Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Sfiducia sindaco Pedà, intervento di Zappalà "Il commissariamento è da considerarsi il punto più basso in cui una città si possa trovare"

Sfiducia sindaco Pedà, intervento di Zappalà "Il commissariamento è da considerarsi il punto più basso in cui una città si possa trovare"
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Riceviamo e pubblichiamo

Mi sono astenuto fino ad oggi dal rilasciare dichiarazioni in merito alla mia posizione sulle scelte politiche operate dalla ormai ex Amministrazione comunale, ma in seguito alla reazione dei cittadini e alle cosi tante domande che mi sono state poste riguardo la sfiducia all’ex sindaco Pedà, non me la sono sentita di trattenermi ancora una volta e, di constatare come tutto possa essere visto in una chiave di lettura sbagliata da quella che è la realtà. E’ giusto che i miei concittadini sappiano fino in fondo le motivazioni che mi hanno indotto a prendere la fatidica decisione di votare a favore della sfiducia al Sindaco.

In primo luogo deve essere chiaro a tutti che senza i quattro Consiglieri dell’ex maggioranza, la prematura fine del mandato Pedà non si sarebbe potuta mai e poi mai verificare; come è vero che andando a memoria, questa è la prima volta che accade; mai un mandato elettorale è durato così poco per quanto mi ricordi.

L’ormai ex Sindaco Pedà e i cittadini gioiese, dovrebbero quindi prima di tutto interrogarsi sul perché di questa improvvisa e repentina inversione di marcia dei suoi ex Consiglieri di maggioranza. D’altronde secondo il mio più che modesto parere, era più che lecito aspettarsi che questa possibilità potesse verificarsi.

Ritengo sia giusto che i cittadini sappiano che qualora non fosse stato sfiduciato adesso, non avrebbe trovato sicuramente la maggioranza nel prossimo Consiglio Comunale (Febbraio?), dove si sarebbe dovuto votare per l’approvazione del bilancio. A questo, sarebbe conseguita comunque la conclusione del sua mandato e di tutta l’Amministrazione con successivo commissariamento per circa due anni invece che per “soli” cinque mesi.

Ogni persona di buon senso, penso sia d’accordo con me che il commissariamento sia il punto più basso in cui una città si possa trovare. Se così breve, però, forse sarebbe il male minore, considerando anche che avremo la possibilità di tornare nuovamente al voto nel più breve tempo possibile.

Sono sicuro che Giuseppe Pedà sarebbe potuto essere un valido Sindaco se avesse agito seguendo sempre il proprio buon senso. Ci tengo a ribadire che non ho condiviso diverse scelte fatte da Pedà in questo breve mandato, come ad esempio per quanto riguarda la Città Metropolitana ; è una cosa gravissima che Gioia Tauro, la seconda città più importante della provincia, non abbia alcun rappresentante e questa è una colpa attribuibile soltanto all’ex sindaco.
Mi domando, a questo punto, se Pedà abbia cercato volontariamente la sfiducia visto che non ha voluto e a sua volta accettato alcun incontro con i Consiglieri.

Dal profondo del mio cuore, ho sperato fino all’ultimo che riponesse il mandato ai cittadini una volta che non aveva più la maggioranza in Consiglio. Mi auguro che i miei concittadini possano in futuro votare colui che riterranno il più meritoso secondo la propria coscienza e che possa, una volta per tutte, traghettare questa nostra città verso quella sponda fatta di miglioramento, lavoro e benessere per i nostri figli.

Giuseppe Zappalà