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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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“Non ci sono le condizioni di agibilità democratica”

“Non ci sono le condizioni di agibilità democratica”

| Il 23, Apr 2012

Taurianova, i consiglieri di opposizione, Rigoli, Pileggi, Fazzalari, Sposato, Zucco e Leva chiedono l’intervento  del presidente del consiglio e del prefetto di Reggio Calabria  

“Non ci sono le condizioni di agibilità democratica” 

Taurianova, i consiglieri di opposizione, Rigoli, Pileggi, Fazzalari, Sposato, Zucco e Leva chiedono l’intervento  del presidente del consiglio e del prefetto di Reggio Calabria

 

 

 

Al Presidente del Consiglio Comunale di Taurianova

E p.c. a Sua Eccellenza il Prefetto di Reggio Calabria

Sig. Presidente del Consiglio,

visto l’ultimo e deprecabile episodio, nel quale è stata mortificata e oltraggiata la figura Istituzionale del Consigliere Comunale, di minoranza ma anche, in questo caso, di maggioranza, sentiamo la necessità e il dovere di rivolgerci a Lei, nella sua qualità di Organo Istituzionale al quale è assegnato il compito primario di tutelare le prerogative dei Consiglieri, garantendo l’esercizio effettivo delle loro funzioni e curando l’osservanza e la corretta interpretazione del Regolamento, nonché di promuove la programmazione delle attività del Consiglio e delle sue varie articolazioni, al fine di garantirne la regolarità e la democratica partecipazione.

L’atteggiamento, a dir poco, dispotico e totalitarista di questa amministrazione comunale di maggioranza, capeggiata dal Sindaco Romeo, è, da tempo, evidente agli occhi di tutti.

Un sindaco che, arroccato tra le mura della Casa Comunale, non fa altro che disporre e statuire, quasi sempre in modo molto discutibile, disinteressandosi degli interessi generali della collettività, e, soprattutto, dilettandosi a respingere ed emarginare chi non lo ha affiancato durante la sua campagna elettorale o chi pensa non lo abbia semplicemente votato.

Questo atteggiamento è stato, sino ad ora, assunto inesorabilmente anche nei nostri confronti che, con una semplice operazione addizionale, possiamo dire, con fermezza e senza timore di smentita, di essere stati eletti, liberamente, dalla maggioranza dei cittadini di Taurianova, per poi subire, al ballottaggio, l’ennesimo gioco di ribaltamento dei voti.

Ma il sindaco ha sempre trascurato questa larga fetta di cittadini taurianovesi che, con il proprio LIBERO voto, ci hanno conferito il mandato a rappresentarli, hanno riposto in noi la loro fiducia, ignari delle gravi difficoltà che avremmo dovuto affrontare per assolvere a tale mandato e soprattutto, inconsapevoli che l’organo amministrativo della loro città si sarebbe tramutato, da lì a poco, in un inclemente governo “oligarchico”.

Tale difficoltà si evince già dal numero esiguo dei Consigli Comunali celebrati a far data dall’insediamento (solo 4 sedute), un modus operandi che evidenzia la categorica esclusione di quella supremazia, indiscutibile, che la legge attribuisce al Consiglio Comunale e che ci costringe, di volta in volta, a valutare le numerosissime proposte di deliberazioni in brevissimo tempo, con il rischio di avere una scarsa cognizione (ciò a vantaggio degli amministratori ma a discapito dell’interesse della città) di quanto è portato a conoscenza del Consiglio Comunale nonché una limitatissima possibilità di esercitare l’attività propositiva, di ispezione e di controllo da parte di ogni Consigliere.

Del resto, noi Consiglieri Comunali abbiamo già, numerosissime volte, rappresentato la scarsa considerazione e la limitata possibilità di esplicare al meglio i nostri poteri ispettivi e di controllo, proprio per quella sorta di ostruzionismo espletato dai componenti la Giunta Comunale e da alcuni dipendenti che, più che mettersi al servizio della collettività, sembrano rivestire il ruolo di “gendarmi” posti a difesa, ad ogni costo, degli atti e dei provvedimenti emessi dall’Ente Locale e a volte, come spesso accade, anche di quelli omessi.

Abbiamo più volte richiesto l’istituzione delle commissioni consiliari (dichiarandoci assolutamente pronti a rinunciare ai gettoni di presenza per le stesse previste al fine di non incidere sulle casse comunali), ritenendo che le stesse Commissioni, previste nel nostro regolamento, rappresentino la piena applicazione della trasparenza burocratica ed il più efficace metodo di partecipazione propositiva all’attività amministrativa, da parte di tutti i consiglieri comunali, nella loro qualità di rappresentanti dell’intera comunità taurianovese. Ma, ovviamente, non siamo stati accontentati.

E ben vero che lo Statuto non prevede più tali Commissioni ma sarebbe stata semplice, nell’interesse dei principi di buona amministrazione, una modifica dello stesso in tal senso, con decisione unanime dei consiglieri!

