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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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“Ottimizzare la gestione dei voli charter estivi”

E’ quanto afferma Danilo Greco, presidente dell’associazione Terra Futura

“Ottimizzare la gestione dei voli charter estivi”

E’ quanto afferma Danilo Greco, presidente dell’associazione Terra Futura

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Il nostro aeroporto è cresciuto quasi esponenzialmente negli ultimi anni ma c’è ancora qualcosa che non gli permette di diventare un trampolino di lancio per la nostra regione: uno dei problemi sta nella gestione e nel rapporto tra voli tradizionali e voli charter, nettamente a favore di questi ultimi, che pone limiti non indifferenti allo sviluppo del turismo nella nostra area.

I voli charter le cui prenotazioni sono gestite interamente dai tour operator stranieri portano turisti in massa che, una volta arrivati a Lamezia Terme, sono subito reindirizzati via pullman verso i resort di Pizzo o Tropea; a distanza di una o due settimane, in base ai casi, gli stessi turisti ritornano all’aeroporto e prendono il proprio volo per tornare a casa. Questi turisti non conoscono la Calabria e hanno un impatto limitato sull’economia: concentrano le loro spese in un unico punto e non vanno in giro per la regione a comprare prodotti tipici e souvenir; inoltre, una parte importante dei soldi da loro spesi non rimane in Calabria ma va ad arricchire ulteriormente i tour operator stranieri che li hanno portati nella nostra regione, aggiungendo quindi al “danno”, la beffa.

La gestione esclusiva dei voli charter da parte dei tour operator stranieri penalizza anche gli stessi calabresi in movimento, che per qualsiasi destinazione non servita con voli diretti delle low cost presenti a Lamezia, devono dipendere esclusivamente da Alitalia e dalle compagnie partner, pagando non poco e rischiando di perdere coincidenze e bagagli a Roma-Fiumicino, aeroporto che d’estate diventa caotico. Per esempio, è inutile dire che Lamezia Terme è collegata a Stoccolma con voli diretti se questi voli non sono prenotabili per un calabrese che vuole andare in vacanza nel nord Europa ma sono riservati esclusivamente ai turisti svedesi in arrivo in Calabria. Questo problema interessa troppe rotte estive e, mi duole ammetterlo, ridimensiona i risultati raggiunti dal nostro aeroporto negli ultimi anni, dato che limita il network effettivamente offerto ai passeggeri. Se un volo charter non esiste per un libero cittadino, altro non è che un volo fantasma.

Una nota positiva in questo senso è arrivata quest’anno dalla compagnia charter ceca Smartwings, che con una nota diffusa su internet lo scorso 29 giugno ha iniziato una collaborazione (“code sharing”) con la compagnia di bandiera del paese, la CSA, garantendo coincidenze ai calabresi dalla propria base operativa di Praga. E’ un buon esempio, sicuramente da imitare, di collegamento charter “misto”, dove sono presenti sia i turisti gestiti dai tour operator che i turisti “fai da te” in arrivo e in partenza: si tratta di un modello da incentivare per migliorare l’offerta della Calabria e iniziare a dipendere sempre di meno dalle coincidenze di una compagnia, l’Alitalia, dal destino molto incerto.

Credo quindi che la Calabria debba mettere in atto una politica di valorizzazione del turismo orientata verso una nuova gestione dei voli charter, che comporterebbe l’apertura di nuovi orizzonti per i turisti in partenza e in arrivo. Evidenti risulterebbero anche i vantaggi per il traffico cosiddetto “etnico”, ossia quello degli emigrati di prima, seconda o terza generazione che annualmente ritornano in Calabria: è nell’interesse di tutti facilitare il loro ritorno con opzioni di viaggio più varie e competitive.

Danilo Greco, presidente associazione Terra Futura