Sfollati e paura in Umbria e Toscana
redazione | Il 12, Nov 2012
In alcune zone la paura spinge le persone a salire sui tetti per chiedere soccorso
Sfollati e paura in Umbria e Toscana
In alcune zone la paura spinge le persone a salire sui tetti per chiedere soccorso
I vigili del fuoco hanno evacuato stamani diverse famiglie dalle loro abitazioni nella zona di Allerona, a Orvieto, a causa dell’esondazione del fiume Paglia. Disposta inoltre la chiusura di tutte le scuole nell’intero comune. Nella zona di Allerona alcune persone sono anche salite sui tetti delle case e vengono soccorse con mezzi aerei oltre che quelli anfibi.
La chiusura delle scuole è stata disposta dal sindaco di Orvieto Antonio Concina. Il provvedimento si è reso necessario – spiega il Comune – a causa degli effetti della piena del fiume Paglia tra Allerona Scalo e Baschi, che ha esondato nella zona di Orvieto Scalo. Rendendo necessaria nelle prime ore di questa mattina la chiusura del Ponte dell’Adunata. Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e tecnici del Comune stanno tenendo sotto osservazione il tratto del fiume Paglia che attraversa il territorio comunale dove in 36 ore sono caduti 180 millimetri di pioggia.
E’ stato chiuso il casello di Orvieto dell’Autosole. Bloccata anche – si è appreso dalla stradale – la Todi-Baschi. Rallentamenti anche sulla linea ferroviaria “convenzionale” tra Allerona e Orvieto per un problema all’alimentazione elettrica causato dal maltempo. A causa del fiume Paglia che ha esondato nell’orvietano, allagando una vasta zona che va da Allerona scalo sino ad Orvieto scalo, al momento sono all’opera decine di mezzi e squadre di vigili del fuoco di Orvieto, Amelia e Terni con mezzi anfibi, gommoni e personale fluviale. Sono in zona da stamani anche 2 elicotteri del corpo alzatisi da Ciampino per recuperare – riferiscono i vigili del fuoco – decine di persone in difficoltà sui tetti ed addirittura sugli alberi. Sta confluendo in zona anche personale di altri Comandi, come Perugia, Viterbo e Roma.
Alcune famiglie sono state precauzionalmente evacuate nel Marscianese, in provincia di Perugia, per l’esondazione del fiume Nestore. Diversi i corsi d’acqua già usciti dagli argini o ormai prossimi al livello di guardia. Una situazione che è stata esaminata dal Centro coordinamento soccorsi convocato alle 5.30 di stamani dal prefetto di Perugia, Vincenzo Cardellicchio. Della struttura fanno parte tutte le componenti e strutture operative di protezione civile presenti nel territorio provinciale. A causa della perturbazione che interessa la provincia, sono stati registrati localmente, nelle ultime 36 ore – ha riferito la Prefettura in un comunicato – dai 130 millimetri di pioggia a Perugia ai 172 di Allerona.
Sono in aumento i livelli della maggior parte dei corsi d’acqua. In particolare, sono state superate le soglie di esondazione – si è appreso ancora dalla prefettura – del Paglia a Orvieto Scalo, del Nestore a Mercatello e Marsciano, del Genna a Palazzetta, del Chiani a P.S. Maria. Nell’Alto Tevere umbro è già stata superata la soglia di pre-allarme. Numerosi gli smottamenti e allagamenti già registrati, con tre frane attivate. Esondazioni “significative” registrate lungo tutta la valle del Nestore (e a Marsciano) dove è stato attivato il Centro operativo comunale, con precauzionali evacuazioni di famiglie dalle loro abitazioni nelle zone più a rischio. Imminenti esondazioni segnalate lungo il Paglia ad Orvieto Scalo, il Chiani, tra Ponticelli e Fabro Scalo, e Genna.
Le forti piogge e l’esondazione del torrente Elsa la notte scorsa hanno provocato allagamenti nella parte sud del Grossetano. I comuni colpiti sono Orbetello, Albinia, Manciano, Saturnia. L’Elsa ha esondato in località Sgrillozzo, allagando campi e strade. Al momento non sono segnalate situazioni di particolare criticità, a parte numerose abitazioni isolate. Sono una trentina le persone rimaste isolate a causa dell’esondazione del fiume Albegna e poi del torrente Elsa. L’area interessata è prevalentemente di campagna. I soccorritori, in contato telefonico con le case allagate, hanno consigliato agli abitanti di salire ai piani superiori, dove saranno raggiunti da mezzi anfibi.
Intanto a Venezia la massima di marea ha raggiunto i 102 centimetri sul medio mare, inferiore alle previsioni che ieri sera davano una possibile punta a 130 cm poi ritoccate nel corso della notte e stamane fino a 105 cm. Il fenomeno dell’acqua alta ha toccato solo le parti più basse della città lagunare, poco meno del 5% del suolo cittadino, ben distante dalla marea eccezionale di ieri mattina che ha raggiunto i 149 cm, allagando il 70% della centro storico.