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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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Intimidazione al resort di Pippo Callipo e lettere minatorie a Falcomatà Ignoti hanno sparato undici volte, durante la notte, al cancello della struttura, in provincia di Vibo Valentia di proprietà del patron della squadra di volley. Solidarietà dal mondo politico

Intimidazione al resort di Pippo Callipo e lettere minatorie a Falcomatà Ignoti hanno sparato undici volte, durante la notte, al cancello della struttura, in provincia di Vibo Valentia di proprietà del patron della squadra di volley. Solidarietà dal mondo politico
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MAIERATO (VV) – Grave intimidazione contro l’imprenditore Pippo Callipo, presidente provinciale di Confindustria e patron della Volley Tonno Callipo di Vibo Valentia.

Ignoti, la scorsa notte, hanno esploso undici colpi di pistola all’indirizzo del cancello d’ingresso del “Popilia country resort”, imponente struttura turistica con annesso centro benessere di proprietà del gruppo imprenditoriale.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Maierato, competente per territorio, che hanno repertato i bossoli ed eseguito i rilievi. Ascoltato anche lo stesso imprenditore.

Il Popilia Country Resort del Gruppo Callipo è una raffinata ed elegante struttura a quattro stelle, nata nel 2008.  La struttura è così denominata in quanto per raggiungerla si percorre la storica Annia Popilia, importante strada romana che, nei tempi antichi, congiungeva Roma con l’estrema punta della penisola italica.

Il Resort sorge su una caratteristica area collinare  immersa tra gli ulivi secolari in una distesa naturale di 140 ettari e domina da un lato il suggestivo Golfo di Sant’Eufemia e dall’altro l’incantevole lago dell’Angitola.

Anche l’attuale Sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà nel mirino della criminalità organizzata? È quanto emergerebbe da un provvedimento con cui il Ministero della Giustizia ha confermato il carcere duro per un noto boss, da oltre dieci anni dietro le sbarre. A riportare l’indiscrezione è la giornalista Alessia Candito, in un articolo pubblicato oggi sul sito online del Corriere della Calabria.

Falcomatà – riporta la giornalista – sarebbe stato minacciato più volte. “Al suo indirizzo di casa, come a palazzo San Giorgio, ha ricevuto diverse lettere minatorie, ma ha scelto di non renderlo noto”.
Ma il clan a cui appartiene – spiega il ministero – è ancora pienamente in attività e in grado di colpire e fare male. E «per completezza di informazione» – segnalano da via Arenula – opera in una città in cui le ‘ndrine non hanno esitato a prendere di mira fin dai primi mesi della sua amministrazione il massimo rappresentante delle istituzioni locali.
La prima lettera di minacce, Falcomatà l’avrebbe ricevuta a pochi mesi dall’elezione. “Porta la data del 16 dicembre e da allora, per il sindaco e la sua famiglia, è stata predisposta una «vigilanza generica»”. “Il 17 aprile 2015 a palazzo San Giorgio arrivano due lettere. Sono indirizzate al presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino e all’assessore all’ambiente Antonino Zimbalatti, ma non sono loro i reali destinatari. Quelle lettere – si legge nel provvedimento del ministero – «contengono esplicite minacce nei confronti dell’attuale sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, e dei componenti della sua famiglia». Motivo? «Le future procedure di assunzione dei dipendenti della Multiservizi, l’azienda ex partecipata del Comune posta in liquidazione per interdittiva prefettizia»”.
Fin qui, dunque, i fatti riportati dal Corriere della Calabria, rispetto ai quali, lascia intendere l’articolo, sarebbero tuttora in corso accertamenti per risalire all’esatta natura, oltre che all’oscuro o oscuri mittenti.

