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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 13 MAGGIO 2024

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Bayer: al via la prima causa contro pillole anticoncezionali Sotto accusa il contraccettivo di ultima generazione "Yasminelle"

Bayer: al via la prima causa contro pillole anticoncezionali Sotto accusa il contraccettivo di ultima generazione "Yasminelle"
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Dopo 23 decessi e due class action in Canada e azioni legali negli Stati Uniti contro
il colosso farmaceutico Bayer, produttore delle pillole anticoncezionali di ultima
generazione, anche in Germania il 5 novembre, è stata avviata una causa civile al
tribunale regionale della città di Waldshut, contro la compagnia farmaceutica per
l’aumento dei rischi legati alle nuove pillole contraccettive. Negli Stati Uniti
ed in Canaca, alcune prove scientifiche effettuate in alcuni laboratori, avrebbero
stabilito il collegamento tra l’assunzione delle pillole Yaz e Yasmine, anticoncezionali
di « ultima generazione » e la morte di 23 donne. La maggior parte di queste
sarebbe decedute improvvisamente per embolia causata da coaguli di sangue: avevano
meno di 39 anni, mentre la più giovane addirittura 14 anni. A seguito di queste
morti sospette, ben due class action, sono state intraprese in Canada contro il produttore
delle pillole, la Bayer, che è l’esclusivo detentore della formula chimica del
drospirenone, un progestinico di sintesi alla base dei due noti farmaci anticoncezionali.
Una delle azioni è già stata autorizzata da un tribunale dell’Ontario. L’altro
ricorso, è ancora in attesa di approvazione da un’altra corte. Mentre in Germania
la parte lesa è Felicitas Rohrer che, dopo l’assunzione di Yasminelle ha sofferto
di una grave embolia polmonare alla quale è sopravvissuta solo grazie a circostanze
fortunate. Gli avvocati che hanno avviato le azioni, sono convinti che migliaia di
donne sono state danneggiate a causa di queste pillole anticoncezionali di nuova
generazione. Inoltre hanno dichiarato che anche se la morte delle utenti di Yaz o
Yasmine si verifica piuttosto raramente, tuttavia centinaia di pazienti sarebbero
state sottoposte a rimozione della colecisti o ictus, o stanno prendendo farmaci
per rendere più fluido il sangue per il resto della loro vita. La massiccia pubblicità
di Bayer per Yaz e Yasmin è mirata in special modo a ragazze e donne in giovane
età con promesse di riduzione di peso e sollievo dall’acne giovanile. Il Ministero
della salute canadese, Health Canada, e altri studi, hanno dimostrato che il rischio
di coaguli di sangue per le donne che assumono Yaz e Yasmin è da 1,5 a tre volte
superiore a quelle che assumono altri tipi di pillole. In Francia il servizio sanitario
nazionale non copre più i costi per le pillole contenenti drospirenone e il numero
di trombosi letali nelle donne giovani è fortemente diminuito. Le autorità preposte
alla salute nel Regno Unito, nei paesi del Benelux, in Danimarca e in Norvegia hanno
emesso degli avvertimenti riguardo all’aumento di rischio con l’uso di queste pillole.
Nel 2014 il fatturato di questa famiglia di prodotti è stato di 768 milioni di euro.
La Bayer ha già pagato indennizzi per 1,9 miliardi di dollari alle vittime del drospirenone
negli Stati Uniti. La Bayer per difendere i propri prodotti a spada tratta, come
ha sostenuto un proprio portavoce alla CBC / Radio-Canada, in tutta risposta ha resistito
contro l’autorizzazione concessa alla prima class action canadese e ha proposto appello
che verrà discusso nel prossimo mese di settembre. Vi è da rilevare, però, che
secondo alcune fonti lo stesso colosso farmaceutico avrebbe già pagato più di un
miliardo di dollari per transigere alcune controversie ed evitare procedimenti giudiziari
negli Stati Uniti. Quindi, ad oggi, nessuna delle accuse mossele sono state dimostrate
in tribunale.Alla luce di tali notizie Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti [1]”, comunica che l’associazione continuerà a monitorare l’evolversi
delle vicende per verificare se i danni di cui sono accusate di essere causa le pillole
in questione, verranno dimostrati in un’aula di tribunale e a seguito di approfondite
ricerche scientifiche indipendenti e autorevoli anche per evitare inutili allarmismi
nel Nostro Paese giacchè le pillole in questione sono distribuite anche in UE e
quindi in Italia.