Sanità, i Giovani democratici si scagliano contro Scura Il commissario a loro avviso è "inadeguato". Sottoscritto un documento unitario
I Giovani Democratici della Calabria, preso atto della catastrofica situazione in
cui versa il settore sanitario regionale, avviluppata in uno stato di profonda crisi
erariale nonché vittima di un gravissimo stato confusionale degli organi dirigenziali
preposti al tamponamento ed alla risoluzione dell’ emergenza, ritengono fondamentale
esprimere ed esplicitare la loro univoca e chiara posizione; considerando difatti
il problema sanitario calabrese una questione dall’ importanza ineludibile, ormai
non prorogabile o procrastinabile a tempi appartenenti ad un futuro remoto.
Il dramma di una sanità al collasso, presidi ospedalieri fantasma completamente
depauperati di personale, mezzi e risorse, assistenza sanitaria negata a porzioni
intere di territorio calabrese completamente abbandonate a se stesse sono i tratti
distintivi e macroscopici di una politica sanitaria che in Calabria ha, palesemente,
fallito.
Gli anni che hanno visto il governo della giunta regionale guidata da Giuseppe Scopelliti
sono stati, difatti, caratterizzati da una nefasta politica di tagli obliqui in cui,
con evidenti responsabilità delle classi dirigenti governative nazionali, la scure
del Piano di Rientro regionale ha, del tutto, demolito i presidi ospedalieri di frontiera
in una terra in cui potersi curare è divenuto un privilegio per pochi eletti.
Eppure, con le elezioni regionali del 23 Novembre scorso, tutti noi, interpretando
di certo il comune sentire e patire di tutti i cittadini calabresi, abbiamo al fondo
sperato che la vittoria plebiscitaria del democratico Mario Oliverio potesse significare
un punto cruciale di svolta per un settore tanto complesso quanto delicato quale
quello sanitario.
Oggi, purtroppo, a ben nove mesi lo stato delle cose è praticamente immutato anzi,
in taluni territori, come denunciato pubblicamente anche dai Giovani Democratici
di Villapiana e San Lorenzo Bellizzi, unitamente alla Consulta Giovanile di Trebisacce,
si registrano gravissime prese di posizione del Commissario regionale alla Sanità
Ing. Massimo Scura il quale, relativamente alla questione dell’ Ospedale di Trebisacce
(dal 2012 ad oggi declassato da Presidio Ospedaliero effettivo a Pip e Capt), dopo
innumerevoli annunci e proclami di riattivazione del presidio stesso, è giunto nei
giorni scorsi a bocciare definitivamente il presidio stesso; definendo altresì il
bacino d’ utenza di oltre 60 mila persone, abitanti nei diciotto centri dell’
Alto Jonio cosentino, “quattro gatti”.
La totale inadeguatezza del Commissario Scura nei confronti del ruolo che ricopre
è dimostrata dalla completa non conoscenza delle dinamiche e delle esigenze di un
territorio regionale morfologicamente esteso dove presenta molte specificità.
L’ atteggiamento sprezzante e poco professionale dimostrato dal suddetto Commissario
nell’ approccio con le istanze del territorio può, facilmente, assurgere alla
generale metodologia con cui egli ha inteso affrontare l’ emergenza sanitaria calabrese.
Un funzionario governativo, nominato senza alcuna legittimazione del corpo elettorale
calabrese, sprovvisto di qualsivoglia contezza dell’ eterogenea e capillare crisi
del sistema sanitario regionale, non solo appare totalmente disorientato riguardo
alla specificità dei problemi stessi ma si dimostra poco incline al dialogo ed al
proficuo confronto con gli amministratori locali e con tutta la classe dirigente
titolata democraticamente a risollevare i vari comparti della cosa pubblica e le
intere sorti di questa nostra terra.
