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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Molochio ricorda la giovane Maddalena Del Re Il gruppo politico "Amo Molochio" ha voluto commemorare la giovane lametina candidata alle scorse elezioni nel comune pianigiano, prematuramente scomparsa per una grave malattia

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Si è svolta nell’aula consiliare del comune di Molochio, la cerimonia di commemorazione della giovane Maddalena Del Re, scomparsa lo scorso febbraio, a soli 33 anni, per una grave malattia. L’incontro, fortemente voluto dal gruppo politico “Amo Molochio – Alternativa democratica e Centro studi Lazzati”, ha avuto lo scopo di rendere omaggio a quella giovane lametina, responsabile del Centro studi Lazzati, che, nonostante il suo grave stato di salute, decise di partecipare alle scorse elezioni amministrative di Molochio, come candidata a consigliere, insieme al giudice Romano De Grazia, con il solo intento di diffondere la legge Lazzati a Reggio Calabria ed in provincia.

L’avvocato Maddalena Del Re, volle metterci la faccia per dare un segnale concreto di rinnovamento e fare antimafia in maniera seria e concreta, perché lei, che amava la politica, era abituata a combattere sempre in prima linea per i suoi ideali. La cerimonia, moderata dalla giornalista Teresa Cosmano, si è aperta con la proiezione di un video, uno stralcio della campagna elettorale molochiese, che vedeva la giovane Maddalena parlare agli elettori, invitandoli a votare per il rinnovamento e sostenendo di essersi innamorata di quel paesino immerso nell’Aspromonte. Un’occasione per riascoltare la sua voce, che ha generato in sala una commozione unanime, sfociata in un lungo applauso. La lista “Amo Molochio” non vinse e Maddalena, nonostante fosse “straniera”, ottenne comunque due voti. Voti densi di significato, come ha sostenuto il presidente emerito della Corte di Cassazione De Grazia durante il suo intervento, «perché significa che quelle due persone hanno capito la brava persona che era ed hanno creduto in lei, senza conoscerla».

Alla commemorazione hanno partecipato il sindaco facente funzione Francesco Miceli, il quale ha sostenuto che la grazia della giovane lametina «ha alzato il livello della campagna elettorale», il presidente del Consiglio comunale di Molochio Maria Grazia Cardone, la quale, facendo riferimento alle donne elette sindaco in quest’ultima tornata elettorale, ha affermato che sicuramente avrebbero reso felice Maddalena. Presente inoltre l’assessore comunale di Molochio Raffaele Zucco, e l’assessore comunale di Taurianova Luigi Mamone. Quest’ultimo, nel suo intervento, ha sostenuto che «ricordare Maddalena Del Re è un dovere civile». Parole di ammirazione verso Maddalena, quelle di Ilaria Mittiga, candidato sindaco alle ultime elezioni di Platì: «Spero che il suo messaggio di libertà arrivi – ha detto – al cuore dei calabresi». «Nelle parole di Maddalena risuona l’arte della politica così come veniva intesa nell’antica Grecia», ha affermato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che ha poi annunciato l’apertura di una sede del Centro studi Lazzati proprio a Cosenza.

Ha detto di sentirsi più ricco per aver conosciuto Maddalena, il capogruppo di “Amo Molochio” Rocco Iorianni: «Era un’anima bella, ammantata di altissimi valori e ideali». Parole di stima per la giovane lametina, anche dal consigliere comunale Ismaele Ottavio Caruso, componente del gruppo “Amo Molochio”, che nel suo intervento, facendo riferimento alla malattia che ha spezzato la vita a Maddalena, ha voluto porre l’attenzione sull’importanza dello screening oncologico, lanciano poi l’idea di una borsa di studio intitolata alla memoria della ragazza. Appassionato l’intervento finale del giudice De Grazia, il quale ha affermato che «Maddalena Del Re incarnava i valori sanciti dalla Costituzione. Era consapevole del fatto che non esiste giustizia senza legalità, a prescindere dall’appartenenza politica. Ed è anche per lei che il Centro studi Lazzati (di cui Romano De Grazia è presidente, ndr), continuerà a diffondere i suoi valori e le sue battaglie di legalità, senza bandiere, fiaccolate o marce, ma solo col sostegno dell’unica legge che impedisce ai malavitosi di raccogliere voti».

Il giudice De Grazia, ha quindi ricordato che anche la figlia Rosangela è morta dello stesso male di Maddalena, apprezzando l’idea della borsa di studio. Ringraziando il sindaco di Cosenza per l’impegno dimostrato in favore del Centro studi Lazzati, non ha risparmiato frecciatine ai «professionisti dell’antimafia di parata», scagliandosi contro don Ciotti e l’istituzione giudiziaria, a suo dire non priva di colpe, portando ad esempio il caso di quel magistrato, che chiese al boss di simulare un attentato contro di lui. «Non è la funzione che qualifica un individuo – ha concluso – ma è l’individuo che qualifica la funzione». Dopo alcuni interventi del pubblico, la parola è passata al papà di Maddalena, Alfonso Del Re, che visibilmente commosso ha ringraziato tutti, in particolar modo il gruppo politico “Amo Molochio” e letto la poesia scritta dalla figlia. Iorianni e Caruso gli hanno quindi consegnato una targa ricordo. Alla cerimonia avrebbero dovuto partecipare anche il deputato del Pd Sebastiano Barbanti, trattenuto da impegni istituzionali e Rita Tulelli, presidente dell’associazione Universo Minori, che ha inviato una lettera per scusarsi dell’assenza.