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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Sciolti i comuni di Platì e Bova Marina

Sciolti i comuni di Platì e Bova Marina

Giudice De Grazia: “Resto impegnato per le comunali di Platì”

Sciolti i comuni di Platì e Bova Marina

Giudice De Grazia: “Resto impegnato per le comunali di Platì”

 

 

(ANSA) – ROMA – Su proposta del Ministro dell’interno Annamaria Cancellieri, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento dei Consigli comunali di Pagani (Salerno), di Gragnano (Napoli), di Bova Marina (Reggio Calabria), di Platì (Reggio Calabria), di Leinì (Torino), di Salemi (Trapani) e di Racalmuto (Agrigento). “Per tutti i Consigli comunali – si legge in una nota del Governo – lo scioglimento è stato disposto ai sensi della normativa antimafia. Con particolare riferimento ai due Consigli comunali siciliani, il Consiglio dei Ministri ha ascoltato l’intervento dell’assessore alle autonomie locali della Regione siciliana, Caterina Chinnici, che ha portato a testimonianza sia la propria esperienza istituzionale, ribadendo l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata, sia la propria esperienza umana, in quanto figlia di un magistrato ucciso dalla mafia”.

MAFIA: CONSIGLI COMUNI PLATI’ E BOVA MARINA GIA’ SOSPESI

I consigli comunali di Platì e Bova Marina, per il quale il consiglio dei ministri ha disposto lo scioglimento, erano stati già sospesi dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta. A Bova Marina il 9 novembre del 2011 il Consiglio era stato sospeso dopo le dimissioni contestuali presentate dalla metà più uno dei suoi componenti. Il 19 agosto del 2011, inoltre, il prefetto aveva disposto l’accesso antimafia nel Comune. La decisione era stata presa dopo un’attività di monitoraggio svolta successivamente all’insediamento del Consiglio comunale eletto nella tornata delle amministrative del 13 e 14 aprile 2008. Per quanto riguarda il Comune di Platì, invece, il Consiglio comunale era stato sospeso l’11 marzo del 2011 dopo le dimissioni del sindaco, Michele Strangio.

GIUDICE DE GRAZIA, RESTO IMPEGNATO PER COMUNALI

“La decisione del Consiglio dei Ministri di prorogare il commissariamento non fa venire meno il mio impegno per Platì, che a questo punto si concretizzerà alla scadenza del periodo di commissariamento, e cioé tra un anno e mezzo”. Lo ha detto all’ANSA il giudice Romano De Grazia, che si era candidato a sindaco del centro aspromontano per le elezioni che si sarebbero dovute tenere a maggio. De Grazia è il promotore della Legge Lazzati che impone il divieto di attività di propaganda elettorale ai sorvegliati speciali. “Ho appreso la notizia della proroga del commissariamento – ha aggiunto De Grazia – mentre stavo tenendo un incontro, nella sala consiliare del Comune, con i cittadini di Platì, che hanno una grande voglia di aiutarmi in questa battaglia e che mi hanno dimostrato grande entusiasmo ed affetto. Il periodo che ci separa dalle elezioni mi servirà per conoscere meglio la comunità di Plati. Non tutto il male, dunque, viene per nuocere. Se si ha voglia veramente di combattere la ‘ndrangheta, la lotta va fatta in trincea e non nel chiuso dei convegni”.

redazione@approdonews.it