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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Oppido Mamertina ha ricordato il poeta Geppo Tedeschi

Attraverso un convegno organizzato dall’Associazione culturale “Geppo Tedeschi”, con la partecipazione dell’associazione “Aspromar”

di CATERINA SORBARA

Oppido Mamertina ha ricordato il poeta Geppo Tedeschi

Attraverso un convegno organizzato dall’Associazione culturale “Geppo Tedeschi”, con la partecipazione dell’associazione “Aspromar”

 

di Caterina Sorbara

 

 

Sabato 28 dicembre, presso l’Auditorium del Seminario Vescovile di Oppido Mamertina, si è svolto un Convegno di Studi sul poeta futurista Geppo Tedeschi detto anche l’usignolo d’Aspromonte (1907-1993), a vent’anni dalla sua scomparsa.
Il convegno, fortemente voluto e organizzato dall’Associazione Culturale “Geppo Tedeschi”, con la partecipazione dell’Associazione “Aspromar”, con lo scopo di commemorare la figura dell’illustre poeta futurista.
E’ doveroso ricordare che, Geppo Tedeschi fu tra i più giovani aderenti di Filippo Tommaso Marinetti, nonché estensore di un “Manifesto Futurista sulla Poesia Sottomarina”.
Marinetti lo presentò, nel 1941, come “massimo scrittore calabrese con al suo attivo volumi giudicati geniali”.
Ad introdurre i lavori è stata la poetessa Maria Frisina, Presidente dell’Associazione Culturale”Geppo Tedeschi”. A seguire si sono susseguiti i saluti di Bruno Barillaro, Sindaco di Oppido Mamertina e di Domenico Giannetta, Assessore provinciale alle Attività Produttive, al Personale ed alle Politiche Sindacali.
La presidente Frisina ha affermato: “Ci auguriamo che il proficuo contributo analitico degli illustri relatori che, sotto diversi profili, sono intervenuti all’incontro sia il cenno iniziale che offre il destro ad un ampio resoconto scientifico su questo vivace, illustre e fantasioso figlio della Belle Époque”.
Natino Aloi, scrittore e già Sottosegretario alla Pubblica Istruzione, ha approfondito una contestualizzazione storica dell’opera futurista e dinamica del Tedeschi.
Antonio Roselli, giovane scrittore e studente universitario, nello sviscerare la materia incantata e fantasiosa nel Ruralismo aspromontano della poesia del Tedeschi ha asserito: “l’inclinazione futurista risulterà fino alla fine costante ed ineluttabile nel Tedeschi, sebbene egli stesso cambierà i termini poetici con un linguaggio modesto ma propenso a un’esuberanza di immagini, in cui si addenserà sempre più l’intenzionalità immaginativa ed espressiva dello scrittore tresilicese”.
Toccanti sono state le declamazioni di Mimì Frisina e di Nuccio Gambacorta Morizzi, mentre Susanna Paparatti, giornalista de “la Repubblica” e de “Il Mattino”, ha ricordato lo stretto rapporto di amicizia che intercorreva tra Geppo e suo padre, il giornalista Sandro Paparatti : “sulla scia dell’immaginifico lessico marinettiano, i due non sarebbero potuti essere così vicini se non avessero condiviso un comune sentire, quel saper vivere che ogni ‘galantuomo’ erigeva a massima di vita”.
Domenico Defelice, scrittore e direttore del mensile “Pomezia-Notizie” , nonché intimo e fedele amico del Tedeschi, ha affermato: “Tedeschi è poeta moderno eppure classico. In cima ai suoi pensieri vi è il mondo agricolo-pastorale , l’ambiente rurale e le sue fatiche, le sofferenze millenarie – le sole umane -, che suscitano in lui compassione”.
I lavori sono stati moderati da Vincenzo Barca, Coordinatore dell’assessorato alle Attività Produttive, al Personale ed alle Politiche Sindacali della Provincia di Reggio Calabria.
Interessanti sono state anche le testimonianze di amici e conoscenti del poeta.