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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Pizzo Calabro, 5stelle: “Illegittima riscossione tributi” "Segnaleremo alla Prefettura"

Pizzo Calabro, 5stelle: “Illegittima riscossione tributi” "Segnaleremo alla Prefettura"
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« È illegittima e scellerata la scelta della Commissione straordinaria di liquidazione
del Comune di Pizzo Calabro (Vv), dopo analoga delibera del Consiglio comunale, di
affidare ad Agenzia Entrate Riscossioni, ex Equitalia, il servizio di riscossione
coattiva dell’entrate tributarie e patrimoniali. Tra le seconde rientrano i canoni
per acqua e fognatura » . Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Dalila Nesci
e Paolo Parentela, insieme alla consigliera comunale 5stelle di Pizzo Calabro, Carmen
Manduca, e al giurista Giuseppe D’Ippolito, referente del Punto M5s Sos Antiequitalia
Calabria. «I canoni del servizio idrico – precisa D’Ippolito – non costituiscono
tributi ma corrispettivi contrattuali che non possono essere iscritti a ruolo e quindi
affidati a concessionario. Il principio, già affermato dalla Corte costituzionale
con sentenza numero 335 del 2008, è stato costantemente ribadito dalla giurisprudenza
di legittimità e di merito » . « È facile prevedere – prosegue il giurista
e docente universitario – che si apriranno, quindi, una marea di contenziosi »
. «Segnaleremo alla Prefettura – sottolineano i 5stelle – tale illegittima scelta
e forniremo assistenza gratuita ai cittadini». «Gli amministratori di Pizzo Calabro
– incalzano D’Ippolito e Manduca – approvino piuttosto modalità di rottamazione
dei tributi locali, secondo le possibilità offerte dalla legge di bilancio, in dirittura
d’arrivo». «Peraltro – concludono Nesci e Parentela – le tariffe del servizio
idrico sono assolutamente illegittime, poiché formate sulla scorta delle tariffe
altrettanto illegittime richieste da Sorical, secondo quanto più volte affermato
e ribadito dalla Corte dei conti e dalla stessa Corte costituzionale. Bene farebbe
la giunta comunale di Pizzo, guidata da Gianluca Callipo, sindaco che è anche a
capo dell’Anci calabrese, a contestare in giudizio le tariffe di Sorical, così
rendendo giustizia alla comunità locale».