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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Scandalo al Comune di Catanzaro, Molinari e Barbanti (M5S): “Ecco la degenerazione del sistema”

Scandalo al Comune di Catanzaro, Molinari e Barbanti (M5S): “Ecco la degenerazione del sistema”

Contro la subcultura della clientela serve l’impegno di tutti i cittadini

Scandalo al Comune di Catanzaro, Molinari e Barbanti (M5S): “Ecco la degenerazione del sistema”

Contro la subcultura della clientela serve l’impegno di tutti i cittadini

 

Riceviamo e pubblichiamo

Gli amici degli amici dettano i tempi alle amministrazioni pubbliche calabresi dove il clientelismo
spadroneggia e la democrazia è solo un termine accademico da tenere a mente per convegni culturali ovvero alle
scadenze elettorali per raccogliere il consenso malato che si è seminato. Nella realtà le “cose” si muovono aggirando le
legalità e tradendo la fiducia degli elettori: l’osservanza della legge invece di soddisfare un primario requisito morale,
costituisce un mero dato formale. Lo scandalo che ha investito il Comune di Catanzaro, dove la Digos ha messo in luce
un sistema di potere retto su un’ignobile subcultura della clientela e del piacere personale (grottescamente
comprendente il mercimonio sessuale), mostra la punta dell’iceberg: la corruzione dilagante a tutti i livelli, iniziando dal
classico dell’assegnazione degli appalti senza gara d’appalto.
E pensare che questo caso è uscito fuori grazie ad un’inchiesta portata avanti dal sostituto procuratore di Catanzaro,
Gerardo Dominijanni, sulle firme false utilizzate nella passata tornata elettorale, mentre ora potrebbero trovarsi
seriamente nei guai tutti i protagonisti di questa sordida vicenda: dipendenti comunali, politici, avvocati e giornalisti.
Definire tutto ciò un semplice “malcostume” – come ha fatto l’assessore Lomonaco – è offensivo verso l’intelligenza
dei calabresi che non si vogliono rassegnare a questo degrado quotidiano ma, soprattutto, equivale a confessare una
laida quanto pericolosa visione della politica, che abbandona la sua vocazione ideale per il benessere della comunità,
assumendo una dimensione di inaudito squallore.
Come M5S non ci stancheremo mai di chiedere ai cittadini di chiedere conto dell’operato dei politici; allo stato attuale,
è l’unico modo per evitare le degenerazioni del sistema partitico sul quale si fonda un sistema marcio che vive, nasce ed
evolve anche grazie ad una certa rassegnazione noncurante della cittadinanza. Senza cadere nel giustizialismo di chi
vuole chiudere i recinti quando i buoi sono scappati, vogliamo vedere dove porterà l’inchiesta. Occorre puntare alla
costituzione di una coscienza politica attiva e propositiva, che guardi ai fatti e alle idee e non agli interessi di parte fonte
di potere personalistico.
Abbiamo chiesto, interessati dai nostri attivisti del MeetUp Non solo Catanzaro, un incontro al Prefetto, accordato per il
prossimo 24 marzo. L’istituzione, nella sua qualità di garante della legalità, deve vagliare l’avvio di un’indagine
amministrativa e l’adozione di ogni atto (anche di rimozione e/o sospensione) dovuto per gli amministratori coinvolti
nello “scandalo”: occorre prendere ogni misura diretta a ripristinare il buon nome del capoluogo di regione nonché il
corretto, imparziale e trasparente funzionamento degli uffici comunali.

Francesco Molinari – M5S
Cittadino eletto al Senato

Sebastiano Barbanti – M5S
Cittadino eletto alla Camera