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Polistena, domenica ultimo appuntamento per la rassegna “Teatro Famiglie”

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Con “Pinocchio cadetto imperfetto” si conclude la rassegna del Progetto di residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del bello perduto”

Polistena, domenica ultimo appuntamento per la rassegna “Teatro Famiglie”

Con “Pinocchio cadetto imperfetto” si conclude la rassegna del Progetto di residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del bello perduto”

 

 

Domenica, alle ore 17,30, presso l’Auditorium comunale di Polistena, con “Pinocchio cadetto imperfetto” si conclude la rassegna “Teatro Famiglie” del Progetto di Residenza etica teatrale della Piana “Alla ricerca del Bello perduto”, ideato e interamente gestito dalla Compagnia Dracma, diretta da Andrea Naso.
Lo spettacolo,– testo e regia di Renzo Pagliaroto, con Paolo Cutuli, Daniela D’Agostino e Tino Calabrò – prodotto da “Dracma” Centro Sperimentale d’Arti Sceniche, per piccoli spettatori di età consigliata dai 6 ai 13 anni, ha come protagonista Pinocchio, uno dei monelli più famosi della letteratura per l’infanzia; il Pinocchio de “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi che, divenuto ormai un bambino in carne e ossa, abbandona i cattivi propositi e le cattive compagnie e inizia un percorso di impegno, sia nel comportamento che a scuola, per dimostrare riconoscenza al padre Geppetto e alla fata Turchina.
Quest’ultima però, per ricordargli chi era e quale è la sua storia, e come monito a non mentire mai più, gli ha lasciato il naso di legno in un corpo da bambino.
Il nuovo Pinocchio è, pertanto, posto di fronte alla difficoltà di far accettare la sua diversità fisica e di confrontarsi con certe dinamiche relazionali tipiche della sua età, in cui anche i buoni propositi e gli sforzi per ottenere dei voti positivi in pagella possono diventare oggetto di derisione da parte dei compagni.
A Pinocchio si presenta un’occasione di riscatto apparentemente perfetta: un affascinante sconosciuto, il Capitano Bulleone, comandante dell’esercito dei bulli della fantomatica città di Bullolandia, gli propone, attraverso un duro allenamento, di diventare un bullo del suo esercito, così che possa finalmente farsi rispettare e temere da tutti. Ma, con l’aiuto della cara amica Alice e della Fata Turchina, Pinocchio capisce che scegliere la via del bullismo sarà un errore che lo porterà alla solitudine e che l’ingannevole Bullolandia altro non è che un mondo instabile e fasullo, tenuto in piedi soltanto dalla finta e fragile impalcatura psicologica e morale del ridicolo Capitan Bulleone.
Il testo intende sensibilizzare il pubblico su un fenomeno ormai diffuso, che sta raggiungendo livelli assai alti di pericolosità sociale. Nella piecè di Pagliaroto, la tematica del Bullismo viene affrontata in modo ironico, cercando di ridicolizzare la figura del bullo. Inoltre, attraverso la tecnica del Teatro Interattivo, i piccoli spettatori saranno chiamati a partecipare come “attori protagonisti” all’evolversi della storia. Tutto ciò con l’obiettivo di suscitare nei ragazzi una riflessione su argomenti che vivono e conoscono e con l’intento di recuperare il valore del Teatro come strumento di comunicazione alternativa, altamente educativo.