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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Ue, allarme per Italia: ‘Disoccupazione cresce’

Ue, allarme per Italia: ‘Disoccupazione cresce’

Ancora un anno di di recessione per l’eurozona

Ue, allarme per Italia: ‘Disoccupazione cresce’

Ancora un anno di di recessione per l’eurozona

 

 

(ANSA) Peggiorano le stime dell’ Ue sulla crescita in Italia: -1% il pil del 2013, in calo dal -0,5% previsto a novembre. Ciò è dovuto agli investimenti in calo anche per le stretta creditizia nel settore privato e al calo dei consumi per gli stipendi sempre più bassi. La ripresa (+0,8%) arriva nel 2014, quando “l’incertezza sarà ridotta”.

Secondo le previsioni economiche invernali di Bruxelles, ci sarà ancora un anno di recessione per la zona euro: il pil nel 2013 non andrà oltre lo -0,3%, e la ripresa ci sarà solo a fine anno, riportando ad una crescita positiva nel 2014 con +1,4%. Le stime di novembre, che davano un +0,1 per il 2013, sono quindi riviste al ribasso.

Le previsioni economiche Ue vedono il debito toccare un nuovo picco di 128,1% nel 2013 e scendere a 127,1 nel 2014. Grazie alla piena applicazione in Italia delle misure di consolidamento 2011-2012, il deficit da 2,9% del 2012 scende a 2,1% nel 2013 e 2014. In termini strutturali ci si attende il pareggio nel 2013.

“Nel 2013, sulla base della nuova contrazione dell’economia, la disoccupazione in Italia aumenta di un altro punto”: dal 10,6% del 2012 sale a 11,6% e nel 2014 toccherà l’12,0%. Queste le stime Ue che rivedono al rialzo i dati di novembre scorso.

In base alle previsioni economiche invernali della Commissione Ue, il deficit spagnolo segne il record per il 2012, che sfonda quota 10% e arriva al 10,2%, contro l’8% indicato a novembre. Stimato per Madrid un deficit al 6,7% nel 2013 e addirittura al 7,2% nel 2014, bucando quindi completamente l’obiettivo di riduzione sotto il 3%.

Per quanto riguarda la Francia, la Commissione Ue taglia ulteriormente, come previsto, le stime del Pil della Francia per il 2013, che resta al palo a 0,1% dopo lo 0,0% del 2012. La crescita tornerà nel 2014 all’1,2%. Peggiorano ulteriormente anche le previsioni per il deficit, che sforerà l’obiettivo di riduzione del 3% sia per quest’anno che per il prossimo, attestandosi rispettivamente a 3,7% e 3,9%, con un 4,6% per il 2012

Rallenta ancora la Germania, la cui crescita peggiora e si ferma allo 0,5% nel 2013, contro lo 0,8% stimato a novembre. Pil confermato invece al 2% nel 2014. Sono le previsioni economiche invernali della Commissione Ue, secondo cui, dopo addirittura un surplus dello 0,1% nel 2012, tornerà in deficit dello 0,2% quest’anno e al pareggio nominale il prossimo. La disoccupazione tedesca, anche se in lievissimo aumento rispetto a quanto stimato a novembre, resta tra le più basse in Europa con il 5,7% nel 2013 e il 5,6% nel 2014.

REHN, NON SERVE NUOVA MANOVRA IN ITALIA – “All’Italia non serve una nuova manovra, ma è essenziale che mantenga la piena applicazione della strategia di consolidamento già adottata che le consente di raggiungere il pareggio quest’anno”: così il commissario Olli Rehn, precisando che Bruxelles “continuerà a monitorare da vicino l’Italia”.