Ritiro candidatura Parco Sila da sito Unesco, Corrado chiede «Il Parco Nazionale della Sila e la Regione Calabria chiariscano quanto c’è di vero in merito alla notizia di un ritiro della candidatura della Sila a Patrimonio Unesco»
Leggiamo sull’edizione veneta del “Corriere della Sera” del 19 gennaio che in queste ore la Sila starebbe per ritirare la candidatura a sito patrimonio dell’Unesco, dando il via libera, per il 2019-2020, rispettivamente al Prosecco e ai dipinti padovani di Giotto.
La notizia ha generato grande apprensione, in Calabria, tra cittadini e addetti ai lavori, dopo anni di sacrifici e di tentativi, oltre che di soldi investiti. Nulla, infatti, lasciava presagire una simile débâcle: nei mesi scorsi sia il Parco nazionale della Sila sia la Regione hanno pubblicizzato in lungo e in largo la visita di Pierre Galland, esperto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), Ong con sede in Svizzera, che ha lo status di osservatore dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per supportare la candidatura del Parco a Patrimonio dell’Umanità Unesco. Sul sito ufficiale dell’Unesco, del resto, nella “tentative lists”, la sezione, cioè, dove sono raccolte tutte le candidature dei siti che aspirano a diventare patrimonio dell’Unesco, il Parco della Sila compare sin dal 2012, con la scheda intitolata “Parco Nazionale della Sila – Sila, gran bosco d’Italia”, inviata da una delegazione italiana permanente.
L’articolo a firma di Silvia Moranduzzo, “Derby tutto veneto all’Unesco fra gli affreschi di Giotto e le colline del Prosecco”, ha cambiato le carte in tavola. Il pezzo riferisce come, per il 2019, siano candidati le Colline del Prosecco, il Parco nazionale della Sila e le Alpi Marittime ma ci sia posto per due siti soltanto. Se le Colline risultassero perdenti, il prossimo anno potrebbero competere con Padova, che si è appena proposta. La candidatura calabrese, però, sarebbe poco temibile, poiché, con grande sollievo di Trevigiani e Patavini, «alcune indiscrezioni dicono che forse verrà ritirata». Cosa c’è di vero?!
L’unica certezza è che la commissione italiana Unesco, guidata da Franco Bernabé, dovrà valutare la completezza del dossier entro domani, giovedì 24 gennaio, mentre sarà il Centro del Patrimonio Mondiale, a Parigi, a prendere la decisione finale. Stupisce, però, e indigna, che, a fronte di un articolo pubblicato il 19 gennaio, in questi giorni né l’amministrazione dell’Ente “Parco della Sila” né la Regione Calabria si sono preoccupati di smentire la clamorosa notizia, sempre che sia da smentire. A distanza di un giorno dalla valutazione, i Calabresi non sanno come stiano davvero le cose. Saranno trattati ancora una volta come cittadini di serie B?!
Margherita Corrado (M5S Senato – Commissione Cultura)