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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Rossano, un fondo sociale per i bisognosi

Appello di Antoniotti: “Chi può versi un contributo per gli indigenti”

Rossano, un fondo sociale per i bisognosi

Appello di Antoniotti: “Chi può versi un contributo per gli indigenti”

 

 

ROSSANO (Cs) – “Fondo sociale – Aiuto ai bisognosi”. Il Comune apre un nuovo Capitolo di Bilancio in favore delle iniziative dedicate ai cittadini più deboli. Un versamento che chiunque può decidere di destinare agli uffici comunali addetti al settore, per dare sostegno alle famiglie in difficoltà, agli indigenti ed alle fasce meno abbienti. Un’iniziativa che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini alla solidarietà, cercando, contestualmente, di rimpinguare il fondo destinato al sociale, per il quale, anche tra mille difficoltà, l’Amministrazione Comunale ha avuto sempre un occhio di riguardo.

È, questa, un’iniziativa concordata tra Giovanni Caruso, segretario cittadino dell’Unione di Centro, e il sindaco Giuseppe Antoniotti, insieme alla maggioranza consiliare ed all’Esecutivo che ha immediatamente avviato il progetto.

La difficile contingenza storica che stiamo attraversando – dichiara il Primo Cittadino – ha messo in serie difficoltà le famiglie ed allo stesso tempo l’Ente che, vista la situazione drammatica delle casse, non ha la possibilità di intraprendere tutte le iniziative che vorrebbe adottare per andare incontro alle necessità dei cittadini. Ciononostante, questa Amministrazione Comunale, da sempre attenta e vicina alle fasce più deboli ed alle famiglie bisognose, non solo non ha mai operato tagli sui servizi sociali, ma sta, di fatto, cercando di porre in essere proposte e progetti per continuare a sostenere la classe più svantaggiata della società. Questo nuovo provvedimento che abbiamo inteso avviare in favore delle persone e delle famiglie in difficoltà, è un ulteriore modo per andare incontro alle emergenze reali e concrete dei rossanesi. Grazie ad un versamento che ciascuno di noi può effettuare, anche in forma anonima, potremo creare un fondo sociale, da assegnare, a coloro che versano in situazione di grave disagio economico. Su queste premesse faccio appello alla sensibilità ed al senso di responsabilità di tutti i cittadini che vivono in maniera più agiata, a partire proprio dalla classe dirigente ed imprenditoriale della nostra Città, per finire ai professionisti. Considerato il grave momento critico che stiamo vivendo, dal punto di vista sociale ed economico, penso sia opportuno essere attenti principalmente ai bisogni della nostra gente. Perché purtroppo, oggi – chiosa Antoniotti – per tastare e rendersi conto di quella che è la povertà, non è necessario andare molto lontano dall’uscio della nostra casa. Basta constatare l’afflusso quotidiano ai centri ed alle mense Caritas del territorio, popolate per la stragrande maggioranza da nostri concittadini, per rendersi conto del reale e concreto malessere di fronte al quale non possiamo rimanere inermi.

Bisogna attivarsi – ha aggiunto in conclusione il segretario Caruso – affinché i programmi politici non siano solo dei vuoti proclami. La nostra politica del fare ci impone di passare dalle parole ai fatti. E le nostre coscienze ci dicono di non pensare solo al nostro benessere, ma di guardare anche verso chi sta accanto e vive nella sofferenza e difficoltà.

A partire dai prossimi giorni, i cittadini troveranno il bollettino premarcato, con i dati del conto corrente postale e la causale “Fondo sociale-aiuto ai bisognosi”, nei principali luoghi pubblici cittadini, inseriti in un apposito box. Ogni donazione sarà libera e spontanea e potrà essere effettuata anche in forma anonima, da qualsiasi sportello abilitato al versamento. Lo speciale capitolo di cassa, sarà gestito unicamente dall’ufficio Servizi Sociali e dal responsabile Paolo Fontanella, che, sulla scorta delle richieste di contributo, valuteranno in base ai parametri della gravità e del reddito Isee, così come già avviene per l’erogazione dei sussidi riservati ai cittadini bisognosi che necessitano di cure mediche.