Stesso epilogo, con enormi effetti negativi, per la richiesta di riunione del Consiglio Comunale aperto per la discussione su un tema preminente quale quello della Sanità Taurianovese, seduta che, a dire del Sindaco, avrebbe dovuto svolgersi entro il mese di Dicembre del 2011. Il sindaco è rimasto altrettanto sordo alla richiesta, formulata da un noto quotidiano on line, di una seduta dedicata al problema della criminalità, considerato l’accentuarsi di fatti delittuosi, per discutere su come combatterla, ripugnarla e respingerla.

Identico atteggiamento selettivo assunto per l’Assemblea dei Sindaci, tenutasi, a seguito degli atti intimidatori al Capo dell’Amministrazione all’interno della nostra Aula Consiliare, assemblea alla quale hanno partecipato numerosissimi personaggi, tutti regolarmente invitati dal nostro sindaco, ad esclusione dei consiglieri comunali di opposizione: noi abbiamo appreso del celebrarsi dell’evento solo attraverso i vari comunicati stampa.

Le stesse sedute di Consiglio Comunale rappresentano, in modo palmare, le enormi difficoltà che di volta in volta siamo costretti ad affrontare, quando gli attacchi nei nostri confronti superano la soglia della sopportabilità, quando gli oltraggi rientrano, nostro malgrado, in quella normalità tipica dell’organo esecutivo, quando le prese di posizione rasentano il regime dispotico e dittatoriale. Sedute che possono paragonarsi ad uno scontro tra leoni e iene, i primi, ai quali ci identifichiamo, sicuramente più poderosi e leali ma privi di quella forza numerica necessaria per impedire lo sfascio del loro territorio.

Pensavamo che tale lesione dei principi di democrazia fosse da rinvenirsi all’atteggiamento autoritario del Sindaco, ma ci sbagliavamo: è proprio vero che “chi cammina con lo zoppo impara a zoppicare”.

Lei Presidente, colui il quale dovrebbe garantire l’imparzialità ed il reale ed effettivo esercizio dei nostri mandati elettorali, ha dimostrato proprio con le sue due ultime convocazioni a Sua firma, il pieno ed assoluto disprezzo verso i più alti principi di sovranità popolare.

Dapprima la convocazione alla conferenza dei capigruppo, fissata per il giorno 23/4/2012 durante la quale avremmo dovuto, secondo il nostro regolamento, effettuare, di concerto, tutti quegli atti propedeutici, tra i quali la predisposizione del calendario e la indicazione dei punti da inserire all’ordine del giorno, alla seduta di Consiglio Comunale.

Dopo pochi giorni, e prima della predetta riunione, ci siamo visti recapitare la convocazione alla seduta di Consiglio Comunale, nella quale Lei ci ha indicato specificatamente la data di prima convocazione (omettendo di indicare la data della seconda convocazione ma ciò per ovvi motivi: voi avete i numeri) ed i punti, ben 12, all’ordine del giorno.

Senza perderci in commenti, che potrebbero essere a Lei sgraditi, evidenziamo l’ennesimo e deplorevole attacco alla democrazia e, soprattutto, l’ennesimo oltraggio alla Supremazia popolare commesso questa volta da Sua Signoria.

A questo punto resta da chiederci: cosa veniamo a fare alla conferenza dei capigruppo?

Non riuscendo a trovare una motivazione valida che ci spinga ad intervenire alla predetta riunione, dichiariamo, sin d’ora, di assentarci in segno di protesta, chiedendo che la presente lettera venga allegata al verbale della seduta.

Le chiediamo, altresì, di provvedere, con i poteri di garanzia che la legge Le attribuisce, all’annullamento della convocazione già fissata della seduta di Consiglio Comunale, dimostrando con ciò il pieno rispetto di quei TANTI cittadini che noi consiglieri comunali di minoranza rappresentiamo in Consiglio Comunale, e, soprattutto, l’ossequio dei canoni e degli inviolabili principi di democrazia, fino ad oggi inesorabilmente profanati dall’intera Amministrazione di maggioranza.

Un’ultima osservazione, Signor Presidente, la vogliamo fare per rammentare a Lei, ma anche a chi le ordina o suggerisce di vessare i più elementari principi di democrazia e di rispetto delle minoranze, che la figura del Podestà è stata abolita, con il versamento di fiumi di sangue, da quasi settant’anni.

Noi, questo è sicuro, saremo in trincea in difesa dei più alti valori e principi di democrazia, conquistati dai nostri avi con il sangue e solennemente celebrati con la prossima festa della Liberazione del 25 Aprile.

Con ossequi.

Taurianova, 23/4/2012

I Consiglieri Comunali

Avv. Loredana Pileggi (Capogruppo PDL)

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Avv. Francesco Leva (Capogruppo Taurianova Ricomincia)

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Dott. Giuseppe Rigoli (capogruppo Forza Taurianova)

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Sig. Francesco Sposato (Capogruppo Alleanza di Centro)

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Dott. Salvatore Zucco (Capogruppo Democrazia Cristiana)

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Dott. Salvatore Fazzalari (Capogruppo Crescere Insieme)

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