Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Strade e territori dissestati, se ne discute a San Luca

Domani, alle 10

Strade e territori dissestati, se ne discute a San Luca

Domani, alle 10

 

 

A San Luca, nel Centro Culturale “Falcone–Borsellino”, domani, alle ore 10, si parlerà di “strade e territorio dissestati e di crisi di presenza di progetti e lavoro”. Ma anche della messa in sicurezza della fiumara “Bonamico”. E’ questo il nuovo importante tema che sarà trattato nell’incontro dibattito organizzato dall’Associazione culturale Nuova Calabria.
Dopo i saluti di Francesco Perrone (Presidente di Nuova Calabria), Rosaria Maria Giuffrè (Commissione Straordinaria del Comune di San Luca) e Bruno Bartolo (Fondazione “C. Alvaro”) sono previsti gli interventi di: Rocco Dominici ( Geologo e ricercatore Unical), Giandomenico Caridi (Presidente Consorzio di Bonifica Basso Jonio reggino), Federico Postorino (Commissario liquidatore Afor), Salvatore Siviglia (Segretario generale Autorità di Bacino) e Giuseppe Bombino (Presidente Ente Parco Nazionale d’Aspromonte). Le conclusioni saranno affidate all’unico Consigliere Regionale della Locride: Pietro Crinò.
Nuova Calabria, dopo aver parlato di fondi comunitari a Gerace e del ruolo della donna nel nostro tempo ad Africo, propone a San Luca una ricognizione di cosa si può fare su questo territorio, partendo dalle considerazioni che le comunità dell’interno debbono essere maggiormente difese proprio per le difficoltà che sorgono dalle conformazioni territoriali stesse e per le carenze dei Trasporti e dei collegamenti. Senza mai dimenticare le disastrose alluvioni che hanno segnato la storia della nostra terra. Ed in questo caso sarebbe fin troppo facile citare Corrado Alvaro.
Anche perché la furia catastrofica del passato ritorna, e la fiumara Bonamico, ad esempio, con le intense piogge invernali, diventa sempre più pericolosa.
Bisogna guardare a tutto questo con molta attenzione, essere capaci di intervenire per ridurre i rischi.
E considerando anche le potenzialità dell’Afor, del Consorzio di Bonifica, del Parco d’Aspromonte, dei Comuni fino ad arrivare alla Regione, siamo convinti che si può progettare cercando di realizzare bene ciò che si programma.