Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Subito al voto. Consiglio e sindaco non adeguati”

Fratelli d’Italia di Lamezia Terme incalaza: “Senza indugio, bisogna tornare dal popolo perché, fra lacrime di coccodrillo e richieste da Conte Ugolino degli autori del disastro finanziario alla minoranza, Lamezia ha seriamente messo a rischio come mai accaduto precedentemente il suo domani”

“Subito al voto. Consiglio e sindaco non adeguati”

Fratelli d’Italia di Lamezia Terme incalaza: “Senza indugio, bisogna tornare dal popolo perché, fra lacrime di coccodrillo e richieste da Conte Ugolino degli autori del disastro finanziario alla minoranza, Lamezia ha seriamente messo a rischio come mai accaduto precedentemente il suo domani”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Fra un “non ho capito di cosa parliamo”, “questo è uno spettacolo tragicomico” e il sindaco che, dopo le dichiarazioni dei consiglieri in merito alla discussione sull’approvazione o meno, ritira il bilancio dalla discussione si chiude la pagina più ignobile della politica lametina. E’ evidente che la sola via utile per ridare dignità al popolo della Piana e futuro alla terza città della regione sono le elezioni immediate. Senza indugio, bisogna tornare dal popolo perché, fra lacrime di coccodrillo e richieste da Conte Ugolino degli autori del disastro finanziario alla minoranza, Lamezia ha seriamente messo a rischio come mai accaduto precedentemente il suo domani. Prima, però, vogliamo dalla voce del sindaco nomi, ruolo e compenso dei “cavalieri-manager” che hanno portato l’apocalisse. I cittadini hanno il diritto di conoscere quei volti e il loro tragico operato. Purtroppo, non è stato sufficiente il bluff delle dimissioni del sindaco che, al pari di un consumato giocatore di poker, ha operato una finzione alzando la posta con un duplice scopo: indurre il consiglio a far votare il bilancio e avere la possibilità di potersi candidare alle prossime elezioni (europee, politiche, regionali), nonostante un eventuale pronuncia di dissesto da parte della Corte dei Conti che, così facendo, non lo colpirebbe direttamente. Ieri, siamo finiti oltre: nel demenziale quando un consigliere del PD ha accusato i “lametini di non voler pagare le tasse pur avendo i soldi”. I sorrisi irresponsabili del centro sinistra e la querelle sulle quindici firme per votare il bilancio e procedere allo scioglimento del consiglio hanno aggiunto orrore all’orrore. Lamezia è divenuta la nuova Sagunto, divorata dalla crisi e circondata da macerie, ha davanti solo una via d’uscita, per dimenticare tutti i compagni del viaggio diretto agli inferi.

Fratelli d’Italia Lamezia Terme