Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

Torna su

Torna su

 
 

Polistena, il comune metterà a contratto tutti i lavoratori LSU-LPU L'amministrazione Tripodi, "nonostante il pasticcio del Governo Renzi", manterrà l'impegno di assumere tutti i LSU-LPU entro la fine dell'anno

Polistena, il comune metterà a contratto tutti i lavoratori LSU-LPU L'amministrazione Tripodi, "nonostante il pasticcio del Governo Renzi", manterrà l'impegno di assumere tutti i LSU-LPU entro la fine dell'anno
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

L’Amministrazione Comunale di Polistena procederà entro il 30 dicembre p.v. alla contrattualizzazione di tutti n. 45 lavoratori LSU-LPU a tempo determinato a 26 ore settimanali per la durata di 12 mesi.
Dopo la riunione con il Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, svoltasi stamane a Lamezia Terme, è stata fatta chiarezza sulla possibilità di avviare il percorso di contrattualizzazione per tutti i lavoratori LSU-LPU calabresi che da vent’anni lavorano senza nessun contratto e nessun contributo versato.
Abbiamo sempre lottato e ci siamo battuti in ogni sede per poter dare agli LSU-LPU condizioni di lavoro parimenti dignitose come hanno tutti gli altri lavoratori pubblici alle dipendenze dei comuni.
Sarebbe stato ingiusto ed indegno assistere a procedure di contrattualizzazione parziali che non avrebbero avuto altro scopo, se non quello di dividere i lavoratori e creare una guerra tra poveri inutile e dannosa in un territorio dove già la disperazione sociale dilaga.
Già dopo la pubblicazione del primo decreto del Ministero del Lavoro, avevamo denunciato l’inadeguatezza delle indicazioni e delle risorse per coprire il fabbisogno di tutti i comuni e degli enti della regione. Difatti le risorse rese disponibili dal Governo, pari a 50 milioni di Euro, non sarebbero state sufficienti a dare una prospettiva organica di contrattualizzazione ai 5.000 lavoratori LSU-LPU calabresi che, nella migliore delle ipotesi avrebbero potuto lavorare per un periodo massimo di 6 mesi nei rispettivi comuni senza alcuna nuova e rosea prospettiva, se non quella di ritornare nel bacino alla fine del contratto.
Da qui la confusione. Elenchi intermittenti, circolari, comunicazioni mai pervenute, note primigenie sul territorio, pronunciati senza alcun criterio e frettolosamente, che hanno reso necessario un intervento dal basso di più soggetti tra cui organizzazioni sindacali, sindaci, parlamentari ed esponenti del governo stesso, e sintetizzato dalla Regione Calabria teso a riparare, con l’ulteriore immissione di fondi regionali per 38 milioni di Euro, la situazione imbarazzante nella quale tutti gli enti, nessuno escluso, si sarebbero trovati presto o tardi.
Un’unione di intenti positiva, in discontinuità col passato, certificata da un cambiamento nell’indirizzo politico regionale a guida del Presidente Oliverio e del centrosinistra che lascia ben sperare per il futuro.
L’Amministrazione Comunale di Polistena per dare un senso alla contrattualizzazione aveva già riformulato la dotazione organica con deliberazione n. 189/2014, stabilendo che n. 19 posti vacanti a 24h settimanali fossero da destinare, dopo la contrattualizzazione, alla futura stabilizzazione di altrettanti lavoratori LSU-LPU. Perchè la prospettiva finale a cui giungere, da non perdere di vista, è la stabilizzazione, a cui i lavoratori possono aspirare solo dopo tre anni di contratto negli enti.
Infatti, per poter realizzare tale condizione al momento occorrono:
1. la deroga, oltre che per l’anno 2015 anche per il 2016 e 2017, alle disposizioni di legge che regolano le assunzioni a termine limitandole ad un tetto massimo del 20% sugli assunti a contratto a tempo indeterminato ;
2. la deroga, oltre che per il 2015 anche per il 2016 e 2017, alle disposizioni che obbligano enti locali ad assumere nella misura del 60% delle cessazioni 2009;
3. la deroga, oltre che per il 2015, alle disposizioni che impongono agli enti locali la diminuzione della spesa per il personale rispetto all’anno precedente;
4. la deroga (la più importante) alla disposizione che fissa al 31 dicembre 2016 la scadenza, ai fini della stabilizzazione, del requisito del possesso di un contratto a tempo determinato di almeno tre anni.
Pertanto la lotta non si ferma. Chiediamo al Governo Renzi, in debito con la Calabria e con i lavoratori, di farsi quanto meno carico di tale richieste al fine di poter mettere da subito in condizione i Comuni ad avviare la graduale stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU ed al contempo, di scongiurare l’esasperazione sociale e i disservizi negli enti locali, che diversamente sarebbero inevitabili.