NICOLA IRTO
“Ho sentito telefonicamente, come faccio ogni giorno, Giuseppe Falcomatà. È il sindaco
di Reggio Calabria ed è un mio amico. Gli ho espresso la mia vicinanza e la solidarietà
del Consiglio regionale, che rappresento, dopo aver letto delle lettere minatorie
che ha ricevuto. Queste vili intimidazioni non fermeranno l’impegno per cambiare
la Città e la Regione”. È quanto afferma il presidente del Consiglio regionale della
Calabria, Nicola Irto. Il rappresentante di palazzo Campanella interviene inoltre
sui colpi di pistola che hanno danneggiato un resort di proprietà del presidente
di Confindustria Vibo Valentia Pippo Callipo: “Questo grave atto intimidatorio è
l’ennesima dimostrazione di quanto le forze criminali tentino di sopprimere le libertà
democratiche ed economiche di cittadini, amministratori pubblici e imprenditori.
Sono vicino al commendator Callipo e alle donne e agli uomini che lavorano per il
suo gruppo imprenditoriale. Anche a nome del Consiglio regionale, rivolgo l’invito
ad andare avanti, nella consapevolezza che le istituzioni sono chiamate a non lasciare
solo Callipo nelle battaglie che quest’ultimo ha intrapreso a tutela dei principi
di legalità e trasparenza”.

ARTURO BOVA, PRESIDENTE COMMISSIONE ANTIMAFIA CALABRIA
Queste le prime impressioni del presidente della commissione speciale Antindrangheta Arturo Bova, recatosi nelle scorse ore a Vibo per testimoniare la sua solidarietà e vicinanza nei confronti di un operatore economico illuminato come Callipo peraltro già presidente di Confindustria e candidato alla carica di presidente della Regione. Episodi diversi, quelli che hanno coinvolto il Cavaliere del Lavoro Callipo e il primo cittadino di Reggio Falcomatà, ma ugualmente gravi, e a giudizio dell’on. Bova accomunati da una stessa allarmante matrice. .

ERNESTO MAGORNO, SEGRETARIO PD CALABRIA

“Ancora imprenditori e amministratori, espressione della Calabria sana e
onesta, presi di mira da atti intimidatori”. Il segretario regionale del Pd
Calabria, on. Ernesto Magorno, esprime la propria vicinanza a Pippo
Callipo, già presidente di Confindustria, patron della Volley Tonno Callipo
e proprietario del Popilia Country Resort che questa notte è stato
raggiunto da alcuni colpi di pistola, e al sindaco di Reggio Calabria,
Giuseppe Falcomatà, che ha ricevuto delle lettere minatorie. “L’elenco dei
tentativi di colpire quanti sono con coraggio impegnati nel percorso del
cambiamento, nel rispetto delle regole, della legalità e della trasparenza
si allunga ogni giorno in maniera drammatica – afferma ancora Magorno -. Le
istituzioni devono manifestare la propria presenza in maniera concreta per
sostenere quanti, come Callipo e Falcomatà, sono impegnati in prima fila
per rispondere alle istanze delle proprie comunità senza compromessi con
quella criminalità organizzata che cerca di condizionarli in maniera
pensante. E’ il momento della vicinanza e dell’impegno civile”.

SEBI ROMEO
Le minacce a Giuseppe Falcomatà non fermeranno la Sua azione di cambiamento.
Il sindaco di Reggio Calabria sapeva da tempo di essere destinatario di attenzioni mafiose e violente ed ha preferito continuare il lavoro certosino e costante, nell’esclusivo interesse dei reggini. Il suo stile e la sua discrezione facciano riflettere.
Sono convinto che le forze dell’ordine e la magistratura faranno chiarezza.
In questi mesi la città, colpita da una nuova ondata di recrudescenza mafiosa, ha trovato in Giuseppe un riferimento credibile ed autorevole.
Il Partito Democratico e l’intera città sono al suo fianco nel difficile, quanto irreversibile, percorso di liberazione dalla ‘ndrangheta.”

