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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Rischio idrogeologico, giornata di studio all’Unical Dibattito sul costo della mancata prevenzione

Rischio idrogeologico, giornata di studio all’Unical Dibattito sul costo della mancata prevenzione
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Esondazione del CRATI, allagamento del sito
archeologico di SYBARIS, erosione delle coste, discariche incontrollate,
occupazione scriteriata delle golene fluviali, uso illegale del territorio. Serve una
programmazione territoriale con attività di prevenzione e mitigazione dei rischi
naturali.
Sulla previsione, prevenzione e controllo del rischio idrogeologico, che resta probabilmente
la più grave emergenza calabrese, si terrà VENERDÌ 8 APRILE presso l’UNIVERSITY CLUB
all’Università della Calabria una GIORNATA DI STUDIO organizzata dall’ACCADEMIA
NAZIONALE DELLE SCIENZE DETTA DEI XL in collaborazione con la stessa UNICAL, l’Università
di Roma LA SAPIENZA, l’Università MEDITERRANEA di Reggio Calabria e la Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione ITALIA SICURA.
Dopo i saluti (alle ore 9) dei rettori dell’UNICAL, Gino CRISCI, dell’Università di Roma, Eugenio
GAUDIO, dell’Università di Reggio Calabria, Pasquale CATANOSO e del Presidente dell’Accademia
Nazionale delle Scienze, Emilia CHIANCONE, sono previsti, nella prima sessione mattutina
(dalle ore 9.30 alle 13.20) gli interventi di Giandomenico FUBELLI dell’Università degli Studi di
Torino (Analisi della pericolosità da frana nell’area a est di Rossano); di Alberto PRESTININZI de
La Sapienza di Roma (Nuova metodologia di valutazione della pericolosità della frana); di Salvatore
MARTINO sempre de La Sapienza (Frane sismoindotte: dalla distruzione degli effetti alla cartografia
della pericolosità); di Giovanni GULLÀ del CNR-IRPI Cosenza (Filiera integrata per l’adattamento, la
mitigazione e la riduzione del rischio da frana e da eventi di dissesto idrogeologico); di Massimo
CONFORTI dell’UNICAL (Suscettibilità da frana sulle grandi vie di comunicazione); di Leonardo
CASCINI dell’Università degli Studi di Salerno (Modelli di previsione di frane lente. Il caso della
Campania); di Pasquale VERSACE dell’UNICAL (Modelli meteo di previsione del rischio di
esondazione); di Giudo CALENDA dell’Università degli Studi di Roma Tre (Analisi degli eventi
idrologici estremi: effetti sulle piene); di Tonino CARACCIOLO, già Direttore scientifico
dell’Osservatorio delle Trasformazioni Territoriali della Calabria (Erosione costiera in Calabria e fattori
antropici) e di Ottavio AMARO dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria (Prevenzione del
dissesto idrogeologico: dalla pianificazione al restauro del paesaggio).
Nella seconda sessione, dalle 15.30, si terrà il dibattito su IL COSTO DELLA MANCATA
PREVENZIONE DEI RISCHI IN ITALIA moderato da Mario MORCELLINI, Preside della Facoltà
di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma. La relazione introduttiva è affidata ad
Alberto PRESTININZI, de La Sapienza e responsabile nazionale del PRIN (Progetti di ricerca di
Rilevante Interesse Nazionale). Porteranno il loro contributo Vera CORBELLI Segretaria del Distretto
Idrografico Appennino Meridionale, Francesco DRAMIS, dell’Università degli Studi di Roma Tre,
Mauro GRASSI Direttore della Struttura di Missione Italia Sicura-Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Giovanni MENDUNI del Politecnico di Milano