele Ventura, fratello di Gennaro, scomparso misteriosamente e i cui resti vennero ritrovati dopo 15 anni
di Antonietta Bruno
A distanza di quattro giorni dall’incendio di due autovetture in pieno centro a Lamezia, intorno alle 14.30 di oggi, un nuovo attentato si è consumato in piazza Ardito di Lamezia Terme. Un ordigno di medio potenziale, è stato fatto esplodere dinnanzi al laboratorio fotografico di Raffaele Ventura.
Cambia il reato, la dinamica, ma il destinatario sembra essere lo stesso, dunque, il giovane fotografo già colpito diversi anni fa dalla perdita del fratello Gennaro uscito di casa con gli attrezzi da lavoro e i cui resti sono stati ritrovati dopo oltre 15 anni in un casolare abbandonato nella campagne lametine.
Di certo non si vogliono creare allarmismi e probabilmente gli episodi non sono collegati, ma in molti in città, dopo questo secondo attentato avvenuto a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, in pieno centro e in pieno giorno, qualche domanda se la pongono. Che non sia un avvertimento?
Domanda questa, e dinamiche inquietanti sulle quali stanno in queste ore lavorando sia i Carabinieri della locale stazione, che gli uomini del commissariato di Polizia di Lamezia Terme giunti sul posto assieme al titolare del laboratorio fotografico. Quesiti che dovranno necessariamente portare ad una risposta per risalire agli autori dei fatti delittuosi e scongiurare il peggio, anche perché, sia in occasione del primo attentato, che nel secondo, sorte ha voluto che nessuno si facesse male.
Durante l’incendio delle due vetture con le lingue di fuoco che hanno lambito il portoncino del locale in questione, lo ricordiamo era a poche decine di metri distante, in corso il concerto dei Brunoni Sas, oggi, vista l’ora, poca gente si trovava nella nelle vicinanze della piazza Ardito. Una piazza trafficatissima che oltre ad ospitare diverse attività commerciali, ospita anche numerosi storici palazzi del vecchio e popoloso quartiere lametino.
SPERANZA: PREOCCUPATO PER L’ACCADUTO
Appena rientrato da Reggio Calabria, dopo l’incontro con il ministro Cancellieri, il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, si è immediatamente recato sul luogo dove attorno alle 14.30 è esploso un ordigno di medio potenziale.
Lì ha avuto modo di incontrare gli inquirenti al lavoro sul posto.
“Sono fortemente preoccupato – ha detto Speranza – per questo atto intimidatorio, tra l’altro avvenuto in pieno giorno e a distanza di pochissimo tempo da un altro episodio analogo sempre nella stessa zona, che testimoniano la necessità di non abbassare mai la guardia nella lotta alla criminalità organizzata. Ancora più grave è che potevano rimanere coinvolti, visto l’ora, cittadini inermi e inconsapevoli a dimostrazione che chi mette in atto cose di questo genere non ha alcuna remora di colpire persone innocenti, bambini, semplici passanti. Mi auguro che presto si faccia piena luce e si colpiscano autore ed eventuali mandanti di questo odioso gesto. Lamezia non merita di vivere nella paura”.
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