Sebi Romeo, capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale

FRANCESCO D’AGOSTINO

L’atto intimidatorio ai danni dell’imprenditore Pippo Callipo è l’ennesimo fatto grave che la Calabria è costretta a registrare in questi ultimi mesi caratterizzati da una escalation criminale che non sembra avere fine. Un altro segnale preoccupante, che ribadisce, se mai ce ne fosse stato bisogno, che sulla sicurezza e sulla legalità l’attenzione deve rimanere alta da parte di tutti”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D’Agostino che ha espresso “solidarietà e vicinanza all’imprenditore e presidente di Confindustria – Vibo Valentia Pippo Callipo per la vile intimidazione subita”. “Gli otto colpi di pistola esplosi contro la struttura “Popilia Country Resort” – aggiunte D’Agostino – sono un messaggio che non deve lasciare indifferente nessuno. Perché la legalità e la sicurezza sono requisiti imprescindibili per la crescita economica, sociale e culturale della nostra terra. Come più volte sottolineato, io prima di essere un politico sono un imprenditore, e so bene quali e quanti sacrifici sono necessari per fare impresa in Calabria. Ecco perché penso – sempre il Vicepresidente del Consiglio – che quanto accaduto a Callipo la scorsa notte sia ancor più grave. Il lungo impegno del Cavaliere Callipo nei campi dell’industria, dello sport e della legalità disegna i contorni di una personalità che lavora per affermare il lato migliore della Calabria. L’augurio è che al più presto le forze dell’ordine facciano luce sulla vicenda, restituendo serenità a Pippo Callipo e alla sua famiglia”.

DORINA BIANCHI

”Esprimo il mio profondo sdegno per l’atto intimidatorio verso Pippo Callipo,
tra i più attivi e convinti imprenditori del Sud, esempio orgoglioso e fiero di
una Calabria che lavora e non si piega davanti alle difficoltà. A lui va tutta
la mia vicinanza”. Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni
Culturali e del Turismo.

E conclude: “Sono certa che Pippo Callipo non si lascerà scalfire da questo
episodio che offende e mina una delle aziende più produttive della nostra terra
e che impiega centinaia di persone. Prendere di mira un resort in un luogo tra i
più belli della Calabria, soprattutto alle porte della stagione turistica, non è
solo un attacco all’imprenditore Callipo ma rischia di danneggiare l’immagine
della nostra regione agli occhi dei turisti. Confidiamo nel lavoro delle forze
dell’ordine affinchè facciano piena luce su quanto accaduto”.

JOLE SANTELLI, FORZA ITALIA

“L’intimidazione ai danni dell’imprenditore Pippo Callipo è l’ennesima dimostrazione
che qualcuno in Calabria crede di poter condizionare con gesti vili, che rappresentano
l’anti-Calabria, il percorso di legalità e l’impegno per la nostra terra di quanti
combattono quotidianamente contro il sottosviluppo, contro l’incultura dell’impresa,
contro quelle condizioni che fanno della regione che abitiamo un esempio di ‘calimero’
italiano.Conosco Pippo, e so con certezza che risponderà a questo episodio con la
rabbia di chi non vuole piegarsi a queste logiche e con l’intelligenza di chi vuole
che esse vengano annichilite, raddoppiando il suo impegno nel campo della sua azione
politica e privata.Mi sento di sollecitare nuovamente, e lo farò ancora una volta
in Parlamento, lo Stato a far sentire la sua presenza in Calabria, al di lá dell’antimafia
di facciata, al di là dei toni trionfalistici con cui il Ministro dell’Interno ha
risposto alle mie interpellanze urgenti sulla non bastevolezza delle risorse della
DDA perché noi calabresi siamo più forti di chi violenta la nostra identità ma
le vittime non devono essere abbandonate a se stesse in una giungla in cui dimostrare
ogni giorno il proprio coraggio.”
On. Jole Santelli Coordinatore Regionale Forza Italia Calabria

