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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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“Nessuno può impedire la fusione Rossano-Corigliano” Lo ha dichiarato il consigliere regionale Bevacqua

“Nessuno può impedire la fusione Rossano-Corigliano” Lo ha dichiarato il consigliere regionale Bevacqua
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“Il prossimo 30 dicembre, sarò a Rossano per tenere una conferenza stampa intesa a fare il punto sull’iter del processo di fusione”. È quanto ha dichiarato il consigliere Bevacqua, in occasione di un incontro tenutosi oggi sullo Ionio cosentino con gli amici del territorio. “Essendo oltremodo chiari l’esito referendario e gli adempimenti conseguenti previsti dalla normativa vigente – ha proseguito Bevacqua – sono seriamente preoccupato per il rallentamento che la procedura mi pare stia subendo: non vorrei davvero che qualcuno si fosse messo in testa di mettere in atto azioni strumentali di melina volte a ritardare o, addirittura, impedire la realizzazione della volontà di migliaia di cittadini da tempo impegnati nel perseguire un occasione irrinunciabile di rilancio e di sviluppo”.

“Nel corso dell’ultima seduta della Commissione Affari Istituzionali – continua Bevacqua – è stato ribadito che la proposta di legge di fusione dei Comuni deve essere approvata entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Burc dell’esito del referendum: pertanto, le richieste di audizione dei Sindaci e gli approfondimenti indicati dal Settore Legislativo dovranno essere condotti nel pieno rispetto dei termini. Il collega Sergio, presidente della I Commissione, ha assicurato che si procederà in modo celere, senza dilazioni che possano pregiudicare i ristretti tempi a disposizione e non ho motivo per dubitare della sua volontà”.

“Da parte mia – conclude Bevacqua – mi farò carico di una richiesta al vice presidente della Giunta, Prof. Viscomi, e al presidente del Consiglio, Nicola Irto, affinché siano predisposti a approntati tutti i necessari strumenti per far sì che la calendarizzazione e approvazione della legge istitutiva del Comune unico avvenga nei termini della normativa vigente, anche perché, in caso contrario, resterebbe pendente la consultazione elettorale cui Corigliano sarebbe chiamata. I cittadini si sono espressi, il loro sguardo è diretto con coraggio al futuro: a nessuno è consentito disconoscere il volere da loro espresso ed io sarò fra quelli che non lo consentirà”.