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TAURIANOVA (RC), VENERDì 03 MAGGIO 2024

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Melania: si cercano tracce. Era gia’ stata nel bosco

Melania: si cercano tracce. Era gia’ stata nel bosco

Poco per gli esami il sangue trovato sinora

Melania: si cercano tracce. Era gia’ stata nel bosco

Poco per gli esami il sangue trovato sinora

 

(ANSA) MACERATA – E’ il sangue di Carmela Melania Rea una delle ”cose ben precise” che gli inquirenti stanno cercando tra il Colle San Marco di Ascoli Piceno, dove la giovane donna e’ scomparsa il 18 aprile e il Bosco delle Casermette, in Abruzzo, dove e’ stata trovata due giorni dopo uccisa a coltellate. Le tracce intorno al corpo sono troppo scarse, tanto che in un primo momento si era ipotizzato che il cadavere fosse stato portato li’ poco prima del ritrovamento. Ma sono troppo scarse anche quelle rinvenute venerdi’ scorso dal cane della guardia di finanza specializzato nella ricerca in superficie e nelle valanghe di persone scomparse, in un punto diverso, sempre nei pressi del chiosco della Pineta. Ed e’ poca, infine, la quantita’ di sangue rimasto nella salma. Tutti elementi che fanno ipotizzare agli inquirenti che l’aggressione alla donna, salita sul pianoro del colle ascolano con il marito per fare giocare la figlioletta di 18 mesi sulle altalene, sia avvenuta in un punto diverso, probabilmente a meta’ strada tra Marche e Abruzzo, e che poi Melania sia stata portata a Ripe di Civitella (Teramo) agonizzante o gia’ morta qualche ora dopo la scomparsa. Per questo l’inchiesta non e’ ancora passata alla Procura di Teramo (che continua a lavorare insieme a quella di Ascoli Piceno), e per questo ieri il pm marchigiano Umberto Monti ha effettuato un nuovo sopralluogo tra Colle San Marco e il Bosco delle Casermette, dove ancora oggi sono al lavoro cani da ricerca. Melania ha perso circa 2 litri di sangue, una quantita’ notevole le cui tracce si stanno cercando ovunque. Un primo controllo informale sull’ auto del marito non avrebbe evidenziato tracce significative. Si passano quindi al setaccio altri punti che potrebbero essere la tappa intermedia nel percorso seguito da Melania e dal suo assassino dal pianoro di Colle San Marco alla pineta di Ripe di Civitella. Dove stamane sono arrivati dalla Toscana anche degli addetti della protezione civile, che con delle funi si stanno calando lungo pareti scoscese e anfratti.

INVESTIGATORI, PER LEI NESSUNA DOPPIA VITA – Nessun elemento che potesse dare pensare ad una ”doppia vita” di Carmela Melania Rea, scomparsa sul Colle San Marco di Ascoli Piceno e ritrovata uccisa a coltellate in un bosco del Teramano, e’ emerso nel corso delle indagini fin qui svolte. Gli investigatori di Ascoli e Teramo smentiscono oggi qualsiasi ipotesi che la donna avesse frequentazioni diverse dal contesto familiare e delle amicizie piu’ strette. Una convinzione negli inquirenti, confortata anche dall’analisi dei tabulati telefonici relativi alle due sim card intestate alla donna e sull’uso del programma di chat Messenger che utilizzava per stare in comunicazione con i parenti e le amiche piu’ care. Stamane e’ in corso presso il comando provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno una riunione operativa coordinata dal comandante provinciale Alessandro Patrizio per calendarizzare le attivita’ che verranno espletate in giornata nell’ambito delle indagini: in vista altre audizioni di testimoni e persone informate sui fatti. Proseguiranno i sopralluoghi di carabinieri, forestale e guardia di finanza con i rispettivi cani da ricerche sia a Colle San Marco, sia al Bosco delle Casermette dove e’ stata ritrovata cadavere. Si cerca in particolare un luogo, fra questi due punti, dove la donna e l’assassino potrebbero aver sostato, prima di arrivare nella pineta dove e’ stata ritrovata morta. Verra’ approfondita la testimonianza di una persona che ha raccontato di aver visto fra le 15:30 e le 16 del 18 aprile una donna ”andare velocemente” lungo la strada che dal pianoro di San Marco, scende verso Ascoli. Proprio in quella zona c’e’ il bivio per la frazione Colle dove ieri i cani molecolari hanno fiutato qualche traccia tanto che sono stati effettuati prelievi in un pezzo di terra, ora in corso di analisi. In quella zona risiede anche una persona che fra i primi ha partecipato alle ricerche e sarebbe per questo salito in macchina con Parolisi, che conosceva gia’. L’odore di Carmela potrebbe semplicemente averlo ”acquisito” sedendo nel sedile del passeggero dell’auto, dove prima era stata seduta Melania, quando col marito era andata in auto al San Marco. Sempre oggi verranno sentiti anche alcuni studenti di una scuola ascolana che il 18 aprile erano al pianoro a Colle San Marco dove avrebbero notato la presenza di Melania e Salvatore insieme alla bambina.

ERA GIA’ STATA AL BOSCO DELLE CASERMETTE – Carmela Melania Rea era gia’ stata al Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo) dove il 20 aprile scorso e’ stata ritrovata cadavere. L’avrebbe rivelato – secondo quanto riferiscono oggi alcuni quotidiani – il marito Salvatore Parolisi ad un amico, a sua volta sentito dai carabinieri di Ascoli quale persona informata sui fatti. Sarebbe accaduto una decina di giorni prima della scomparsa avvenuta il pomeriggio del 18 aprile a Colle San Marco dove la donna di origini campane ma residente a Folignano (Ascoli Piceno) era salita con il coniuge per far giocare la loro figlia di 18 mesi, Vittoria. Parolisi avrebbe raccontato che erano stati insieme a Ripe di Civitella e che, nonostante la presenza in auto della bambina, si erano appartati per scambiarsi effusioni. Un racconto che pero’ il caporalmaggiore del 235/o Rav di Ascoli (dove si addestrano le soldatesse), avrebbe tenuto nascosto agli investigatori. Intanto trapelano i primi risultati dei riscontri sui tabulati telefonici di Melania e Salvatore. Il 18 aprile la donna ha risposto all’ultima telefonata fattale dalla madre alle 13:30: hanno parlato della piccola e dell’imminente partenza per Somma Vesuviana in vista delle feste pasquali. Alle 14:40 un’amica le ha inviato un sms, chiedendo di richiamarla, ma a questo messaggio non c’e’ mai stata risposta. Alle 15:20 Salvatore Parolisi fa la prima telefonata sul cellulare della moglie che aggancia la cella compatibile con Ripe di Civitella, ma la donna non risponde, come non rispondera’ piu’ alle chiamate successive. Si e’ anche appreso che Parolisi ha consegnato spontaneamente ai carabinieri gli indumenti che indossava il giorno della scomparsa della moglie, un paio di pantaloni corti e una maglietta piuttosto leggera se si considera che la giornata a Colle San Marco, pur non freddissima, non era comunque propriamente estiva.

redazione@approdonews.it