Santuario diocesano della Vergine Immacolata Nostra Signora dello Scoglio, evento liturgico di grande significato spirituale
Ago 07, 2025 - redazione
Martedì 5 agosto, presso il santuario diocesano della Vergine Immacolata Nostra Signora dello Scoglio si è svolto un suggestivo e straordinario evento liturgico di grande significato spirituale, al quale hanno preso parte tantissimi devoti, provenienti da varie regioni italiane e persino dall’estero. Nel rinomato santuario, fondato da Fratel Cosimo oltre mezzo secolo fa, infatti, hanno avuto luogo i solenni festeggiamenti in onore di sant’Emidio, vescovo e martire, in occasione della ricorrenza dell’anniversario del suo martirio, avvenuto il 5 agosto del 303, con la tremenda persecuzione dei cristiani operata dal famigerato imperatore Diocleziano. La grande festa è iniziata con l’evangelizzazione di Fratel Cosimo, sul santo vescovo e martire, per proseguire con la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta da mons. Piero Romeo, vicario generale della diocesi locridea, attorniato da altri sacerdoti e diaconi. Al termine della santa Messa si è svolta la commovente e partecipata processione con la statua e la preziosa reliquia di Sant’Emidio, in un clima di profondo rispetto, di compostezza e silenzio. La statua e la reliquia erano scortate dagli alfieri di Sant’Emidio. Trattasi di devoti laici, indossanti un fulgido mantello rosso, sopra il camice bianco, che in modo composto e ordinato hanno accompagnato la statua e la reliquia per l’intera durata dell’evento. Nelle fasi conclusive del pomeriggio di intensa spiritualità, don Piero Romeo ha benedetto prima le piantine di basilico, legate alla vita del santo vescovo e martire. Poi ha effettuato una benedizione di tutti i presenti con la reliquia di primo grado di Sant’Emidio, tra l’altro donata e consegnata al santuario e a Fratel Cosimo, direttamente dal vescovo della diocesi di Ascoli, presso la cui città è sepolto il santo. Nel corso del pomeriggio di preghiera e di fede, è stata sorteggiata una statua di sant’Emidio, che ogni anno Fratel Cosimo dona per diffonderne la devozione, lui che con la sua ha contagiato migliaia di fedeli in tutto il mondo. A essere estratta è stata una pellegrina di Campi Flegrei, suscitando molta commozione tra i presenti per l’evidente segno di Sant’Emidio, protettore contro il terremoto. Sicuramente un invito alla conversione, alla preghiera e alla devozione verso l’amato santo in una terra che “trema” quotidianamente. Monsignor Romeo, nella propria omelia, durante la celebrazione eucaristica, ha evidenziato l’importanza di non conformarsi agli ideali del mondo e di non adagiarsi sui propri limiti, autogiustificandosi, ma ha esortato ad avere il coraggio di migliorare il proprio carattere e la propria vita, proprio seguendo gli insegnamenti di sant’Emidio che ha donato persino la propria vita, finendo martirizzato, pur di portare avanti il proprio processo di perfezionamento verso la santità e di coerenza con i propri ideali cristiani di amore verso il Signore Gesù. Fratel Cosimo, invece, nella propria evangelizzazione, ha espresso: “Oggi è un giorno particolare perché celebriamo la festa del nostro caro patrono e protettore Sant’Emidio, vescovo e martire, giorno in cui ricordiamo il suo glorioso martirio, avvenuto nella città di Ascoli Piceno, proprio il giorno 5 di agosto dell’anno 303, sotto la crudele persecuzione dell’imperatore Diocleziano. Sant’Emidio viene invocato da sempre, nel corso dei secoli, come il potente protettore dal terremoto e da qualunque altra calamità naturale. Qui da noi forse non è abbastanza conosciuto come dovrebbe essere, per cui io vi esorto ad approfondire la sua conoscenza e a divenire suoi devoti, a praticare una particolare devozione verso di lui, e invocarlo quale protettore delle vostre famiglie, e di certo avrete la sua speciale protezione. I nostri Santi sono importanti nella nostra vita, perché oltre che ad esserci di esempio, ci aiutano e ci sostengono nelle diverse circostanze lungo il cammino della nostra esistenza. I Santi sono nostri fratelli, che meritano di essere onorati con la lode e la gratitudine a Dio per il loro luminoso esempio di aver fatto una scelta radicale e cristiana per