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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Fiume Mesima: un piano d’area per il rilancio del territorio Le Pubbliche Amministrazioni esprimono un sostegno convinto

Fiume Mesima: un piano d’area per il rilancio del territorio Le Pubbliche Amministrazioni esprimono un sostegno convinto
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Il 3 luglio, presso la sala consiliare del Comune di San Ferdinando, si è tenuto un seminario finalizzato a recuperare sinergie e convinzione nel rilancio ambientale, sociale ed economico dell’intero bacino del fiume Mesima.
In questa occasione è stata presentata ufficialmente la neo costituita Associazione Mesima Blu, promotrice dell’incontro che, fra gli scopi statutari annovera la promozione, presso gli enti competenti, della creazione del parco naturale fluviale del Mesima inteso come azione di riqualificazione dell’intera area del bacino del fiume.
Per l’occasione si sono confrontati il dott. Franco Greco, in rappresentanza della terna commissariale del comune di San Ferdinando, l’ing. Barbaro Carmelo e il dott. Forestieri Francesco della provincia di Reggio Calabria, i tecnici del comune di San Ferdinando, il sindaco di Nicotera Avv. Pagano Francesco , la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, l’Arma dei Carabinieri, l’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente di Trento dott. Mauro Gilmozzi ed i dirigenti dell’ Associazione Mesima Blu.
L’Assessore all’Ambiente e alle infrastrutture della Provincia Autonoma di Trento, dott. Mauro Gilmozzi, ha illustrato in proposito l’esperienza del Trentino, presentando un possibile metodo di lavoro adottato dalla provincia alpina: individuazione delle priorità, pianificazione del territorio ricercando una condivisione con tutti gli attori, sia istituzionali che sociali e imprenditoriali, proposte di nuova occupazione. Fra le priorità, è stata individuata la creazione di un distretto della qualità, volto ad individuare politiche di sviluppo dell’area, acquisendo la consapevolezza che l’ambiente è un valore da salvaguardare, capace fra l’altro di creare sviluppo, e quindi economia. L’assessore ha insistito nel proporre formazione, affermando che l’investimento nell’ambiente produce qualità ed economia consolidata. In questo modo si può avviare un processo di valorizzazione del territorio, adoperandosi contemporaneamente alla conservazione dello stesso.
L’ing. Carmelo Barbaro della Provincia di Reggio Calabria, nel portare i saluti del Presidente Raffa, ha chiesto di investire in un modello di lavoro che riesca ad offrire risposte alle esigenze di tutti i Comuni. E’ evidente, ha affermato l’ingegnere, come il fiume Mesima offra potenzialità di eccellenza, ma servono risposte alle troppe emergenze strutturate in tempi brevi. Il primo passaggio non può che essere rappresentato dall’investimento in sensibilizzazione e condivisione delle scelte nei territori. La Provincia condivide e affianca il percorso individuato dalla associazione.
Il dott. Francesco Forestieri, che ha intravisto nella promozione dell’evento da parte dell’Associazione il seme di una rivoluzione culturale, ha illustrato le potenzialità dell’area in termini di biodiversità chiedendo con determinazione un’azione tesa a debellare l’inquinamento e un investimento progettuale di Area vasta. E’ un dovere della Regione investire in azioni tese a risolvere direttamente l’inquinamento del fiume.
Il sindaco di Nicotera dott. Francesco Pagano ha denunciato con amarezza il persistere di 30 anni di problematicità del Mesima, emblema del fallimento delle istituzioni e perenne criticità per il territorio.
Tutti gli intervenuti hanno sottolineato come paesaggio, turismo e agricoltura debbano avviare un processo di interazione e di filiera, in quanto il fiume deve diventare una risorsa ecologica e paesaggistica, che proponga sviluppo e nuove opportunità di lavoro. In fondo, San Ferdinando e Nicotera sono l’ultimo anello della catena, nel quale si scaricano inefficienza e disattenzioni diffuse nell’intero bacino fluviale. Dove sta la regione, ci si è più volte chiesto?
Il dott. Filippo Zerbi, presidente del Consorzio di bonifica, nello spiegare un certo isolamento operativo, ha affermato come anche il mondo dell’agricoltura abbia bisogno del recupero del fiume.
L’arch.. Francesco Pepe, nel ricordare l’esperienza di degrado vissuta sul Vesuvio, ha affermato che nella situazione del Mesima tutti ne sono danneggiati: turismo, agricoltura e sensibilità culturali. La Capitaneria di porto per voce chiariva il ruolo di controllo del servizio e ha sostenuto la necessità di un accordo di programma e un investimento culturale diffuso all’interno delle scuole.
Dopo questo passaggio di sensibilizzazione delle istituzioni, la voce ritorna all’Associazione Mesima Blu, che in tempi stretti proporrà alle istituzioni un progetto di fattibilità del recupero del bacino del Mesima. Questo progetto, oltre ad offrire priorità alle emergenze ambientali presenti, individuerà un rilancio del turismo e un potenziamento dell’agricoltura dell’intero territorio. Contemporaneamente, l’associazione si impegnerà ad avviare un processo di condivisione sul territorio, coinvolgendo le altre associazioni che a vario titolo operano nel comprensorio del bacino del Mesima. Il commissario di San Ferdinando ha espresso il desiderio che la Provincia di Trento rimanga partner protagonista di questo percorso. Ma non vi è dubbio alcuno che le energie per una rinascita debbano essere proprie del territorio. L’associazione Mesima Blu fa proprio il messaggio lasciato da Papa Francesco: è necessario coltivare e costruire, guardando ai beni che lasceremo alle generazioni future.