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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Ulrich Realist, ex funzionario europeo, analista delle malattie sociali italiane, scrive al ministro Passera

Ulrich Realist, ex funzionario europeo, analista delle malattie sociali italiane, scrive al ministro Passera

Ecco le sue proposte per risollevare le sorti economiche dell’Italia

Ulrich Realist, ex funzionario europeo, analista delle malattie sociali italiane, scrive al ministro Passera

Ecco le sue proposte per risollevare le sorti economiche dell’Italia

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Cari Amici,

vi allego la lettera inviata al ministro Passera qualche giorno fa.

Spedita al ministro per aiutarlo, visto il grosso problema che egli ha davanti (“attivare la Crescita”). Problema del quale, per scoprirne i contorni, ho messo quasi un decennio, girando l’Europa e confrontando la società italiana con i Paesi che sanno gestirsi. (nel mentre che la società italiana, senza briglie capaci, zigzagava e degradava ulteriormente).

Poiché il problema sociale italiano non solo è rovinoso (ne vedete le conseguenze oggi), ma è anche sfaccettato; e consiste in otto malattie sociali, è importante che Passera sappia, da un’ analista sociale, almeno i contorni del problema. Senno’, come farebbe a risolverlo, senza i lunghi sforzi necessari a capirlo, nel Paese senza paletti, senza bastoni né carote, né binari, né progetto, né grandi capacità di gestione ?

Spero che le segreteria di Passera gli abbia messo sul tavolo la mia mail (come sapete in Italia la posta non è cosa sicura, affidabile..). Perché, se Passera non vede l’analisi di chi ha messo anni a scoprire i “vizietti di nascita” italiani, rovinosi e inconscienti, allora Passera (che è bravino) dovrà per anni fare confronti con l’Europa seria per capire perché il Bel Paese è ingestibile. E, credetemi, la divaricazione dell’Italia dall’Europa non solo è grande, ma è crescente. Gli Europei che ci osservano si chiedono tante cose, tipo “Perché gli Italiani non fanno…, non risolvono, non costruiscono una società funzionante…etc…?”.

Una volta che il governo avrà scoperto le rovinose magagne sociali italiane (fra l’altro gli Italiani non sanno di avere dei diritti…), spero proprio che Passera, che è intelligente, capisca che l’unica strada che permetta al Bel Paese di “risorgere” è quella di tener presente l’approccio che è proposto nel testo: “Vorremmo, certo…..ma potremmo?” (http://www.corrierecaraibi.com/RUBRICA_SPECIALE_URealist_100818_Vorremmo-certo-ma-potremmo.htm), qui allegato.

Non vi scoraggiate ! Se i governi ed il popolo, dopo aver mangiato molta polvere per scontare gli ultimi 50 anni di allegra gestione italiana, avranno ancora fiato, se gli Italiani avranno imparato la gestione corretta (questa non è facile, credete,stiamo troppo indré), allora … ci saranno delle buone speranze… A patto che….. ….

………vi impegniate e vi prendiate carico di voi stessi; cioé diveniate, nel sociale, adulti e responsabili. Reponsabili come i Tedeschi (che molti di noi non amano), i quali sanno pero’ fare i loro interessi, cosa che noi, negli ultimi 50 anni non abbiamo fatto.

Saluti dall’Europa, che è, per la sua parte importante, diversa dall’ Italia.

Ulrich Realist

LETTERA PASSERA

Al Ministro dello Sviluppo Economico

Ill/mo Ministro Passera,

Lei ha detto: “….Non è facile mettere in moto l’economia, non bastano iniziative singole seppur importanti e di per sé incisive: dobbiamo affrontare il problema in tutte le sue articolazioni, in tutta la sua complessità …..”. Ho molto apprezzato anche altre sue espressioni di evidente preoccupazione e impegno.

