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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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“Viscomi convochi il tavolo per la Fondazione Terina” Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci

“Viscomi convochi il tavolo per la Fondazione Terina” Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci
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«I lavoratori della Fondazione Terina non possono attendere ancora,
soprattutto dopo il segnale di disperazione che un dipendente avrebbe
lanciato tentando di recente il suicidio. Il professor Antonio Viscomi,
vicepresidente della giunta regionale, convochi al più presto il tavolo
tecnico già prospettato, al fine di ridefinire l’assetto dell’ente
regionale in applicazione della legge della Calabria n. 24 del 2013». Lo
dichiara la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge: «Confido
nell’attivazione del vicepresidente, affinché si risolva un problema vivo
da troppo tempo, causa di danni insostenibili per i dipendenti, rimasti da
7 mesi senza stipendio, e per la stessa Regione Calabria, in grave ritardo
nella riorganizzazione delle strutture pubbliche e nel reimpiego delle
risorse». «Il 24 settembre del 2014 – ricorda la parlamentare 5 stelle –
interrogai quattro ministri, di Lavoro, Affari regionali, Sviluppo
economico e Ricerca, chiedendo interventi tangibili per garantire i diritti
dei lavoratori della Fondazione Terina. Nell’intera regione si registra una
perdita impressionante di redditi. Serve, dunque, grande responsabilità
della politica, per evitare che i tagli incessanti del governo e la
generale carenza di liquidità siano una camera a gas per i calabresi,
privati dei servizi sanitari di base, dei trasporti, di prospettive e di
speranze». «In parlamento il Movimento 5 stelle – conclude Nesci – preme
ogni giorno per l’istituzione del reddito di cittadinanza, che soprattutto
in Calabria sarebbe un ausilio concreto, considerati la precarietà del
tessuto produttivo, la debolezza della componente politica, i pesanti
debiti della Regione e l’alternativa occupazionale offerta dalla
criminalità organizzata. Sui temi del lavoro va aperto subito un dialogo
politico, al di fuori di ogni convenienza elettorale».