Anthony Lo Bianco, coordinatore Fratelli di Italia

Purtroppo ancora una volta assistiamo all’ennesimo atto doloso nella nostra regione.
“Vorrei esprimere la mia vicinanza e quella del mio partito, verso l’imprenditore
e presidente della Confindustria di Vibo, Pippo Callipo per questo gesto criminale
ed intimidatorio verso la sua persona.
Il dispiacere per quanto accaduto non può che sviluppare la sofferenza per i gesti
prepotenti di una criminalità organizzata che tenta di distruggere la serenità
delle famiglie che operano nell’interesse dello sviluppo e dell’economia non
solo locale ma anche nazionale.

Davanti ad un contesto divenuto eccessivo, bisogna mettere in campo nuove misure
idonee ed incisive contro quei poteri criminali che stanno massacrando la speranza
per il futuro del nostro territorio.

Il nostro augurio, è che si faccia chiarezza sul caso, e la nostra unica speranza
è quella di poter evitare fatti incresciosi come questi, nella nostra Regione e
Nazione.”
Anthony Lo Bianco- coordinatore Fratelli di Italia

FLORA SCULCO

“Piena solidarietà ad uno degli imprenditori simbolo di una Calabria intelligente ed operosa che sa stare nei mercati nazionali ed internazionali a testa alta. Gli otto colpi di pistola indirizzati alla bella struttura ricettiva di Pippo Callipo vorrebbero intimidire un imprenditore coraggioso ma anche – sostiene la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco – la Calabria che, nonostante gli ostacoli della criminalità, vuole affermare nel rispetto della legalità le proprie ragioni. Su questo fronte, però, occorre che lo Stato sia più presente ad incominciare da un controllo capillare del territorio”.

VINCENZO PASQUA
“Non è tollerabile che, ancora una volta, la Calabria debba sopportare intimidazioni così offensive per la democrazia come i colpi di pistola rivolti contro il Popilia Country Resort dell’imprenditore Callipo. A Pippo Callipo – sostiene il consigliere regionale del Gruppo “Oliverio Presidente” Vincenzo Pasqua -, che è anche presidente della Confindustria di Vibo Valentia va la mia solidarietà e l’incoraggiamento ad andare avanti. Il mio auspico è che sul tema della criminalità, a maggiore ragione dopo questo gesto inqualificabile, in Calabria, oltre agli sforzi delle forze dell’ordine e della magistratura, vi sia una reazione forte, coesa e incondizionata della società civile”

GIUSEPPE MANGIALAVORI
“Chi ha preso di mira il Popilia Country Resort di Pippo Callipo, imprenditore di successo e da qualche tempo presidente della Confindustria di Vibo non ha messo in conto – afferma il consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori – che questa grave intimidazione non solo non farà desistere Pippo Callipo dal percorso di legalità che ha sempre caratterizzato la sua azione pubblica e privata, ma susciterà in Calabria e nel Paese l’effetto opposto a quello desiderato”.

SUL

La segreteria regionale del SUL Calabria ed Il Coordinamento Portuali SUL di Gioia Tauro esprimono la ferma condanna per il vile attentato subito dall’imprenditore Pippo Callipo. L’ennesimo ignobile gesto che si consuma a danno della Calabria onesta che lavora e che produce. Di quella Calabria che esporta le proprie eccellenze proprio grazie ad imprenditori capaci e intelligenti come Pippo Callipo. Un’azione vigliacca che cerca di tarpare le ali a chi cerca di fare il proprio dovere sempre nel rispetto delle regole. Auspichiamo che le forze del’ordine e la magistratura possano prontamente fare luce su tale atto criminoso per dare una risposta certa e decisa di legalità e tutela nei confronti di imprenditori onesti come Pippo Callipo sempre in prima linea, baluardi di onestà e integrità.