Le scrive un buon conoscitore del problema sociale. Avendo confrontato la società italiana all’Europa avanzata per più di un decennio, ho lanciato l’allarme negli ultimi 10 anni, su Internet, sul grosso rischio RECESSIONE …. Scrivendo dalla Francia e viaggiando in tutta Europa. Lei crede che chi mi leggeva in Italia si allarmasse o mi aiutasse a trovare un microfono, dopo aver letto le mie valutazioni sociali ? Se crede di si, allora non tiene in conto la cultura asociale italiana……., specie quella del Doppio Scenario e del “Che sarà mai ?” o del “Non mi compete”. Romiti fu da me informato (anno ’90) del rischio per l’economia italiana……Non vidi reazione, altro che una gentile lettera di ringraziamento…..

Monti ha dichiarato che il Governo sta mettendo riparo alle disastrose precedenti gestioni. Ottimo, grazie ! !

Le pongo un quesito, da espatriato : “Crede Lei che le cause generatrici (son parecchie) delle rovinose gestioni pubbliche di decenni non abbiano importanza? Oppure il governo si è già impegnato nella loro eliminazione?”. Le ho analizzate a lungo nei dettagli….

E mi permetta un secondo quesito: ” Ritiene Lei che le istituzioni italiane (escludendo il Vs. Governo) siano tutte capaci di gestire e fornire servizi con una qualità ed affidabilità a livello europeo (in termini di costi e tempi) ? Se la sua risposta fosse positiva, le raccomanderei caldamente, per il Paese in affanno, una seria inchiesta quantitativa, larga e profonda, fatta da specialisti neutrali di tempi e metodi. Infatti la realtà operativa di alcune istituzioni pare povera, povera assai, sulla base di lunga inchiesta qualitativa per campioni, da me fatta dall’Europa per più di un decennio.

Il periodo della Vacche Magre è iniziato. Quanto durerà ? Dipende dalla capacità della società italiana di ……affrancarsi dalla mistificazione corrente della realtà…(scoperta da Barzini tempo fa). Il problema sociale è ben più rovinoso di quanto si possa capire dall’Italia. Pertanto l’analisi è necessaria, secondo l’approccio proposto nel testo “Vorremmo, certo…..ma potremmo?”

( http://www.corrierecaraibi.com/RUBRICA_SPECIALE_URealist_100818_Vorremmo-certo-ma-potremmo.htm )

Mancano in Italia alcuni strumenti che sono necessari per gestire un Paese.

La Fiducia è uno di essi !

Mi creda fiducioso nel suo impegno e disponibile per …………

….rispondere ad eventuali quesiti sull’Italia asociale, a confronto dell’Europa avanzata.. …(la divaricazione è notevole, si è allargata negli ultimi anni). Tanto più che non sembra che il sistema Italia, entrato nell’U.E., abbia poi fatto passi coerenti per preparasi alla competitività globale…La quale è cosa più seria di quanto credano i politici !

I miei distinti saluti da Parigi (ove andai a vivere negli anni ’80, non credendo all’Italia nell’attuale formato).

Ulrico Realist

(ex funzionario europeo, ingegnere, analista delle malattie sociali italiane)

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Sviluppo. Non c’è sviluppo o sottosviluppo. Ci sono comportamenti che impediscono o che favoriscono lo sviluppo economico. Essi sono inegualmente distribuiti nelle diverse società.

(Peyrefitte, “La Société de Confiance”).

La cultura di molti Paesi europei ha come base i due valori: Efficienza, Risultati.

La cultura italiana ha scelto da tempo come sue basi i valori: Estetica, Teatro (azioni e risultati contano poco).

(un’Italiano che ha scelto l’Europa).

Fra gli affondatori del sistema Italia, forse i più virulenti sono:

a) la finta Unità;

b) la mentalità/comportamenti, come son divenuti negli ultimi lustri.

Le ho inviato un doc. sugli SPRECHI il 22-5 scorso. Non lo trascuri!

redazione@approdonews.it