Il sacerdote è stato trasferito a Melicucco

di CATERINA SORBARA

San Procopio saluta il parroco don Carmelo Surace

Il sacerdote è stato trasferito a Melicucco

di Caterina Sorbara

San Procopio è un piccolo e grazioso paese del basso Tirreno reggino. Nel tempo che fu apparteneva al casale di Sinopoli e, fino al 1806 fu feudo della nobile famiglia Ruffo. San Procopio ha dato i natali a personaggi di rilievo come il teologo Gaetano
Garcea, il pedagogista Gaetano Marafioti, il poeta Serafino Borgia, l’ematologo Alberto Neri, Mons. Bruno Occhiuto, il poeta Pietro Pizzarelli e il poeta Bruno Occhiuto. Oggi grazie al sindaco Eduardo Lamberti Castronuovo, questo piccolo paese sta rinascendo a nuova vita. Qualche giorno fa gli abitanti del centro assieme al sindaco hanno salutato il loro amato parroco, don Carmelo Surace, trasferito dal vescovo Mons. Milito, a Melicucco. A nulla sono valse le “proteste” degli abitanti, i tanti appelli. Persino il sindaco aveva cercato di intercedere presso Mons. Milito. Parafrasando la frase: “Il cuore ha le sue ragioni che la mente non conosce”, forse potremmo spiegare tutto. In una delle antiche chiese del paese, la popolazione commossa si è stretta intorno a don Carmelo. Commosso fino alle lacrime anche il sindaco, che nel suo discorso ha avuto parole bellissime verso don Carmelo, elogiando le sue molte qualità e l’impegno profuso verso la parrocchia e l’intero paese. Don Carmelo Surace, originario di Gioia Tauro, è stato per molti anni esorcista ufficiale della nostra Diocesi, figura carismatica, andrà ora a Melicucco, mentre il sacerdote di Melicucco è stato destinato a San Procopio. Ad entrambi i sacerdoti auguriamo un sereno cammino lungo la via della fede.