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TAURIANOVA (RC), SABATO 04 MAGGIO 2024

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‘Ndrangheta, operazione “Metropolis”: 22 persone a giudizio

‘Ndrangheta, operazione “Metropolis”: 22 persone a giudizio

Ventidue rinvii a giudizio, tre proscioglimenti e due richieste di accesso al rito abbreviato. Lo ha deciso il gup di Reggio Calabria Carlo Alberto Indellicati accogliendo ampiamente l’impianto accusatorio del procuratore aggiunto della Dda Nicola Gratteri

‘Ndrangheta, operazione “Metropolis”: 22 persone a giudizio

Ventidue rinvii a giudizio, tre proscioglimenti e due richieste di accesso al rito abbreviato. Lo ha deciso il gup di Reggio Calabria Carlo Alberto Indellicati accogliendo ampiamente l’impianto accusatorio del procuratore aggiunto della Dda Nicola Gratteri

 

 

Ventidue rinvii a giudizio, tre proscioglimenti e due richieste di accesso al rito abbreviato. Lo ha deciso il gup di Reggio Calabria Carlo Alberto Indellicati accogliendo ampiamente l’impianto accusatorio del procuratore aggiunto della Dda Nicola Gratteri, nell’ambito dell’operazione ”Metropolis”, eseguita dalla guardia di finanza lo scorso anno a carico di presunti elementi di primo piano delle cosche della ‘ndrangheta della locride coinvolti in una gigantesca operazione immobiliare del valore di oltre 450 milioni di euro. Tra i rinviati a giudizio figurano anche Henry James Fitzsimons, 64 anni, di Belfast (Irlanda), appartenente all’Ira e incaricato dall’organizzazione terroristica che si batte per l’indipendenza dell’Irlanda del nord di ripulire i proventi ricapitalizzandone le risorse finanziarie, e Francesco Sculli (68), funzionario del Comune di Bruzzano Zeffirio, padre del calciatore Giuseppe. A giudizio, oltre a Fitzsimons e Sculli, sono finiti Rocco Aquino, 53 anni, indicato dagli inquirenti come il capobastone della ndrangheta di Marina di Gioiosa Ionica; Francesco Arcadi (47), di S. Agata del Bianco; Domingo Bernal Diaz (49), spagnolo; Giuseppe Carrozza (35), di Locri; Antonio Cuppari (49), di Brancaleone; Henry James Fitzsimons (64), di Belfast (Irlanda), la cui posizione è stata stralciata, sospettato di collegamenti con l’Ira; Jorge Pablo Sagredo Lamberti (43), di Buenos Aires (Argentina); Rocco Morabito (53), figlio di Giuseppe il ”tiradrittu”; Domenico Muccari (42), di Isca sullo Ionio; Antonio Raimondo (44), di Isca; Daniele Scipione (35), di Bovalino; Fausto Ottavio Strangio (50), di S. Luca; Sebastiano Sisto Strangio (58), di S. Luca; Domenico Vallone (49), di S. Agata del Bianco; Antonio Velardo (36), di Pompei; l’ing. Bruno Verdiglione (55), di Caulonia; Domenico Vitale (39), di Brancaleone, e Sebastiano Vottari (38), di San Luca. Prosciolti da ogni addebito Francesco Strangio (60), di S. Luca, Domenico Aquino e Nicola Rocco Aquino.