Niscemi, ennesima protesta del No Muos contro le parabole Usa
redazione | Il 27, Gen 2014
Il prossimo 22 febbraio prima manifestazione popolare presso la prefettura di Caltanissetta
di ROBERTA STRANO
Niscemi, ennesima protesta del No Muos contro le parabole Usa
Il prossimo 22 febbraio prima manifestazione popolare presso la prefettura di Caltanissetta
Continuano inesorabili i lavori alla base militare della marina USA in contrada Ulmo, a Niscemi, per la posa della seconda delle tre parabole sui supporti in cemento armato.
E la protesta del movimento NoMuos, che si batte contro le onde elettromagnetiche emanate da esse, è stata immediata. Due attivisti, Giuliana Reale di Niscemi e Andrea Turco di Gela, venerdì scorso, si sono incatenati alla recinzione dell’ingresso principale del presidio militare della Us Navy, per ribadire il loro dissenso.
“Se lo scopo principale di questi provvedimenti è quello di scoraggiare la partecipazione al movimento, il movimento stesso risponde invece di non aver paura e di voler continuare il proprio percorso per ottenere un luogo dove vivere in salute. Il 22 febbraio saremo quindi di fronte la prefettura di Caltanissetta per contestare i provvedimenti che ci vedono coinvolti e attribuirgli il peso che meritano: carta straccia che non riesce a perseguire il suo fine intimidatorio” spiegano gli attivisti dei comitati No Muos.
Un’altra manifestazione popolare è prevista l’ 1 Marzo, con lo scopo di contrastare materialmente i piani geopolitici militari di USA e NATO.
“Il prossimo 1 Marzo, la manifestazione si dirigerà ancora una volta verso la base, le sue reti e le sue antenne.
Con questa prospettiva, con lo spirito che ha sempre animato la nostra lotta e con le pratiche che di volta in volta abbiamo scelto per opporci al MUOS riteniamo sia giunto il momento per tornare nuovamente alla base di contrada Ulmo.
Sabato 1 Marzo ci muoveremo ancora una volta tutti e tutte verso la base attraverso cui governi e militari credono di poter raggiungere i propri fini di guerra e controllo passando sulle nostre vite.
Determinati come abbiamo imparato ad essere torneremo in contrada per riprenderci una possibilità di vita in un ambiente salubre e non piegato ad interessi bellici” concludono.
Fortunatamente, tutto si è svolto senza incidenti, grazie all’intervento della polizia e dei carabinieri.