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“Sicurezza scuola & Territorio”

“Sicurezza scuola & Territorio”

| Il 28, Nov 2011

Questo il tema affrontato stamattina trattato stamattina a Lamezia Terme in occasione della IX giornata nazionale della sicurezza nelle scuole

Di Antonietta Bruno

“Sicurezza scuola & Territorio”

Questo il tema affrontato stamattina trattato stamattina a Lamezia Terme in occasione della IX giornata nazionale della sicurezza nelle scuole

 

 

 

LAMEZIA TERME – “Sicurezza scuola & Territorio”. Questo il tema affrontato stamattina trattato stamattina a Lamezia Terme in occasione della IX giornata nazionale della sicurezza nelle scuole. Un incontro-dibattito che ha voluto portare all’attenzione della collettività e delle istituzioni soprattutto. Lo stato di salute delle strutture scolastiche presenti sul territorio rimarcando, dati alle mani, le criticità di strutture vecchie e malsane che ancora poco rispondono ai canoni di sicurezza. Quelli che ancora in questi giorni stanno facendo registrare momenti di panico tra le popolazioni italiane e del sud soprattutto. Ad introdurre i lavori del meeting al quale hanno preso parte, tra gli altri esponenti politici locali e regionali oltre che rappresentanti della protezione civile e dirigenti tecnici, la responsabile regionale delle Rete Scuola   di Cittadinanzattiva Anna Maria Serratore. <<Le nostre scuole non sono sicure>> ha dichiarato la Serratore  nonostante da anni ormai si sta portando aventi un progetto si sensibilizzazione e legalità sul tema. <<Ci sono rapporti molto negativi sulle scuole calabresi così come su tutto il territorio nazionale e questo perché ancora l’edilizia scolastica non viene adeguatamente attenzionata da chi dovrebbe farlo, basti pensare ai nuovi tagli sulle scuole e l’edilizia scolastica, anche in questo caso, è quella che subisce di più>>. Finanza che mancano a discapito della sicurezza nei luoghi della cultura frequentati da giovani studenti che proprio dalla scuola, nella sua interezza, dovrebbe trarre gli insegnamenti della legalità, e una scuola poco sicura, è anche una scuola che manca di legalità e quindi di rispetto delle regole. E in un territorio così a rischio qual è la Calabria, questo dato  non può certo passare sottobanco così come non può passare sottobanco quella mancata manutenzione straordinaria che spesso va a sostituire quella che invece deve essere sempre e solo una manutenzione ordinaria, seppure discreta.  A parlare dalla poca sicurezza degli istituti scolastici calabresi, anche la coordinatrice nazionale della Rete scuola, Adriana Bizzarri. <<Ci muoviamo sulla sicurezza della scuola e del territorio perché vogliamo che da una parte vada avanti questo senso di denuncia forte sullo stato dei nostri istituti e che sappiamo essere abbastanza deficitario, e dall’altra perché vogliamo che con queste iniziative propositive, prendano il via e si rafforzino nuove  iniziative didattiche e prove di addestramento per fare pratica di sicurezza>>. Insomma, importante diventa educare alla sicurezza affinchè dove non arriva la corretta manutenzione, arriva il corretto comportamento umano.  Un nuovo modo di comportarsi e gestire l’eventuale pericolo in una terra fortemente sismico quale la Calabria, e che lo stesso  capo del Dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli, ha messo in evidenza affermando che nella nostra regione, <<non c’è un solo Comune messo in sicurezza>>. Affermazioni che fanno discutere oltre che riflettere sullo stato di pericolosità a cui la gente della Calabria, così come i cugini della Sicilia sono costretti a vivere e, purtroppo, anche a convivere. Per questo, è forse necessario <<passare da una cultura della scaramanzia ad una cultura delle consapevolezza>>. A dichiarare ciò è stato ancora Gabrielli che assieme ai suoi uomini, proprio in questi giorni sta portando a conoscenza degli studenti calabresi, le nuove norme sulla sicurezza con piani di evacuazione e simulazioni di frane e terremoti. Norme comportamentali che devono però andare di pari passo con gli interventi istituzionali. Per quanto riguarda il Comune di Lamezia, ovviamente a dire la sua è stato l’assessore comunale all’Istruzione Giusy Crimi e il sindaco Gianni Speranza che ha ricordato lì importanza del protocollo d’intesa stipulato lo scorso mese di maggio con Cittadinanzattiva e in via di avviamento, al fine di avere un monitoraggio continuo sull’edilizia scolastica di competenza. <<Il Comune di Lamezia, in controtendenza con quanto stanno facendo tutti gli altri istituti italiani, o quantomeno la maggior parte di loro, sta aprendo le scuole alla città per un controllo aperto e diretto con gli negli istituti ci passa la maggior parte del suo tempo. Altra scelta importante – ha detto l’assessore Crimi – è quella di avere una gestione diretta su quasi tutti gli istituti presenti sul territorio e ricadenti nella nostra competenza (solo tre sono allo stato attuale le scuole ospitate in locali privati – ndr) e questo ci consente di  indirizzare le nostre risorse, parecchio basse al momento, per migliorare in autonomia la loro condizione strutturale>>. <<Il protocollo sottoscritto con Cittadinanzattiva – ha aggiunto il sindaco Speranza – è un fatto di eccezionale valore. Da questo punto di vista Lamezia fa scuola alle scuole e agli altri Comuni, indicando un percorso virtuoso e una sinergia affinchè i luoghi frequentati dai nostri ragazzi sia idonei e sicuri al massimo. E’ vero, le risorse sono poche e i tagli di certo non ci aiutano, ma qualcosa in questi anni si è visto e i dati che riguardavano i nostri istituti, sono cambiati e notevolmente migliorati>>. Nel corso della giornata, numerosi gli interventi che si sono susseguiti. Da quello del prefetto di Catanzaro Antonio Reppucci, al dirigente dell’ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio. Da quello del dirigente dell’area tecnica del Comune di Lamezia Terme Pasqualino Nicotera a quello del sottosegretario e dirigente alla protezione civile della regione Calabria, rispettivamente Franco Torchia e Salvatore Mazzeo.

Antonietta Bruno