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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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Ospedale Locri, direzione impone silenzio a dipendenti Il commento di Federica Dieni (M5s): "La nuova direttiva emanata è di una gravità inaudita"

Ospedale Locri, direzione impone silenzio a dipendenti Il commento di Federica Dieni (M5s): "La nuova direttiva emanata è di una gravità inaudita"
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«La nuova direttiva emanata dalla direzione sanitaria dell’ospedale di Locri è di una gravità inaudita e contribuirà a marginalizzare ulteriormente l’intero presidio e i suoi utenti». È quanto dichiara la deputata del M5S Federica Dieni.

«Come riporta la stampa locale – prosegue la parlamentare –, la direzione sanitaria dell’ospedale ha invitato il personale in servizio a “non divulgare notizie se non regolarmente autorizzato”, dato che “si verifica spesso che soggetti non autorizzati, siano essi amministratori locali e/o giornalisti, accedano a questo presidio ospedaliero senza che vi sia una preventiva autorizzazione da parte degli organi preposti”. Francamente, crediamo che i vertici dell’ospedale avrebbero ben altro di cui occuparsi, dal momento che l’intera struttura sta vivendo una emergenza senza precedenti e non riesce a garantire i servizi obbligatori ed essenziali a una larghissima fetta del territorio jonico reggino».

«Inoltre – aggiunge Dieni –, è forse il caso di ricordare al management che se oggi la crisi dell’ospedale di Locri è diventata un caso nazionale è soprattutto per merito dei giornalisti e di quei rappresentanti istituzionali che hanno sollevato il problema nelle sedi opportune, nel mio caso con una specifica interrogazione parlamentare nata in seguito a una scrupolosa ispezione in tutti i reparti del presidio».

«Imporre il silenzio ai dipendenti dell’ospedale – conclude la parlamentare 5 stelle – avrà come principale effetto quello di non far conoscere all’esterno la drammatica situazione in cui versa una struttura che, a causa di un organico ridotto all’osso, non assicura il diritto alla salute costituzionalmente garantito. La via per risolvere i problemi è la denuncia pubblica: in sua assenza, lo spoke di Locri continuerà a rimanere in un limbo senza via d’uscita».