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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 06 MAGGIO 2024

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Regionali, le liste si stanno preparando tra veti, incertezze e ricerche di “posti al sole” E intanto il tempo scorre per arrivare a quel mezzogiorno del 28 dicembre. Sarà di "fuoco"?

Regionali, le liste si stanno preparando tra veti, incertezze e ricerche di “posti al sole” E intanto il tempo scorre per arrivare a quel mezzogiorno del 28 dicembre. Sarà di "fuoco"?
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Tra veti di Pippo Callipo sulla preparazione delle liste, l’incertezza degli Occhiuto i quali non si comprende bene cosa faranno e semmai avranno la forza per poter presentare delle liste, creando così un centrodestra parallelo a Jole Santelli, l’unica cosa certa è che allo scoccare di mezzogiorno del 28 dicembre prossimo, le liste dovranno essere presentate.
Quali saranno i nomi ancora c’è molta riservatezza, sembra vivere in un clima da “toto-nomi” che di solito si vede durante le fasi prima del campionato di calcio. Tra titoli ad effetto, scoop (?) giornalistici che azzardano come se fosse lo sport del buttare l’amo per vedere chi abbocca e se sarà la verità reale.
Pippo Callipo oramai è noto, vuole liste “pulite” da chi ha in corso guai giudiziari, dopo l’imponente operazione “Rinscita Scott” effettuata dal procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri, il candidato del centrosinistra voluto fortemente dal segretario nazionale dem Nicola Zingaretti, non transige sulla sua “supervisione” delle liste.
Da quello che si evince nel centrosinistra i candidati che godono di una certa sicurezza sono in quota Pd, il presidente del consiglio regionale Nicola Irto, il capogruppo Pd Mimmo Battaglia, Carlo Guccione (che con Oliverio è stato assessore, fuoriuscito dopo lo scandalo “rimborsopoli”), Mimmo Bevacqua e Giuseppe Giordano. Si fanno anche i nomi del sindaco di San Ferdinando Andrea Tripodi e di altri “aspiranti” i quali necessitano di conferme e di “nulla osta” di Pippo Callipo.
Tra gli uomini vicini all’attuale governatore Mario Oliverio che non dovrebbero avere problemi da “pregiudizio” di veto sono gli uscenti Flora Sculco, Giovanni Nucera e l’imprenditore Francesco D’Agostino il quale, ricordiamo, è uscito assolto definitivamente dall’accusa che lo aveva coinvolto (per intestazione fittizia di bene mafiosi), e dove all’indomani dell’assoluzione, la procura non si è nemmeno appellata. Lo stesso è uno dei superfavoriti a essere confermato tra gli scranni di Palazzo Campanella. Gli altri sono Giuseppe Aieta, Michele Mirabello.
La coalizione di centrosinistra del governatore, ha diramato un comunicato poche ore fa ribadendo la sua rispettosa condizione “in piena sintonia e coerenza con i principi di legalità, di trasparenza e rispetto del dettato costituzionale, nel rigoroso rispetto del codice etico del PD”. Da indiscrezioni che circolano da qualche giorno, l’unico a rischiare un veto per la presenza nelle liste è Orlandino Greco in quanto di recente è stato chiesto il rinvio a giudizio per concorso esterno per associazione mafiosa. Anche se nel rispetto di quelle regole costituzionali che vengono bramate a voce alta, la stessa recita che si ha fino a sentenza definitiva, la presunzione di non colpevolezza.
Il centrodestra invece tra nomi noti, da confermare e new entry sta ultimando anch’esso le proprie liste. I nomi sicuri sono quelli degli uscenti Gianluca Gallo, Giovanni Arruzzolo, Peppe Pedà, Domenico Giannetta (che dovrebbe entrare in Parlamento in caso di vittoria della Santelli), e poi ancora l’ex presidente della provincia di Reggo Calabria, Peppe Raffa insieme ad altri che stanno lottando per essere inseriti nelle liste. Nel reggino per il centrodestra, ci sarà pure il palmese ed ex vicesindaco di Palmi Giuseppe Mattiani. Poi Ernesto Rapani per Fratelli d’Italia e ancora il segretario questore del consiglio regionale Giuseppe Neri, eletto con la coalizione di Oliverio nel 2014 nella lista “Democratici Progressisti”, per poi passare dal centrosinistra al centrodestra “folgorato” dal partito di Giorgia Meloni.
Qualche dubbio c’è nella Lega che ancora non si sa né si capisce bene chi saranno i candidati sicuri, troppe voci circolano in giro, ma poche conferme. Quella sicura (e anche tra le faorire ad essere eletta), dovrebbe essere la reggina, ex assessore comunale ai tempi di Giuseppe Scopelliti, ex consigliere regionale, Tilde Minasi. Si aggiunge alla Minasi l’ex presidente della Coldiretti Pietro Molinaro. Altro non si sa in quanto le “spaccature” e le correnti all’interno del partito di Salvini il quale “vorrebbe aiutarci a casa nostra”, non ce ne stanno. Chi nel reggino e precisamente nella Piana, parla dell’ex commissario provinciale Michele Gullace, chi dell’ex sindaco di Taurianova ed ex assessore provinciale Roy Biasi. Occorre attendere le ore 12 di sabato prossimo per le certezze. Insieme ad altre “certezze” in tutti i schieramenti perché la confusione tra veti e mal di pancia, il tempo stringe e non è certo un buon alleato.