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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Nichi Vendola in visita domani nella provincia di Reggio Calabria

Nichi Vendola in visita domani nella provincia di Reggio Calabria

Cirella (Sel): “Siamo felici che sia nella nostra provincia, ridiamo speranza a questa terra”

Nichi Vendola in visita domani nella provincia di Reggio Calabria 

Cirella (Sel): “Siamo felici che sia nella nostra provincia, ridiamo speranza a questa terra”

 

 

Nichi Vendola, candidato alle primarie del centrosinistra, domani giungerà nella provincia di Reggio Calabria. Esattamente un mese fa annunciava la sua candidatura scegliendo come luogo di partenza Ercolano: un luogo del sud tanto straordinariamente bello, per il patrimonio storico e archeologico, quanto abbandonato. Oggi l’Italia e in particolare il Mezzogiorno appaiono così: dimenticati nella loro bellezza, abbandonati al crollo. Pezzo dopo pezzo, nel corso dell’ultimo ventennio, abbiamo perso un pezzetto di noi, quasi senza accorgercene. Oggi abbiamo di fronte, nitida, la tragedia di un Paese devastato da una crisi economica senza precedenti e una risposta fintamente tecnica, ma in realtà politica, che fa del rigore la sua unica ricetta, in una spirale recessiva che non da ossigeno e che nega diritti, speranza e futuro, soprattutto alle nuove generazioni. Già, i giovani: gli stessi che ogni anno, dopo aver concluso i propri percorsi formativi, scelgono di abbandonare la propria terra. Accade anche in Calabria alla quale, ogni anno, viene a mancare un’intera generazione: neo-diplomati, neo-laureati, oppure lavoratori che hanno perso il posto di lavoro. Così anche la Calabria continua a perdere costantemente un pezzetto si sé stessa. Si sceglie di andar via spesso costretti dalla ricerca di una condizione lavorativa accettabile. Ma si sceglie di andar via anche perché rassegnati, di fronte a un cambiamento che stenta ad arrivare, in un eterno e rigido inverno della politica.

Del resto, con quale credibilità può apparire ai cittadini una classe politica travolta dagli scandali, incapace di amministrare e di immaginare soluzioni, ma pienamente capace di costruire consenso attraverso meccanismi distorti, barattando i diritti con i favori, i favori con i voti, i voti con il potere? Che democrazia è quella in cui il voto non è libero ma sempre condizionato? Che libertà ci può essere in un territorio dominato dalla ‘ndrangheta con la quale spesso la politica non esita a trattare? Che credibilità può avere una classe politica che sperpera il denaro pubblico generando debiti come voragini, costringendo i cittadini a non avere servizi, tutele, diritti e a ripianare un debito generato da altri? Che credibilità può avere una classe politica che, a fronte di tale inadeguatezza, riceve fiumi di denaro pubblico? Ecco, anche i calabresi perdono ogni giorno un pezzetto di sé stessi: diritti, libertà, speranza.

La candidatura di Nichi Vendola è il segno di una rottura e di un’inversione di marcia, è la fine del rigore e l’inizio di una crescita, è la ricostruzione dopo il crollo. Ma soprattutto è il tentativo, estremamente concreto, di ridare all’Italia la speranza perduta, il sentimento necessario per ripartire insieme verso un obiettivo comune. Con sé Nichi Vendola porta in dote gli eccellenti risultati della Regione Puglia da lui governata i cui indicatori, in controtendenza rispetto a tutto il Sud, segnalano in maniera evidente che è una Regione che resiste alla crisi e che continua a crescere. Con sé porta anche uno stile diverso di intendere e praticare la politica, mai come mezzo per risolvere interressi privati bensì come strumento a servizio del bene comune, con onestà, trasparenza e con quel senso di responsabilità che, se necessario, deve portarti a fare sempre un passo indietro anziché due avanti.

Siamo davvero felici, domani, martedì 6 novembre, di avere Nichi Vendola a Rosarno prima (ore 17 – Auditorium comunale) e a Reggio Calabria poi (ore 19 – Piazza Camagna). Luoghi simbolo di una Calabria attraversata da donne uomini dalle mille provenienze, dilaniata dalla ‘ndrangheta, dove lo Stato è chiamato non solo a segnare la sua presenza ma a costruire sviluppo; e dove oggi, più che mai, è necessario restare, per resistere e per cambiare questa terra.

Laura Cirella, coordinatrice provinciale Sinistra Ecologia Libertà