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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Sabato pomeriggio… e non è di Claudio Baglioni "Io distinguerei le persone morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discuterne non hanno poi il tempo di praticarla"

Sabato pomeriggio… e non è di Claudio Baglioni "Io distinguerei le persone morali dai moralisti, perché molti di coloro che parlano di etica, a forza di discuterne non hanno poi il tempo di praticarla"
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Un sabato pomeriggio, uno di quei giorni in cui pensi a qualcosa che potrebbe farti passare il tempo. Hai tra le mani un libro, mentre stai seduto in un luogo dove l’arte “liberatoria” fa da padrona per smaltire e pulire una parte del tuo corpo da impurità inutili. Il libro è di Bloch, scrittore statunitense, padre de “La legge di Murphy” e proprio lì che leggi e rileggi una frase, «I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere». Il luogo è quel posto subliminale che volgarmente viene definito, “cesso”!
Dopo le “varie ed eventuali” consuetudini igieniche di rito, ti sposti “nell’anticamera del cesso”, c’è un tavolino ed un computer, insieme ad alcuni fogli sparsi qua e là, tra delibere di qualsiasi genere, appunti, giornali di partito che servono (eccome se “servono”), e altre delibere con contributi amministrativi che elargiscono soldi come se piovesse. Da lontano si ode il belare (suggerito) di capre e pensi quanto sia bello immaginare di stare in aperta campagna, e quanto sia bello sfogare ogni tuo malessere ed indignazione.
Ma poi ti siedi con un pensiero ed uno sguardo, il pensiero allo stocco che non vedi l’ora di gustare a cena, preparato in tutti i modi. Mentre lo sguardo alle scarpe che indossi (non nere per fortuna), che sono molto “sporche” e pensi che dovrai pulirle prima o poi, quindi stasera, per forza di cose occorre cambiarle.
Allora, tra soldi erogati ad associazioni e parrocchie ed anche a feste dello stocco (per far tacere ogni critica di servilismo che mai ha riguardato questa rubrica). Leggi molte notizie, tra cui una notizia che ti fa sobbalzare il cuore creando indignazione e stupore per le ingiustizie umane, oltre alla commiserazione, degna di tali situazioni, nel giorno di Natale (fonte L’Espresso), il “povero” Totò Riina ricoverato all’ospedale di Parma per una crisi respiratoria non gli danno nemmeno una fetta di panettone e lui si lamenta pure (sic!), e che diamine! Ed ovviamente leggi anche altre notizie come, parroci che si lamentano (insultando pure) perché vengono svelati contributi a feste patronali. Osservi, ad esempio, che il sindaco di Taurianova Scionti ha finalmente indossato la cravatta e non il solito maglione a rombi e che ha inaugurato (bene, ottimo, ma precisiamo a scanso di equivoci che non è un suo progetto), un centro polifunzionale per migranti regolari nell’indignazione (inopportuna) dei tanti che di colpo si scoprono patrioti e nazionalisti.
Allora, per non andare oltre e menzionare bagattelle e “comarate” varie, chiudiamo questa mia inutile “perdita di tempo”, visto pure che la campagna elettorale è finita, con una frase di Leonardo Sciascia, «Il popolo cornuto era e cornuto resta: la differenza è che il fascismo appendeva una bandiera sola alle corna del popolo e la democrazia lascia che ognuno se l’appenda da sé, del colore che gli piace, alle proprie corna».