GIOVANNI NUCERA 

“Esprimo a nome del gruppo consiliare ‘La Sinistra’, che rappresento in Consiglio regionale – dichiara il consigliere regionale Giovanni Nucera – la più totale vicinanza e solidarietà al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – che ha ricevuto, sin dai primi mesi del suo mandato, diverse lettere minatorie – e a Filippo Callipo per l’atto intimidatorio ai danni di un suo resort”.

“La nostra non è una terra facile da amministrare e gli ultimi mesi sembrano essere i più difficili, segnati da continui attacchi alle nostre Istituzioni democratiche, a moltissimi sindaci, a giornalisti e ad imprenditori” – continua il Capogruppo de La Sinistra.

“Attacchi continui che vorrebbero instaurare una dittatura della paura attraverso cui sottomettere i valori di trasparenza, di legalità e del vivere civile e democratico. Oggi più che mai dobbiamo essere tenaci, avere fiducia nelle Istituzioni e non deviare di un solo passo per continuare il percorso di rinnovamento in atto” – rilancia Nucera.

Ad avviso dell’esponente politico: “Il Governo nazionale non può far finta di nulla di fronte al drammatico susseguirsi di questi atti criminali in ogni ambito del nostro vivere civile. Chiediamo risposte forti affinché venga ripristinato un sistema fondato sulla normalità che garantisca la sicurezza a tutti i cittadini e consenta a tutti gli amministratori – conclude Giovanni Nucera – di poter svolgere con serenità il proprio lavoro”.

DALILA NESCI (M5S)

“Sono vicina in concreto all’imprenditore vibonese Pippo Callipo, ancora una volta preso di mira». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci che, in merito alla grave intimidazione di cui è stato vittima l’imprenditore, ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’Interno e della Giustizia per chiedere «se non ritengano di intervenire con la massima urgenza per fare luce sull’inquietante episodio di cui è stato vittima Pippo Callipo» e, soprattutto, «quali misure ritengano necessarie per garantire l’incolumità all’imprenditore e ai suoi familiari».
«Dall’inizio dell’anno – continua la deputata 5 stelle – la Calabria soffre una pesante recrudescenza di atti intimidatori. Il governo deve reagire proteggendo il tessuto sano e produttivo della Calabria senza ritardi o ambiguità”.

ENZO BRUNO (PRESIDENTE PROVINCIA CATANZARO)

Il presidente della Provincia di Catanzaro,
Enzo Bruno, ha espresso, a nome proprio e dell’intero consiglio
provinciale, solidarietà all’imprenditore Pippo Callipo e al primo
cittadino di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, che ieri sono stati
oggetto di vili attivi intimidatori e minacce. “Atti distinti, colpi di
arma da fuoco esplosi contro il Popilia Country Resort del noto
imprenditore, già presidente di Confindustria, e lettere minatorie
inviate a un giovane sindaco, fra i più apprezzati in Italia, che hanno
una comune matrice: scoraggiare il percorso di rinnovamento e rilancio
della nostra splendida ma martoriata regione, che cercano di attuale con
legalità e trasparenza nei diversi fronti di competenza – ha detto il
presidente della Provincia di Catanzaro -. Si tratta, quindi,
dell’ennesimo tentativo di condizionamento su cui gli inquirenti e la
magistratura siamo certi riusciranno a fare luce, e che nel frattempo
inquieta e preoccupa le forze sane dei settori dell’imprenditoria, della
politica, del mondo delle professioni e del sociale, della cultura e del
volontariato, impegnati quotidianamente in prima fila per contrastare
l’arroganza del malaffare e della prepotenza criminale. Le istituzioni e
la società civile sono chiamate ancora una volta, e con ancora più
determinazione, a fare fronte comune per affiancare quanti come Callipo
e Falcomatà non si lasciano intimidire nell’attuazione di quelle
politiche di cambiamento che hanno come fine ultimo ed esclusivo il bene
comune”.

