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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 MAGGIO 2024

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Usa: “Ipotesi esilio raìs”. 007 negozia con ribelli

Usa: “Ipotesi esilio raìs”. 007 negozia con ribelli

Tripoli minaccia: “Migliaia di morti se occidente attacca”

Usa: “Ipotesi esilio raìs”. 007 negozia con ribelli

Tripoli minaccia: “Migliaia di morti se occidente attacca”

 

(ANSA) TRIPOLI – Gheddafi nomina un negoziatore per parlare coi ribelli. La Ue ha adottato le sanzioni contro la Libia decise dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e anche altri provvedimenti. La reazione di Gheddafi è stata di minacciare migliaia di morti ‘se gli imperialisti ci attaccano’. La Ue inoltre sta cercando di stabilire un contatto con il Consiglio nazionale libico costituito ieri a Bengasi, per ‘sostenere le legittime aspirazioni democratiche’ delle popolazioni. Intanto il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) dell’Aja ha avviato un esame preliminare sulle violenze contro i dimostranti. Oggi combattimenti sonoavvenuti a Misurata, dove è stato anche abbattuto un elicottero militare. Dal porto di Al Byraukah, nel golfo della Sirte, è partito il cacciatorpediniere Mimbelli con a bordo 298 persone. Il commissario europeo per l’energia Guenther Ottinger ha spiegato che Ghedafi non controlla più i campi petroliferi.

CASA BIANCA, ESILIO GHEDDAFI E’ UNA POSSIBILITA’. AVVIATI CONTATTI CON RIBELLI – La Casa Bianca ha affermato che l’esilio del leader libico Muammar Gheddafi e’ ”una possibilita”’. Gli Stati Uniti sono in contatto con alcuni gruppi di ribelli in Libia. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha detto comunque che e’ ”prematura” la possibilita’ del riconoscimento di un gruppo o di un altro da parte degli Stati Uniti.

UE ADOTTA SANZIONI – L’Ue ha adottato oggi un pacchetto di sanzioni contro il regime di Gheddafi. Lo si e’ appreso da fonti comunitarie secondo le quali i provvedimenti Ue andrebbero anche oltre quelli gia’ varati dall’Onu.

UE, GHEDDAFI NON CONTROLLA PIU’ CAMPI PETROLIO – Il regime di Gheddafi non controlla piu’ i principali campi petroliferi libici. Lo ha reso noto il commissario europeo per l’energia Guenther Ottinger.

INVIATO ANSA, A NALOUT (OVEST) IL ‘GOVERNO DEI SAGGI’ – A Nalut, 60 km all’interno della Libia dal confine tunisino, il governo della città liberata nove giorni fa è retto da un ‘gruppo di saggi’ eletto dal popolo per acclamazione. Un vero e proprio comitato operativo che ha anche la sua sede: si è insediato dove un tempo c’erano i servizi segreti di Gheddafi. Nove giorni fa la gente è insorta e, quasi subito, è riuscita a mandare via le milizie di Gheddafi.

FRATTINI,SOLO ITALIA HA CONTATTI NUOVO CONSIGLIO – ”Solo l’Italia ha contatti” con il nuovo Consiglio nazionale libico ”che mi permetterete di non raccontare nel dettaglio, per non pregiudicare le persone che hanno messo a rischio la loro stessa vita”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, alla stampa italiana oggi a Ginevra.

FRATTINI,ITALIA PRONTA A SOSTENERE CORRIDOI UMANITARI – “L’Italia è pronta a sostenere corridoi umanitari, per aiutare la gente in difficoltà, con forniture di aiuti alimentari e sanitari”. Lo ha detto il ministro degli esteri Franco Frattini, in una conferenza stampa al termine della riunione con i colleghi del ‘Quint’ (Italia, Stati Uniti, Francia, Germania, Gran Bretagna) durante la quale si è discusso di come “implementare e coordinare le sanzioni Onu e quelle europee nei confronti del regime libico”. “Vogliamo aiutare e sostenere il popolo libico che ha tanto sofferto la violenza del regime”, ha aggiunto Frattini, annunciando che l’Italia potrebbe inviare “aerei italiani con la Croce Rossa a Bengasi e Misurata”.

FRATTINI, TRATTATO FU NECESSARIO PER ASSENZA UE – ”Firmare l’accordo con la Libia si rese necessario perche’ purtroppo l’Ue non l’aveva fatto e l’Italia non poteva affrontare da sola il problema dell’immigrazione clandestina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, oggi a Ginevra in una conferenza stampa. ”L’Italia non accetta di essere la guardia costiera dell’Unione Europea”, ha aggiunto il titolare della Farnesina ribadendo che era ”assolutamente necessario avere un accordo per fermare il flusso degli immigrati diretti in tutta Europa, non in Italia”.

EMIRATI APPLICANO SANZIONI ONU, BLOCCO BENI GHEDDAFI – Gli Emirati Arabi Uniti (Eau) applicheranno sanzioni contro la Libia congelando tutti i beni riconducibili al leader Muammar Gheddafi, come votato dal Consiglio di sicurezza dell’Onu. Lo ha confermato il governatore della Banca centrale degli Eau, Sultan Nasser Al Suwaidi citato dal quotidiano Gulf News. “Le banche effettueranno il congelamento dei beni su ufficiale comunicazione da parte del ministero degli Affari esteri”, ha dichiarato Al Suwaidi che ha inoltre smentito voci di immissioni di capitali egiziani e tunisini nelle banche emiratine. Il traffico bancario, ha puntualizzato il governatore, riguarda le rimesse dei lavoratori nord africani verso i loro paesi

AUSTRALIA IMPONE SANZIONI, INDAGA ASSET FIGLI GHEDDAFI Anche il governo australiano ha annunciato sanzioni unilaterali su Muammar Gheddafi, i suoi familiari e i responsabili del regime, fra le quali il divieto di entrare o transitare in Australia e un embargo alle vendite di armi, e sta rintracciando gli investimenti dei figli del leader libico in Australia, principalmente in proprieta’ immobiliari, che ammonterebbero a milioni di dollari. ”Il governo sta dispiegando ogni risorsa per rintracciare quali asset il regime possa avere nel Paese”, ha detto il ministro degli Esteri Kevin Rudd.
CANADA CONGELA BENI FAMIGLIA GHEDDAFI Il primo ministro canadese Stephen Harper ha annunciato il congelamento dei beni di Gheddafi e della sua famiglia, lanciando un appello al leader libico affinche’ ”metta fine al bagno di sangue” e si dimetta. In una dichiarazione in lingua francese e inglese, Harper ha affermato che il Canada non solo applichera’ le sanzioni Onu ma andra’ anche oltre. Ottawa, infatti, congelera’ anche tutte le transazioni finanziarie con il governo e le altre istituzioni libiche, compresa la banca centrale.
redazione@approdonews.it