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TAURIANOVA (RC), SABATO 18 GENNAIO 2025

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Una “cittadinanza onoraria” alla fossa Chi si fa promotore al Consiglio comunale?

Una “cittadinanza onoraria” alla fossa Chi si fa promotore al Consiglio comunale?
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Prefazione. “Il cavolfiore altro non è che un cavolo che ha studiato a Harvard”

Si ricomincia, eccoci al “rifacimento” del consiglio comunale in una liaison che aveva del misterioso. Dalla mancata “cittadinanza onoraria” alla consegna di un mazzo di chiavi della città (e chiunque l’avesse perso, può contattare la redazione), al “miglior architetto d’Italia dopo Renzo Piano”…chidi cardamidi (e ometto la traduzione in italiano)! Ovviamente, un consiglio comunale ci vuole, soprattutto per “ostentare e farsi vedere…ciò che non si vede non esiste” ci disse il gesuita Graciàn. Questo vale per l’opposizione la quale ovviamente, ogni volta che si presenta un appuntamento del genere, si va dal parrucchiere, si acconcia per l’occasione e si affilano le armi per l’occasione, altrimenti l’esistenza è un effimero evanescente. Ma c’è chi, a distanza di oltre due anni e mezzo, e parlo dell’intera giunta, non è ancora pervenuta alcuna certificazione di esistenza in vita (amministrativamente parlando). E quindi, per avere notizie cer te, occorre basarci sulle ricerche prese tra gli archivi della stampa o con il metodo del Carbonio-14. Non si tratta ovviamente ancora di fossili, ma di una datazione come concetto radiometrico di prova esistenziale.

Questo consiglio comunale, con dei punti interessanti, anzi molto utili, si presenta come un esordio di “battaglia dei poveri”, almeno così sembra il clima perché c’è una sfilza di interrogazioni da parte dell’opposizione, e dove in questi giorni si è divulgata una voce che sembra, “ci saranno delle sorprese contro la maggioranza amministrativa”. Personalmente non ci credo anzi, si farà la solita caciara d’occasione, la solita solfa in cui il presidente del consiglio frenerà gli istinti e la parvenza occasionale, con le solite chiacchiere da corridoio d’attesa e annesso sorso d’acqua dalle bottigliette in dotazione. Poi alla fine, chiuso il consiglio comunale, ognuno se ne andrà a casa propria e l’evanescenza (ri)prenderà nuovamente forma, di ciò che è stato e che finirà tra i meandri di un oblio surreale come una sublimazione dell’essere, trasformando le parole in soluzione gassosa che si perderanno nell’aria…per poi materializzarsi nell’unico mezzo visibile, il social (che lascia il tempo che trova perché se il tempo li dovesse trovare, non so come reagirebbe).

Alcune cose, ma brevi, hanno colpito l’esistenza di chi cura la rubrica, come un Mantra a ritroso e balbuziente. Le nuove capacità politiche del (non mestierante della politica a parole) Fabio Scionti, nei comunicati battuti dalla stampa, quando si è parlato del cimitero di Iatrinoli e del progetto con l’Avr , “differenziamo Taurianova”. Nel primo è stato un genio, pur sapendo delle inutilità presenti e del fatto che la sua amministrazione è in un fallimento esponenziale ogni giorno che passa, che fa? Elogia gli attori. Leggendo quello sul cimitero di Iatrinoli è fantastico. In un colpo solo prende diversi piccioni, evidentemente Scionti è molto bravo al tiro al piccione, e ciò si spiega come mai in questi anni, da quando c’è lui, si trovavano molti piccioni morti per la città, un evento inspiegabile. In quel comunicato elogia, il responsabile Peppe Cardona (al quale riserverò un discorso a parte, alla fine), e qui ci sta. Poi, “la collaborazione” di un componente del famoso Staff (ancora in piedi, e non si comprendono i motivi), quindi per dire, lo “Lo Staff funziona”, e io rispondo, “Sì, nella sua fervida fantasia che nemmeno Tolkien riuscirebbe a superarla”. Potevano mancare i ringraziamenti all’assessore Girolama Raso con annesso consigliere Nino Caridi, perché vanno in coppia, in quanto ringraziare solo l’assessore al ramo o al cipresso, non bastava, ci voleva pure come per una sorta di scaramanzia anche il consigliere di riferimento. Ma la mia è una “ipotesi” così come lo è sempre stato Caridi, un’ipotesi.

L’altro comunicato quello sulla differenziata, è stato un colpo di teatro, che a mio avviso neanche Meo Patacca avrebbe avuto un’idea simile e si nota tra le righe del pezzo: “Il vicesindaco Patrizio, elogiata da Scionti nel corso della conferenza stampa per la pianificazione del lavoro sulla tematica, ha elencato le strategie che porteranno ad un miglioramento della vita(…)”. Ovvero, se la nostra vita subirà un miglioramento è grazie al vicesindaco Patrizio. Qualcuno si starà chiedendo chi è, ma il discorso sarebbe troppo lungo. Nei fatti una componente della giunta voluta (e protetta) fortemente dal sindaco che se la tiene stretta (e molti si chiedono il perché). Né vuole fare un rimpasto totale (per inefficienza amministrativa), come sarebbe giusto politicamente. Ma evidentemente al sindaco piacciono le invisibilità perpetue.

La vicesindaco è quella che, raggiunta telefonicamente dalla vispa Teresa ha dichiarato, dopo 5 mesi in cui c’è una “porcheria” pericolosa, a causa di un lavoro incompleto vicino ai plessi scolastici sulla via F. Sofia Alessio, per una carente e grave messa in sicurezza con transenne ancora più pericolose della fossa stessa in quel “cantiere”. Da notare, che mentre la stessa vicesindaco parlava al telefono, un lampo squarciava il cielo, le rondini formavano cerchi strani come quelli nel grano del “diavolo mietitore” in Inghilterra. Dichiarando (dopo cinque mesi), e premetto che non è uno scherzo, “Se i lavori non riprenderanno in tempi celeri, come dovrebbe essere, mi impegnerò personalmente a predisporre la messa in sicurezza, adeguata, dell’area”. “Come dovrebbe essere”, in un paese normale all’indomani di tali affermazioni? Parlare di dimissioni, sarebbe un’esagerazione? La sfiducia da parte di un sindaco, sarebbe pure un’esagerazione? Lascio agli altri le risposte in un paese normale. Ma in un paese come Taurianova, in questo momento, chiedo all’amico di sempre Peppe Cardona, da queste righe senza che gli telefoni, visto che il responsabile è lui: cortesemente, potresti quantomeno mettere in sicurezza quella roba lì, utilizzando una recinzione più consona e all’altezza dei criteri fondamentali di sicurezza? Sono certo che lo farai! Altrimenti tra cinque mesi, il “come dovrebbe essere”, diventa come eravamo….combinati male!