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Raid su Tripoli, 3 morti

Raid su Tripoli, 3 morti

| Il 23, Apr 2011

Le forze di Gheddafi potrebbero lasciare Misurata

Raid su Tripoli, 3 morti

Le forze di Gheddafi potrebbero lasciare Misurata

 

(ANSA) TRIPOLI – Raid della Nato hanno colpito stanotte il centro di Tripoli, causando la morte di tre persone. Lo rendono noto fonti governative. Le bombe della coalizione internazionale, afferma il portavoce governativo Mussa Ibrahim parlando di “potentissime esplosioni”, hanno colpito un parcheggio vicino al complesso militare di Bab al-Aziziyah, nel centro della capitale libica. I caccia della Nato avevano cominciato a sorvolare Tripoli già da ieri mattina e dalla serata testimoni avevano cominciato a dare notizia di forti esplosioni.

SOLDATO, A ESERCITO ORDINE RITIRO DA MISURATA – Un soldato libico ferito e catturato dagli insorti a Misurata ha detto oggi che all’esercito e’ stato ordinato di ritirarsi dalla citta’ assediata e bombardata da mesi dalle forze di Gheddafi. “Ci è stato detto di ritirarci. Ieri ci hanno detto di ritirarci”, ha detto alla Reuters il soldato, Khaled Dorman, steso sul retro di un pick up dopo essere stato portato in un ospedale locale. Ieri sera il viceministro degli Esteri libico Khaled Kaim ha dichiarato che le truppe governative, sotto pressione per i raid aerei della Nato, potrebbero ritirarsi da Misurata, circa 200 km a est di Tripoli, e lasciare alle tribù locali il compito di affrontare gli insorti e “porre fine, con le buone o con le cattive”, al conflitto nella città ribelle. Il viceministro degli Esteri libico ha affermato che l’esercito di Tripoli potrebbe ritirarsi da Misurata e lasciare che siano le tribù della zona ad affrontare gli insorti. SARKOZY ACCETTA L’INVITO DEI RIBELLI –  Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato al Consiglio di transizione libico il suo ”accordo di principio” per una visita a Bengasi, dopo l’invito ricevuto dal presidente del Cnt, Mustafa Abdel Jalil. Lo riferisce l’Eliseo.

SOLDATI LIBICI SI CONSEGNANO IN TUNISIA –  Sono più di cento i soldati libici che, nelle ultime ore, incalzati dall’offensiva dei ribelli anti-Gheddafi sul versante occidentale della Libia, hanno passato il confine tunisino, a Dhiba, per consegnarsi. I militari, confermano oggi i media locali, hanno attraversato la linea di confine disarmati. Tra essi, anche tredici ufficiali. Secondo alcuni testimoni, citati dai media tunisini, i soldati libici, una volta disfattisi delle armi, hanno percorso a piedi i circa duecento metri che separano i due versanti – della Libia e della Tunisia – del posto di frontiera di Dhiba, ieri teatro di un feroce combattimento. Su di esso, una volta conquistato dagli insorti, il vessillo verde è stato sostituito da quello monarchico scelto dai ribelli, mentre, riferisce l’Afp, un trattore ha demolito il grande ritratto di Gheddafi che, sino a ieri, campeggiava sul confine. Alcuni soldati libici, rimasti feriti negli scontri di ieri, sono stati portati nell’ospedale tunisino di Dhiba.

SENATORE MCCAIN ARRIVATO A BENGASI – Il senatore americano John Mccain è giunto oggi a Bengasi per una visita nella roccaforte degli insorti libici. Lo riferisce un giornalista dell’Afp. L’ex candidato repubblicano alla presidenza nel 2008 è giunto nel centro della città accolto da una cinquantina di manifestanti che gridavano “Libia libera, Gheddafi vattene, grazie America, grazie Obama”. In giornata è previsto un incontro con i dirigenti del Consiglio nazionale di transizione, l’organo di governo della ribellione. USA INVIA DRONI – Gli Stati Uniti invieranno droni armati sopra la Libia, ha detto oggi il ministro della difesa americano Robert Gates. Il ministro Gates ha sottolineato che si trattera’ comunque di un ”contributo modesto” nell’ambito degli sforzi della coalizione internazionale. L’invio degli aerei senza pilota ‘Predator’ e’ stato autorizzato dal presidente americano Barack Obama, ha aggiunto Gates. L’uso dei droni armati consentira’ di effettuare attacchi piu’ precisi contro le forze di Gheddafi, ha detto il ministro nel corso di una conferenza stampa.

PER REGIME GHEDDAFI ISTRUTTORI E MISSIONE UE E’ AVVIO AZIONI TERRA – L’invio di “consiglieri militari” a Bengasi da parte di Italia, Francia e Gb e il piano di intervento militare-umanitario dell’Ue a Misurata vengono “condannati” dal regime di Gheddafi che “considera” tali misure come “l’avvio di un intervento militare terrestre in violazione della risoluzione dell’Onu”. Dopo aver minacciato ieri “conseguenze” per Roma, Londra e Parigi, oggi il ministero degli Esteri di Tripoli afferma in un comunicato recapitato anche all’ANSA che tali misure rappresentano “un’ingerenza negli affari interni dello Stato libico e una violazione della sovranità libica”.

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