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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Tropea, prova a rubare in una chiesa del centro ma provoca un incendio e muore asfissiato

Tropea, prova a rubare in una chiesa del centro ma provoca un incendio e muore asfissiato

Inquirenti a lavoro per ricostruire l’accaduto. Il fatto si è verificato nella chiesa del Purgatorio di Tropea. I vigili del fuoco hanno domato il rogo e poi hanno scoperto il corpo che è irriconoscibile. Potrebbe trattarsi di un rumeno che spesso si riparava nel luogo sacro per trascorrere la notte

Tropea, prova a rubare in una chiesa del centro ma provoca un incendio e muore asfissiato

Il corpo ritrovato nella sacrestia è di un cittadino polacco di 30 anni che, secondo le forze dell’ordine, si era introdotto nel luogo sacro per rubare qualcosa. Per farsi luce avrebbe, però, usato una candela che ha fatto partire un incendio dei paramenti sacri. L’uomo è rimasto intrappolato ed è morto per il fumo e non per le ustioni come si era appreso in un primo momento

 

TROPEA (VV) – Un cadavere completamente carbonizzato è stato ritrovato dai Vigili del Fuoco nella sacrestia della chiesa del Purgatorio di Tropea (Vv), ubicata in largo San Michele, a pochi passi dalla piazza centrale della cittadina turistica. Gli accertamenti hanno permesso di appurare che si tratta di un polacco di 30 anni le cui esatte generalità sono ancora in fase di accertamento.
Sono stati alcuni passanti, notando del fumo provenire dall’interno della chiesa, a dare l’allarme. I Vigili del Fuoco, dopo aver domato le fiamme, hanno fatto la macabra scoperta ritrovando il corpo. L’uomo, stando al primo esame del medico legale, non sarebbe morto per le ustioni riportate ma per via delle esalazioni del fumo provocato dallo stesso polacco che, entrato nella sacrestia della chiesa per compiere un furto, si sarebbe fatto luce con una candela. Nell’aprire un armadio della sacrestia, la fiamma della candela ha però involontariamente urtato gli abiti del sacerdote custoditi nell’armadio che hanno così preso fuoco. Il polacco, non riuscendo a spegnere l’incendio nè ad uscire dalla chiesa, è morto per asfissia prima ancora di essere parzialmente investito dalle fiamme. L’uomo è stato ritrovato senza la maglietta che, secondo le ipotesi investigative, si sarebbe tolto una volta entrato in sacrestia per usarla quale “sacco” in cui nascondere la refurtiva. Sul posto per le indagini si sono portati il procuratore di Vibo, Mario Spagnuolo ed il colonnello dei carabinieri di Vibo Valentia, Daniele Scardecchia.