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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Non si fermano all’alt dei carabinieri, arrestati due latitanti

Non si fermano all’alt dei carabinieri, arrestati due latitanti

Appartengono alla famiglia Bellocco, storica ‘ndrina di Rosarno

Non si fermano all’alt dei carabinieri, arrestati due latitanti

Appartengono alla famiglia Bellocco, storica ‘ndrina di Rosarno

 

 

(ANSA) – ROMA – La scorsa notte durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri del Gruppo di Ostia hanno arrestato due latitanti appartenenti alla famiglia Bellocco, una storica ‘ndrina di Rosarno (Rc), una tra le più potenti della ‘ndrangheta, da sempre attiva nel narcotraffico, nelle estorsioni e nel controllo delle attivita’ commerciali e imprenditoriali nella Piana di Gioia Tauro. Si tratta di due cugini pluripregiudicati, di 28 e 23 anni, sui quali pendevano, nonostante la giovane età, ben sei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria calabrese (due ordini di esecuzione per la carcerazione e quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere), per gravi delitti contro il patrimonio. La figura di primo piano della cosca Bellocco è lo zio paterno dei due latitanti arrestati, il settantacinquenne boss Umberto Bellocco, chiamato “assu mazzi” (asso di bastoni), attualmente detenuto al regime del 41 bis, ed in passato inserito nella lista dei 30 latitanti più pericolosi fu poi catturato dai carabinieri nel 1993. Il fatto è accaduto verso l’1.30, in via di Selva Nera, quando i carabinieri della Compagnia Roma Cassia, in particolare quelli della Stazione di Casalotti, impegnati in un servizio di prevenzione, hanno intimato l’alt ad un’auto con due giovani a bordo, i quali invece rallentare, hanno accelerato tentando di investire i militari. Ne è nato così un rocambolesco inseguimento durato alcuni minuti e terminato con la cattura dei due calabresi, rilevatisi successivamente – secondo gli investigatori – “pericolosi latitanti”. I due si trovano nel carcere di Rebibbia dove si trovano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.