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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Vincenzo Ursini: “Chi vuole smembrare la Facoltà dell’Università Magna Graecia dovrà certamente fare i conti con un movimento agguerrito”

Vincenzo Ursini: “Chi vuole smembrare la Facoltà dell’Università Magna Graecia dovrà certamente fare i conti con un movimento agguerrito”

“Difendiamo il futuro dei nostri giovani: evitiamo di farli scegliere tra il “niente” della Calabria e il “tutto” delle regioni del Centro-Nord”

Vincenzo Ursini: “Chi vuole smembrare la Facoltà dell’Università Magna Graecia dovrà fare i conti con un movimento agguerrito”

“Difendiamo il futuro dei nostri giovani: evitiamo di farli scegliere tra il “niente” della Calabria e il “tutto” delle regioni del Centro-Nord”

 

CATANZARO – “Medicina a Cosenza? Una nuova provocazione. – sostiene Vincenzo Ursini, il segretario provinciale dell’Ugl-sanità – Sarà lotta dura su tre fronti: politico, sindacale, studentesco. Chi vuole smembrare la Facoltà dell’Università Magna Graecia dovrà certamente fare i conti con un movimento di base già agguerrito che non darà spazio ad accordi sottobanco di qualsiasi genere”.

A scatenare il tutto è stato il deliberato del presidente del Consiglio provinciale di Cosenza di dar vita ad una seconda Facoltà di Medicina nella città dei Bruzi.

“Ad un anno di distanza dalla lettera di alcuni primari ospedalieri casentini, – prosegue Ursini – che già nel gennaio del 2010 avevano chiesto l’istituzione della seconda Facoltà ad Arcavacata, questo nuovo tentativo di smembrare l’Ateneo catanzarese, non aiuta certamente a migliorare i rapporti tra le due città, divise da anni da un velato antagonismo culturale che nasce indubbiamente dalla consapevolezza del ruolo di primissimo piano, sia pure diversificato, assunto dalle due rispettive università”.

“Come Ugl-sanità, – aggiunge Ursini – condividiamo, quindi, le dichiarazioni dell’On.le Michele Traversa e quelle dell’assessore regionale Piero Aiello, perché ci sembra più che giusto che in Calabria trovino spazio e si sviluppino corsi universitari diversificati. Una formazione globale non può prescindere da una offerta accademica quanto più ampia possibile e senza inutili doppioni”.

“Ci chiediamo – continua il segretario dell’Ugl-sanità – come mai i rappresentanti del Consiglio provinciale di Cosenza non si siano attivati due anni or sono deliberando di sostenere la protesta degli studenti e del corpo docente della Magna Graecia, contro la decisione assurda del Miur di accorpare ben 16 Scuole di Specializzazione agli atenei di Napoli e Bari. Quella, era una giusta occasione per chiedere non solo la conferma, ma anche il potenziamento dei posti destinati all’Università calabrese. Un futuro diverso per i giovani medici della nostra regione si costruisce attivando battaglie comuni e trovando una giusta e dignitosa strada occupazionale che assicuri un posto dignitoso a tutti, all’interno delle aziende sanitarie ed ospedaliere, per evitare che molti di loro debbano ancora continuare a scegliere tra il “niente” della Calabria e il “tutto” delle regioni del Centro-Nord. E’ una sfida certamente ambiziosa, ma non impossibile, se ciascuno di noi darà il proprio contributo senza pensare a beceri localismi”.

redazione@approdonews.it