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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Passi importanti nella ricerca contro l’Aids

Passi importanti nella ricerca contro l’Aids

Due australiani con Hiv e malati di cancro hanno ricevuto il trapianto del midollo spinale

Passi importanti nella ricerca contro l’Aids

Due australiani con Hiv e malati di cancro hanno ricevuto il trapianto del midollo spinale

 

Due australiani con Hiv e malati di cancro hanno ricevuto il trapianto del midollo
spinale, che non solo li ha liberati dal cancro, ma ha anche sradicato il virus dell’Aids
dall’organismo. L’annuncio, ad un simposio a Sydney, ha preceduto di poche ore l’apertura
a Melbourne della Conferenza Internazionale sull’Aids di 12 mila delegati di 200
paesi, funestata dalla morte di sei delegati che erano a bordo del volo MH17 abbattuto
in Ucraina. I due pazienti di Sydney sono stati trattati nell’ospedale St Vincent’s
e sono diventati la seconda e terza persona al mondo ad essersi liberati dell’Hiv,
dopo un americano trattato con successo a Berlino nel 2007-08. Il primo australiano
soffriva di linfoma di Hodgkin e ha ricevuto il trapianto del midollo nel 2010 da
un donatore che aveva due copie possibili di un gene che dà protezione contro l’Hiv. Il
secondo ha ricevuto un normale midollo per trattare una leucemia mieloide acuta nel
2011, e si è anche liberato del virus, pur non avendo alcuna immunità genetica
conosciuta. Entrambi rimangono in terapia retrovirale come misura di cautela. I
ricercatori, guidati dal direttore dell’Unità di ematologia e di trapianti di midollo
spinale e del St Vincent’s, Sam Milliken, ritengono che i trapianti di cellule staminali
avranno un ruolo crescente nel trattamento dell’Hiv. “È importante avvertire che
in questa fase, questa forma di trattamento è troppo pericolosa per trattare pazienti
di solo Hiv, ma vi è un potenziale per usare i trapianti con modalità efficace
contro l’Hiv nel futuro”, ha detto Milliken al simposio di Sydney. Sembra un miracolo,
rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti [1]”. La notizia
è davvero importante se si pensa che questo potrebbe essere il primo atto efficace
in grado di inibire la diffusione dell’HIV. Infatti, ci auguriamo che questo possa
costituire un’efficace misura preventiva contro l’insorgenza dell’HIV, che contrastando
lo sviluppo del virus, impedisce sul nascere l’infezione andando ad intaccare ab
origine la struttura del virus.