ANCE REGGIO CALABRIA

“Esprimiamo piena solidarietà al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, fatto oggetto di minacce attraverso alcune missive fatte recapitare nei mesi scorsi a Palazzo San Giorgio e presso la sua abitazione. Ancora una volta assistiamo preoccupati all’imperversare della strategia messa in atto dalle forze criminali”.
E’ quanto afferma Ance Reggio Calabria, in relazione alle recenti intimidazioni indirizzate al primo cittadino della città dello Stretto. “A Reggio Calabria – proseguono gli imprenditori edili reggini – è necessario predisporre un piano di interventi immediati e diretti dei più alti livelli istituzionali, di concerto con le forze dell’ordine, per arginare una deriva che rischia di compromettere i numerosi e proficui sforzi che la parte sana della società, in ogni sua componente, sta mettendo in atto per riaffermare legalità, lavoro e sviluppo. Come classe imprenditoriale avvertiamo la responsabilità di dover fare la nostra parte al fianco delle tante energie positive che animano questa comunità, nelle istituzioni, nel tessuto produttivo, nel mondo delle associazioni e nella società civile. Al sindaco Falcomatà – evidenzia Ance Reggio Calabria – riconosciamo il merito di aver orientato finora la propria azione amministrativa verso un’apertura al confronto e al dialogo su materie di grande rilevanza per il territorio, quali il rilancio delle opere pubbliche e il riavvio dei cantieri. Anche per questo motivo, consideriamo estremamente grave quanto è accaduto ai suoi danni e ribadiamo, senza mezzi termini, la vicinanza totale e incondizionata della nostra associazione a lui e alla sua famiglia, auspicando che su questo episodio si faccia presto piena luce”.

AVVISO PUBBLICO

A finire nel mirino dei soliti ignoti questa volta sono il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe
Falcomatà, che fin dal suo insediamento al Comune ha ricevuto più di una lettera di minacce per sé e per la sua famiglia, e il Presidente di Confindustria di Vibo Valentia Filippo Callipo, la cui struttura
turistica “Popilia Country Resort” è stata bersagliata da 11 colpi di pistola contro il cancello d’ingresso. Alla lunga casistica va ad aggiungersi l’incendio che la scorsa settimana ha distrutto parte della struttura del villaggio turistico Porto Kaleo di Cutro, in provincia di Crotone, di proprietà dell’imprenditore Giovanni Notarianni. In passato la struttura è stata al centro degli interessi della locale criminalità organizzata, ed è finita anche nell’ultima Relazione annuale della DNA, perché oggetto di “sistematiche estorsioni e/o infiltrazioni”
Falcomatà è da tempo un sindaco sotto tiro. E’ emerso da un provvedimento del Ministero della
Giustizia come il Sindaco di Reggio Calabria sia stato oggetto di lettere intimidatorie già nel dicembre 2014 e, successivamente, nell’aprile 2015. Nel secondo caso si tratta di due missive, indirizzate al presidente del consiglio comunale Demetrio Delfino e all’assessore all’ambiente Antonino Zimbalatti che “contengono esplicite minacce nei confronti dell’attuale sindaco della città, Giuseppe Falcomatà, e dei componenti della sua famiglia” scrive il Ministero della Giustizia.
La Calabria si conferma in questo modo terra dove gli Amministratori, e non solo, sono maggiormente sotto tiro: lo scorso 16 marzo, durante l’Assemblea di Avviso Pubblico, la nostra associazione aveva presentato i dati del primo trimestre 2016 sulle minacce e intimidazioni agli amministratori locali a livello nazionale. In Calabria erano già 23 gli atti intimidatori censiti dall’inizio dell’anno.
“In Calabria gli amministratori e gli imprenditori che, giorno dopo giorno, dimostrano sul campo il loro
impegno per la legalità – ha dichiarato il Vicepresidente di Avviso Pubblico, Salvatore Mafrici,
Sindaco di Condofuri – finiscono sempre più spesso nel mirino di questo genere di intimidazioni, rese
ancora più vili dalle minacce rivolte ai familiari. Il nostro compito è condividere con loro il peso di
queste minacce, consapevoli che gli autori non otterranno lo scopo di farli arretrare”
“Con grande preoccupazione assistiamo in Calabria a questa escalation di atti intimidatori ai danni di
amministratori, di imprenditori e addirittura di dirigenti scolastici – afferma Maria Antonietta Sacco,
coordinatrice per la Calabria di Avviso Pubblico – La ‘rete virtuosa’ delle istituzioni, dei cittadini e
delle imprese che cercano di svolgere nella normalità il loro compito all’interno di una società bisognosa di esempi tangibili di ‘buon lavoro’, ha oggi più che mai necessità di sostegno e di coordinamento.
L’intento di Avviso Pubblico, di comune accordo con il Presidente della Commissione antindrangheta
della Regione Calabria, Arturo Bova, è quello di infittire le maglie di questa rete virtuosa e di
organizzare azioni di collaborazione sistemica, al fine di contrastare in maniera adeguata il proliferarsi della ‘rete viziosa’ di corruzione, di malaffare e di illegalità che disonora la nostra terra.”
Avviso Pubblico auspica che di fronte a questi atti di minaccia e intimidazione, volti ad innescare un
clima di paura e di sottomissione generalizzata, i destinatari non siano lasciati soli. L’Associazione
chiede alle autorità competenti di adoperarsi per individuare in tempi rapidi i responsabili di queste vili e criminali intimidazioni, e di garantire a tutte le persone colpite la massima sicurezza, compresa quella ai loro famigliari.

