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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Sanità Lazio, Assotutela chiede una collaborazione tra Comuni e Asl Particolarmente ingarbugliata la vicenda relativa alle persone diversamente abili

Sanità Lazio, Assotutela chiede una collaborazione tra Comuni e Asl Particolarmente ingarbugliata la vicenda relativa alle persone diversamente abili
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“Mentre nella maggioranza delle Regioni è stata attivata una rete per le
fragilità di concerto con gli enti locali, l’Inps, i patronati ,
associazioni di cittadini e l’ente territoriale nel Lazio tutto questo
sembra essere ancora un miraggio. Quando poi la nostra popolazione è una di
quelle che sta invecchiando velocemente”.
Lo dichiara il presidente di Assotutela Michel Emi Maritato che, entrando
nel dettaglio delle urgenze da realizzare nel Lazio specifica anche: “Il
nostro sistema welfare appare troppo sbilanciato verso l’erogazione di un
servizio reso fortemente dal personale del terzo settore, troppo spesso
esternalizzato e da una forte presenza del volontariato. Inoltre
riscontriamo in questo ambito la mancanza di un vero coordinamento, che
deve essere riaffidato al dirigente pubblico (capo distretto) e che oggi
inverosimilmente, spesso, è affidato a un soggetto privato che non sempre
rispetta la real vision sui territori”. “Solo la Regione è invece in grado
di attivare procedure e dare risposte in tempo reale al singolo ente
pubblico. Vale a dire che se il singolo comune chiede all’Asl di
certificare la disabilità del cittadino per erogare un servizio e questi
spesso si deve comunque raccordare con l’Inps per accedere agli aiuti
sociali, ecco qui che passa tempo prezioso che crea danno a disabile e
famiglia. Piuttosto la rete dell’handicap – prosegue Maritato – in capo
all’ente territoriale avrebbe invece la facoltà di bypassare certificazioni
e documenti anche accedendo agli incartamenti delle aziende sanitarie”.
“Facciamo l’esempio di un disabile che pur avendo bisogno di terapie
riabilitative presso il proprio luogo di residenza non ha la possibilità di
raggiungere il centro perché non in grado di camminare e non ha un
familiare in grado di accompagnarlo. A questo punto è il Comune che se ne
dovrebbe far carico contando che la Regione e l’Asl riconoscono la
disabilità e infatti erogano la prestazione di diritto in convenzione”.
“Sulla base di quanto detto riteniamo che il presidente della Regione
Nicola Zingaretti, debba farsi portavoce di questa nostra istanza e –
conclude Maritato – di attivare un tavolo per mettere in piedi una rete che
sia da collegamento tra enti a partire dai singoli comuni dell’hinterland,
patronati, associazioni e Asl”.