Un giudizio totalmente negativo, unito ad un profondo rammarico per il fattivo inadempimento
della nomina fiduciaria affidatagli dal Premier Matteo Renzi, è quello espresso
anche, nei giorni scorsi, dal governatore Mario Oliverio il quale, chiaramente, ha
definito insufficiente l’ operato dell’ Ing. Scura considerando come unico parametro
di misura “il livello della sanità calabrese che non registra alcuna inversione
di tendenza, tutt’ altro.” E’ proprio, infatti, analizzando lo stato di progressivo
deterioramento sanitario dei principali centri calabresi, che il lavoro svolto sino
ad ora dall’ Ing. Scura risulta privo di tangibili risultati e miglioramenti.
Condivisibili ed altrettanto chiare le parole del Capogruppo PD in seno al Consiglio
regionale calabrese on. Sebi Romeo il quale, con forza, non solo ha ribadito la carenza
programmatica e di pianificazione ma, ulteriormente, ha denunciato le esose consulenze
affidate da Scura e dal Sub-Commissario Urbani a legali e consulenti, nomine queste
che “travalicano le funzioni pubbliche a loro affidate” inquadrando il loro operato
“in modo autoreferenziale per foraggiare i propri amici romani e non solo”.
La gestione commissariale di Scura, è evidente e noto, non sta producendo alcuna
pubblica utilità né alcun miglioramento visibile ed usufruibile dai nostri corregionali
pertanto, fuor di retorica, ci chiediamo aquale sia il vantaggio di avere due funzionari
estranei rispetto al contesto della nostra regione, non titolati democraticamente
o elettoralmente a svolgere tale ruolo e, maggiormente, particolarmente dispendiosi
nell’ affidamento di incarichi e consulenze d’ oro (in un generale quadro di
totale depauperamento delle risorse finanziarie regionali).
Altri autorevoli consiglieri regionali di maggioranza, come Carlo Guccione Giuseppe
Aieta, hanno più volte denunciato la piena non adeguatezza del Commissario Scura,
anticipando idealmente le sue intenzioni in merito alla non riattivazioni di presidi
ospedalieri di frontiera nonché importanti centri di assistenza primaria per gli
ammalati.
Appare pertanto come un lapalissiano responso dell’ inefficienza di una nomina
tecnica, priva pertanto del legame con i cittadini e della connessione politica ed
umana con un elettorato in fermento per una questione cronica ed annosa, l’ operato
di Scura che, esautorando la classe dirigente uscita vincitrice dalle urne elettorali,
impone una linea d’ azione, o meglio di non azione e stallo, per noi Giovani Democratici
della Calabria inaccettabile.
Ristabilire in relazione alla quaestione sanitaria calabrese il primato della politica
sulla tecnica è quello che, al fondo, chiediamo con forza al Segretario del Partito
Democratico nonché Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi affinché,
quanto prima possibile, per il bene della nostra regione e per quel principio salvifico
di autodeterminazione e forza di volontà in svariate visite nella nostra regione
da egli ribadito, provveda con celerità alla rimozione dall’ incarico commissariale
dell’ Ing. Scura e da quello Sub-Commissariale di Urbani.
Riteniamo, difatti, importantissimo per questa terra provvedere ad una strategia
di risoluzione e riorganizzazione della spesa sanitaria e della rete ospedaliera
da attuare in sintonia con le impellenti necessità della popolazione calabrese tutta
vittima, in questi lunghi e bui ultimi anni, di continue privazioni e razionalizzazioni
a danno del loro sacrosanto diritto alla salute.
Per i diritti e la dignità della nostra gente!
A sostegno del documento:
Mario Valente, Segretario GD Calabria
Michele Rizzuti, Segretario GD Federazione GD Cosenza
Luigi Tassone, Segretario GD Federazione GD Vibo Valentia
Domenico Giampà, Segretario GD Federazione GD Catanzaro
Francesco Danisi, Segretario Federazione GD Reggio Calabria
Leo Barberio, Segretario Federazione GD Crotone