Aveva l’obbligo di soggiorno a Pisa, bloccato a Vibo Valentia
Si faceva sostituire dal cugino sosia, arrestato pregiudicato
Aveva l’obbligo di soggiorno a Pisa, bloccato a Vibo Valentia
(ANSA) – VIBO VALENTIA – Un abile stratagemma, una furbizia studiata per ingannare gli investigatori. Farsi sostituire da un parente molto somigliante, quasi un sosia, nella città in cui aveva l’obbligo di soggiorno per poter tornare in Calabria. Una furbizia che però si è protratta per poco perché il gioco ben presto è stato scoperto. Rosario Fiorillo, di 23 anni, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e per armi, era stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Vibo Valentia. Fiorillo, però, qualche ambizione ce l’ha, o almeno sembra averla, ed ha pensato di iscriversi all’università per studiare giurisprudenza. Non in Calabria, però, bensì a Pisa. E così ha chiesto ed ottenuto dalla magistratura di trasferire il luogo della sorveglianza, e del conseguente obbligo di soggiorno, da Vibo Valentia alla città toscana, dove si è regolarmente iscritto all’università. Non era quel che si dice, comunque, uno studente modello. Il dubbio della polizia, a questo punto, è che Fiorillo abbia voluto trasferirsi a Pisa soltanto perché, essendo meno conosciuto dalle forze dell’ordine rispetto a quanto avveniva a Vibo Valentia, pensava di avere nella città della torre pendente più libertà di movimento. Fiorillo, però, ben presto si è stancato di vivere a Pisa. Aveva nostalgia degli amici che aveva lasciato in Calabria e voleva anche evitare di perdere i collegamenti con alcuni pregiudicati del vibonese. Perché Fiorillo, dicono adesso gli investigatori, qualche aspirazione criminale ce l’ha ed in questo senso vuole “crescere”. Il sorvegliato speciale, così, ha “reclutato” a Piscopio di Vibo Valentia, il suo paese, un cugino a lui molto somigliante e lo ha fatto trasferire a Pisa facendolo sistemare a casa sua. Ha fatto preparare poi un falso documento d’identità e vi ha fatto apporre la foto del cugino sosia. E’ accaduto più volte così che i poliziotti ed i carabinieri che si sono presentati nella sua abitazione, mentre lui era a Piscopio, hanno trovato il cugino e lo hanno scambiato per lui. Alla fine dello scorso mese di febbraio, però, la furbizia ideata dal pregiudicato è stata scoperta e nei confronti del giovane è stata presentata un’informativa di reato alla Procura della Repubblica di Pisa, che ha chiesto ed ottenuto dal gip l’emissione nei confronti del sorvegliato speciale di un’ordinanza di custodia cautelare per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale e falso documentale. Fiorillo è stato bloccato dagli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia in un ristorante di Gizzeria (Catanzaro) mentre mangiava il pesce, la sua grande passione, insieme ad un amico, che è stato denunciato per favoreggiamento personale. Ai poliziotti Fiorillo ha esibito una carta d’identità con false generalità. Un’ulteriore stratagemma che non gli è servito a nulla perché i poliziotti lo conoscevano personalmente. Denunciato dalla polizia anche il cugino-sosia di Fiorillo, che a questo punto ha concluso il suo ruolo e potrà fare rientro a Piscopio.
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