ROBERTO VIZZARI

“Esprimo la mia personale vicinanza al Sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, dopo aver appreso delle minacce che lo stesso ha subito. Siamo al suo fianco e lo sosterremo affinché le ragioni dello sviluppo e della legalità possano vincere sul ricatto e la paura”. Lo scrive in una nota il Sindaco di San Roberto, e Presidente dell’Associazione dei Comuni dell’Area dello Stretto, Roberto Vizzari, a nome di tutti i colleghi.

“Questo ennesimo e vile tentativo di intimidazione – dichiara Vizzari – suscita in noi tutti sdegno, rabbia e frustrazione. Siamo convinti che sia fondamentale, se veramente vogliamo credere nello sviluppo di questa terra, recuperare trasparenza e legalità. Lo faremo, insieme, come facciamo da tempo, in seno all’Associazione dei Comuni, e nella quotidiana amministrazione del territorio. Siamo convinti che Giuseppe Falcomatà potrà trarre nuova linfa dopo questi spiacevoli episodi per continuare con ancora maggiore determinazione il percorso da Sindaco di Reggio Calabria”.

Gino Mirocle Crisci

Il magnifico rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, in relazione a quanto accaduto ieri ai danni del “Popilia Country Resort” di Pippo Callipo, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“E’ un atto gravissimo, contro uno degli imprenditori calabresi più dinamici e capaci, peraltro validissimo componente del consiglio di amministrazione dell’Ateneo, che si è sempre distinto per coraggiose battaglie a favore della legalità, impegnandosi energicamente per l’affermazione di valori e principi indispensabili per qualunque serio progetto di rinascita culturale, economica e sociale della regione.

A Callipo, a nome degli studenti, dei docenti e del personale tecnico-amministrativo dell’Università della Calabria, esprimo i più sinceri sentimenti di solidarietà e di affettuosa vicinanza, in questo difficile momento, che saprà certamente affrontare con l’energia e la determinazione di sempre.

Callipo ha al suo fianco tutti i cittadini – e sono la più parte – che, come lui, credono nello Stato, nelle istituzioni, fiduciosiche ogni tentativo di intimidazione, di condizionamento, di violenza ai danni delle persone onestee perbene è destinato a fallire miseramente”.