servire Dio, e nel caso dei martiri direi anche eroica, come il nostro caro protettore Sant’Emidio. E a proposito dei Santi, diceva il nostro S. Padre Leone rivolgendosi ai novelli sacerdoti, il giorno della loro ordinazione: “Interessatevi alle loro storie, studiate le loro vite e le loro opere, imitate le loro virtù, lasciatevi accendere dal loro zelo e invocate spesso, con insistenza, la loro intercessione”. Vedete quanto sono importanti per noi i Santi? Il giovane Emidio sappiamo che è nato in Germania da una famiglia nobile e pagana, mentre in seguito è successo che all’età di 23 anni si convertì al cristianesimo. Fu poi battezzato, ordinato sacerdote, e in seguito anche consacrato vescovo dal Papa S. Marcello, e subito fu inviato nella città di Ascoli Piceno, dove si prodigò con totale dedizione, attraverso la predicazione del Vangelo, nel convertire i pagani, e amministrare loro il battesimo cristiano. E con instancabile zelo riuscì a convertire tutto il territorio del Piceno. Sant’Emidio ha preferito, per la fede in Gesù Cristo, di vivere e lavorare da povero nella propagazione del S. Vangelo. E pervaso da uno spirito eroico, ha dimostrato la sua fortezza, conservandosi sempre fermo nella fede cristiana, abbracciata se vogliamo, contro il volere della sua famiglia. Possiamo definire oggi il giovane e intrepido Emidio, un infaticabile ministro dei sacramenti, spinto dalla brama ardente di condurre sempre più anime a Gesù Cristo. I pagani, nell’ascoltare la predicazione di Sant’Emidio, si convertivano in gran numero e accoglievano nel loro cuore il seme della Parola di Dio. Fratelli e sorelle, nel cuore del giovane Emidio ardeva il fuoco dello Spirito Santo, per cui non solo predicava il Vangelo con forza e dinamismo, suscitando molte conversioni, ma guariva anche i tanti malati che erano presenti alla sua predicazione, a conferma del messaggio che predicava, proprio come sta scritto nel Vangelo di Marco cap. 16 v. 20: “I discepoli partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano”. Potremmo definire Sant’Emidio oltre che un grande taumaturgo, anche un instancabile evangelizzatore, un uomo di assidua preghiera, e un martire della fede, figura se vogliamo, accanto ai più grandi martiri del cristianesimo. L’apostolo Sant’Emidio, dopo avere annunciato il Vangelo, e dopo aver fatto tante conquiste cristiane, concluse la sua faticosa vita terrena, coronandola con la gloriosa palma del martirio. Noi oggi, guardiamo a lui, al nostro caro protettore Sant’Emidio, che ci indica Gesù Cristo, nostra salvezza e nostra speranza, certi di rinascere ogni giorno nella speranza, sempre più forti e senza paura, anche e soprattutto quando la terra trema. Il santo martire Emidio continua a parlarci di fede e di coraggio, ci invita a perseverare nella preghiera e ad avere piena fiducia e speranza. I tempi in cui viviamo sono difficili, restano inquieti, gli effetti dei terremoti continuano a farsi sentire un po’ ovunque, ma noi sappiamo di poter contare sul nostro santo protettore, e a lui ci affidiamo con rinnovato slancio di fede. Sant’Emidio ci protegga e ci accompagni con il suo esempio di totale fedeltà a Gesù Cristo e al suo Vangelo. Le sue sante ed eroiche virtù praticate in vita, il suo potere e la sua bontà, i suoi miracoli operati in vita e anche dopo la morte, siano per noi caparra per mantenere sempre incrollabile in lui la nostra fiducia. “Caro Sant’Emidio nostro, a tutti i tuoi devoti, che ti hanno sempre nel cuore e sul labbro, ottieni da Dio i più eletti favori, e fa che questa mistica Valle di S. Domenica, che un tempo ormai lontano accolse la Madre di Dio, l’Immacolata Vergine Maria, Nostra Signora dello Scoglio, sia sempre un giardino di virtù, in cui vi risplendano la fede viva, la preghiera incessante, la carità fraterna, la concordia, la riconciliazione e la pace”. “O glorioso e santo Martire Emidio, proteggi i tuoi devoti, e al trono dell’Altissimo presenta i nostri voti”. Dite Amen. E concludo con le parole che ho avuto modo di leggere personalmente presso la tomba del S. Martire, incise sul basamento, nella cripta della cattedrale di Ascoli: “La terra tremò e tornò quieta, mentre Emidio pregava per noi”. Dio vi benedica e sia lodato Gesù Cristo.”