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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Verità e Giustizia per Peppino Basile Un delitto senza colpevoli di un grande "personaggio"

Verità e Giustizia per Peppino Basile Un delitto senza colpevoli di un grande "personaggio"
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Così come abbiamo sempre sostenuto, per il grande rispetto che abbiamo nei confronti
della magistratura e degli organi inquirenti, ci limitiamo a chiedere ancora una
volta ed ora più che mai: Verità e Giustizia per Peppino Basile!”/ A dichiararlo
in una nota congiunta Gianfranco Coppola, ex consigliere provinciale e comunale di
Ugento che aveva sostituito il consigliere Basile sui due scranni istituzionali e
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]” – e che erano
stati i primi a costituire il “Comitato Pro Basile” – sull’assoluzione giunta nella
giornata di ieri di Vittorio Colitti senior dall’accusa di omicidio nei confronti
del politico dell’IDV ucciso la notte tra il 14 e 15 giugno del 2008.Si tratta,
quindi, di un epilogo che conferma quanto da tempo preannunciato dopo la precedente
assoluzione del nipote Vittorio Colitti, ossia che l’omicidio di Peppino Basile rischia
di rimanere senza colpevoli. Un caso che sin da subito, purtroppo, pare sia stato
troppo frettolosamente fatto sparire dalla ribalta nazionale quando avrebbe meritato
una maggiore attenzione non solo per il calibro del “personaggio” Peppino Basile,
amato dal popolo e odiato da molti suoi detrattori, ma anche per la serie di eventi
che sono ruotati attorno a questo drammatico fatto che ha sconvolto l’intera comunità
e non solo quella di Ugento.Non possiamo, infatti, dimenticare quanti, anche fra
i politici locali nell’immediatezza di quei giorni del giugno 2008, volevano far
“archiviare” il caso come un fatto passionale o comunque per futili motivi e che
quindi si sarebbe risolto in poco tempo, mentre ora a distanza di quasi sette anni
il sipario sembra sia stato ancora una volta calato senza che nè la famiglia di
Peppino nè i suoi amici o la cittadinanza possano sapere con certezza chi è stato
ed i motivi di quell’orribile fatto criminale.Per Coppola e D’Agata, dunque, “/Con
la lettura del dispositivo della sentenza di assoluzione si chiude l’ennesimo capitolo
giudiziario ma se ne apre un altro che getta ulteriori ombre su un fatto drammatico
e sconfortante: non è possibile che la morte di una personalità così importante,
così nota nella comunità ugentina e salentina tutta rimanga un caso irrisolto e
senza alcun colpevole.//Proprio per questo non possiamo che rivolgere il nostro invito
agli organi inquirenti affinché facciano un ulteriore sforzo dopo il notevole ed
egregio lavoro d’indagine già svolto dopo l’omicidio, affinché quello di Peppino
non passi alla storia come uno dei tanti omicidi di politici rimasti senza il nome
dei colpevoli /”.