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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Stato di agitazione lavoratori depuratore Nocera Terinese, le verità della Sida

Stato di agitazione lavoratori depuratore Nocera Terinese, le verità della Sida

Ecco la nota diffusa dal legale e dall’amministratore unico della Società



I lavoratori della Sida di Nocera Terinese incontrano il procuratore Vitello – di Antonietta Bruno

Stato di agitazione lavoratori depuratore Nocera Terinese, le verità della Sida

Ecco la nota diffusa dal legale e dall’amministratore unico della Società


 

Riceviamo e pubblichiamo:

Ogni lavoratore ha il diritto di difendere il proprio lavoro e rivendicare le proprie spettanze stipendiali. Altra cosa è insinuare dubbi e sospetti gravi contro l’azienda che per due anni e mezzo ha provveduto alla sua assunzione ai sensi dell’art. 6 del CCNL, benché ciò non fosse dovuto stante la natura temporanea dell’affidamento di gestione. Ed è questo il caso dei 5 dipendenti del Depuratore Consortile di Nocera Terinese, dipendenti della SIDA srl fino al 31.12.2012.

Ed è per questo che la SIDA srl, mio tramite, riservandosi ogni più ampia tutela, respinge al mittente le accuse a lei mosse dai Sigg.ri Macrì, Mancini, De Fina, Varone e Pileggi i quali si sono già visti rigettare i ricorsi d’urgenza presentati in danno della SIDA srl, e condannare al pagamento delle spese processuali in favore della stessa, con ordinanza del Tribunale di Lamezia Terme del 16.12.20011.

Dopo le ultime sortite giornalistiche degli stessi è obbligo morale e giuridico della Sida srl di difendere, anche attraverso la stampa, il proprio operato e quello dei propri dipendenti, grazie ai quali è sul mercato da ben 25 anni, come azienda leaders in tutto il territorio nazionale nel settore della depurazione e della difesa dell’ambiente. E non consentiremo che le vicende del depuratore di Nocera Terinese e il comportamento inadempiente dei comuni, possano scalfirne l’immagine di impresa sana e solida.

A tal fine abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme al fine di ribadire ciò che da tempo abbiamo già denunciato:

– il mancato pagamento da parte dei comuni committenti di oltre due anni di gestione ordinaria e manutenzione straordinaria;

– la mancata ultimazione dei lavori di messa a norma dell’impianto così come ordinato dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, con grave rischio per l’ambiente e la sicurezze delle acque;

– la mancata indizione di una regolare gara di appalto per l’affidamento in gestione del depuratore consortile nocerese.

Di tale situazione i dipendenti del depuratore consortile di Nocera Terinese erano e sono a conoscenza, così come sapevano che il ritardato pagamento dello stipendio di Giugno era da imputare alla crisi di liquidità provocata dal mancato pagamento della committenza. Il Comune di Nocera Terinese, capofila dell’impianto di depurazione consortile fra i comuni di Falerna, Nocera Terinese, Belmonte e Amantea, infatti, da oltre due anni non paga la SIDA SRL che ad oggi vanta un credito di quasi due milioni di euro per attività di gestione ordinaria e per riparazioni straordinarie, eseguite sull’impianto consortile di Nocera Terinese anche su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme.

Tale sofferenza ha determinato, ovviamente, ritardi nei pagamenti degli stipendi e dei fornitori. Ma mentre la gran parte dei dipendenti e dei fornitori hanno compreso il momento di difficoltà e hanno accettato di essere pagati con qualche mese di ritardo, sapendo che la SIDA srl ha sempre onorato gli impegni assunti, gli occupati presso il depuratore di Nocera Terinese hanno immediatamente, fin dal primo ritardato pagamento, ingiunto i pagamenti di ogni singola mensilità, aprendo in tal modo una fase patologica e conflittuale con l’azienda, con notifica di decreti ingiuntivi, atti di precetto e pignoramenti, in costanza di rapporto di lavoro subordinato.

Vi è che le somme loro dovute dalla SIDA srl, sono ormai state pignorate presso le casse del Comune di Nocera Terinese che, a questo punto, è l’unico che può procedere al pagamento delle loro spettanze stipendiali non potendo la SIDA srl ottenere il pagamento delle somme già sottoposte a pignoramento da parte dei dipendenti medesimi.

La Sida srl, infine, proprio per l’eccessiva esposizione del credito che vanta nei confronti dei Comuni proprietari del Depuratore Consortile di Nocera Terinese, in data 31 dicembre 2011 ha cessato ogni forma di gestione e si è resa disponibile, sempre mio tramite, con posta certificata indirizzata al difensore dei 5 dipendenti, per una integrale cessione in loro favore del corrispondente credito vantato nei confronti del comune di Nocera Terinese. E ciò per evitare aggravi di spese processuali e soprattutto per favorire un pagamento più rapido rispetto a quello che si renderà necessario per ottenere l’assegnazione delle somme pignorate.

Sempre nell’intento di accelerare il pagamento delle loro spettanze la Sida srl ha formalmente intimato al Comune di Nocera Terinese di procedere con priorità assoluta al pagamento delle somme da destinare ai dipendenti.

Quindi nessuna discriminazione tra dipendenti e nessuna violazione di legge, ma una situazione di illiquidità determinata per colpa grave ed esclusiva dei comuni di Nocera Terinese, Falerna, Amantea e Belmonte Calabro, nei confronti dei quali la SIDA srl ha già posto in essere azioni di denuncia penale e azione di recupero del credito. Quest’ultima, tuttavia, ad oggi risulta essere incagliata a causa del precedente pignoramento eseguito dai dipendenti Varone, De Fina, Pileggi, Mancini e Macrì, percui se gli stessi non dovessero chiedere l’assegnazione delle somme pignorante o comunicare la rinuncia al pignoramento, alla Sida srl è inibita ogni altra azione di escussione dei comuni debitori.

Pasquale Butera

Amm. Unico della Sida Srl

Avv. Fernanda Gigliotti

Legale della Sida srl