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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Sapia (M5S) striglia il governo sul nuovo commissario, “vicenda surreale e rinvii intollerabili” "Conte imponga nomina di persona competente e coraggiosa"

Sapia (M5S) striglia il governo sul nuovo commissario, “vicenda surreale e rinvii intollerabili” "Conte imponga nomina di persona competente e coraggiosa"

«È intollerabile il continuo rinvio della nomina del commissario alla Sanità regionale. I sanitari e i cittadini della Calabria stanno combattendo una guerra a mani nude, in un caos senza precedenti. Ciononostante, il governo non ha ancora scelto una persona competente e coraggiosa, adeguata al ruolo. Non c’è nessuno con queste caratteristiche?». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, componente, alla Camera, della commissione Sanità. «L’incomprensibile, assurdo rinvio della nomina in questione – sottolinea il parlamentare del Movimento 5 Stelle – avviene proprio mentre alla Camera si sta discutendo del nuovo decreto Calabria. Così si perde ogni credibilità. Siamo al surreale, non è giusto, è un altro colpo al cuore dei cittadini calabresi, da sempre condannati a subire». «Chiedo al presidente Conte – prosegue il deputato – di usare il pugno duro, di fermare le inutili divergenze nella maggioranza, di ascoltare la voce della rappresentanza parlamentare calabrese e di imporre l’individuazione di un esperto di sanità che conosca a fondo le dinamiche e le vicende del Piano di rientro e del Servizio sanitario regionale. Per onestà intellettuale e per rispetto di tutti i calabresi, rimandare ancora questa decisione fondamentale sarebbe imperdonabile e getterebbe pesante discredito sul governo nazionale, compromettendo anche il confronto parlamentare sul nuovo decreto Calabria». «Noi parlamentari – conclude Sapia – non possiamo rimetterci la faccia, non possiamo proporre misure utili e necessarie, se poi il governo decide di non decidere. Mi auguro che da parte di tutti ci sia la responsabilità richiesta dal momento, gravissimo. I calabresi non meritano parole vuote, servono fatti».