Strongoli, lavori fontana di località Zigari: Gallo chiede spiegazioni
Il consigliere comunale scrive al sindaco: “Stiamo assistendo ad un vero e proprio scempio. Al posto del restauro invece si stanno realizzando opere di intonaco da ricoprire con pietre prese da tutt’altra parte”
Strongoli, lavori fontana di località Zigari: Gallo chiede spiegazioni
Il consigliere comunale scrive al sindaco: “Stiamo assistendo ad un vero e proprio scempio. Al posto del restauro invece si stanno realizzando opere di intonaco da ricoprire con pietre prese da tutt’altra parte”
Il Consigliere comunale di Strongoli, Dionisio Gallo, chiede alcuni chiarimenti sui lavori che l’amministrazione sta effettuando sulla fontana di Località Zigari. Per questo motivo ha scritto al primo cittadino, Michele Laurenzano, ed al dirigente dell’Ufficio tecnico Luigi Benincasa. “Durante il periodo estivo abbiamo assistito ad alcuni lavori volti al recupero dell’abbeveratoio posto in località Zigari, lungo la strada provinciale 53, ad opera dell’Amministrazione comunale. Finalmente – scrive Gallo – ci siamo detti tutti, si metteva mano ad un simbolo di un passato che raccontava la vita rupestre dei nostri contadini, i quali lì si fermavano per abbeverare i loro cavalli di ritorno dalle campagne. La fontanella di Zigari, meglio nota come “Nuova Zigaro”, riforniva d’acqua l’abbeveratoio per cavalli, muli ed asini. Quando i lavori sembravano procedere sono stati sospesi. Circolava voce – prosegue il consigliere comunale Dionisio Gallo – di un intervento della Soprintendenza archeologica a tutela della storica fontana. Nei giorni scorsi tali lavori sono ripresi ma stiamo assistendo ad un vero e proprio scempio. Al posto del restauro invece si stanno realizzando opere di intonaco da ricoprire con pietre prese da tutt’altra parte. Insomma a mo’ di tavernetta. A questo punto ci chiediamo chi abbia autorizzato i suddetti lavori ma, soprattutto, chi abbia progettato questo irrimediabile intervento. E’ giusto – conclude Gallo nella missiva al sindaco di Strongoli Laurenzano ed al dirigente Benincasa – che la popolazione conosca i responsabili di tale operato”.
