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TAURIANOVA (RC), VENERDì 13 DICEMBRE 2024

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Mostra Bomar: la matita cinematografica

| Il 02, Ott 2013

La rassegna sarà curata da Ilenia Borgia e si svolgerà dal 2 al 6 Ottobre

Mostra Bomar: la matita cinematografica

La rassegna sarà curata da Ilenia Borgia e si svolgerà dal 2 al 6 Ottobre

 

 

Le locandine di Bomar tornano ad evocare l’atmosfera del cinema classico in una nuova location reggina.
Tra il 1940 e il 1950 l’artista, primo a Reggio Calabria, realizza a mano le locandine cinematografiche del Teatro Cilea, centro culturale della città. Direttamente dai cassetti della memoria le locandine che sembravano perdute verranno esposte presso la Bottiglieria Caffetteria “La Cantina” dal 2 Ottobre al 6 Ottobre grazie alla nipote dell’artista che recupera una piccola collezione del nonno. Lei è Ilenia Borgia nasce nel 1985, dopo aver concluso il corso di laura in D.A.M.S. si specializza sul linguaggio delle forme brevi, in particolare sul Trailer d’autore e Marco Bellocchio. Inizia a collaborare con l’Università della Calabria, partecipa a numerosi progetti cine-televisivi, sia come grafica, segretaria di edizione ed operatrice di montaggio. Nel 2012 inizia la sua collaborazione con il Pentedattilo Film Festival, partecipando al format RAI “Tutto in 48 ore” vince il concorso cinematografico”Corti di memoria”-Segni Privati ma non troppo” con il cartometraggio: Cartoline da Molto Lontano. Oggi conduce una rubrica tutta sua sul cinema per il programma radiofonico “Reggio Nel Terzo Millennio”.
Le locandine dei film hanno sempre avuto un fascino particolare, soprattutto se si tratta poi di vecchie locandine disegnate a mano. Negli anni d’oro del cinema, nel periodo che va dagli anni 40-50 agli anni 70, la locandina doveva essere una sintesi del film: riportava i volti, le espressioni degli attori, le scene e le situazioni emblematiche dell’opera. Lavori pittorici complessi che richiedevano una forte capacità artistica. La creazione di una locandina partiva da un bozzetto, ma molti di questi capolavori si sono persi perché allora non c’erano regole che tutelassero la cinematografica, tant’è vero che poi venivano distrutti.
Solo dopo molti anni si è capito il grande errore che era stato fatto. Alcuni di questi artisti erano pittori divenuti poi famosi. Anche la città di Reggio Calabria nello stesso periodo aveva il suo disegnatore di locandine, un tale che firmava i suoi lavori con uno pseudonimo: Bomar. Non erano le case di distribuzione cinematografica a commissionargli i disegni bensì il figlio del proprietario di un famoso cinema della città e compagno di scuola dell’artista, che offrì all’amico talentuoso l’incarico di disegnare tutte le locandine dei film che sarebbero stati proiettati nella sua sala in cambio di qualche lira. Questa mostra è un ritorno al passato del quale vogliamo circondarci sempre.